𝗖𝗔𝗣𝗜𝗧𝗢𝗟𝗢 𝟮

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"Mi raccomando, Yoongi...cerca di scioglierti un po' e goditi questa nuova esperienza, okay?"

Mio padre ha appena parcheggiato di fronte ai campi da tennis di Daegu e, come al solito, si sta lasciando andare ad una serie infinita di raccomandazioni.

"Ci proverò, papà. Promesso."

È sembrato così felice quando ha saputo che mamma mi aveva iscritto a questo corso che non me la sono sentita di dirgli che parteciperò solamente ad una lezione.
Voglio che per una volta sia felice e fiero di me, quindi rimanderò al più possibile il momento in cui dovrò specificare questo dettaglio.

Scendo dalla macchina e apro il portellone, per poi afferrare la sacca con tutta l'attrezzatura che ho comprato questa mattina assieme a lui.

Gli rivolgo un ultimo saluto con un cenno della mano e un sorriso forzato, prima di iniziare a percorrere la scala che porta al campo.

Apro il cancelletto ed entro, notando un gruppo di persone radunato vicino alle tribune.

"Siete qui per il corso di tennis?" chiedo, riluttante, mentre mi avvicino a loro.

Un ragazzo parecchio più alto di me, con due grandi occhi e i capelli castano scuro mi si avvicina con un sorriso a trentadue denti.

"Si! Benvenuto, io sono Jungkook e loro sono..."

"Risparmiati pure le presentazioni. Sono qui solo per la prima lezione." dico, lanciando la sacca sulla panchina.

"Oh..." dice lui, il sorriso che si spegne immediatamente.

Ho già una gran voglia di scappare da questo posto.
Perché le persone insistono con il voler conoscermi e fare amicizia con me, quando la cosa non è assolutamente reciproca?

"Quando iniziamo?" chiedo, spazientito.

Prima inizierà questa tortura, prima finirà.

"Il nostro insegnante dovrebbe arrivare a breve." dice un ragazzo dai capelli biondi che prima non avevo notato.

È parecchio più basso di Jungkook, tanto da essere completamente nascosto da quest'ultimo.

"Jimin...non ha voglia di conservare. Mi sembra evidente." gli dice Jungkook.

"Ma io ho solo risposto alla sua domanda."

Jungkook alza gli occhi, lo prende per un fianco e lo allontana da me.

Sento lo stomaco stringersi leggermente.
Ecco perché odio relazionarmi con gli sconosciuti.

Sospiro e sposto lo sguardo, cercando di non dare troppo peso a ciò che è appena successo.
Del resto dovrò condividere il mio spazio vitale con queste persone solo per oggi.
A partire da domani, non dovrò più averci nulla a che fare.

"Ragazzi, buongiorno!"

Una voce squillante e a tratti irritante attira la mia attenzione e alzo subito lo sguardo.

Un ragazzo apparentemente non molto più giovane di me si sta avvicinando a noi con un sorriso a trentadue denti ed un entusiasmo che posso percepire fino a qui nonostante i metri che ancora ci separano.
I capelli scuri, leggermente lunghi, sono tenuti lontani dal suo viso con una piccola fascetta bianca.

"E questo chi è?" chiedo, alzando un sopracciglio.

"È Hoseok, il nostro insegnante!" esclama Jimin, probabilmente incurante di ciò che gli ha detto Jungkook poco fa.

Scoppio a ridere e scuoto la testa.

"È uno scherzo, vero?"

Jimin mi guarda, confuso, e sposta lo sguardo da me senza degnarmi di una risposta.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 21, 2021 ⏰

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𝗧𝗲𝗻𝗻𝗶𝘀 𝘁𝗲𝗮𝗰𝗵𝗲𝗿 | 𝗦𝗼𝗽𝗲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora