2 - Non aiutatemi

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Un lacrima.
Un'altra ancora.
Questa volta una di troppo.

Troppo. Sono sempre troppo o troppo poco.

Ci penso ogni volta, qualsiasi cosa io faccia non ne vado a capo.

La rabbia mi sta strozzando, inizio a singhiozzare, per quel che riesco, affanno.

Il respiro non collabora.

Aspetto.

Cerco di darmi tempo, tempo che non trovo mentre il respiro affievolisce e lascia spazio alla mente contorta che combatte contro la ragione.

Lascia stare, non farlo.
Mangia anche questo respiro, nessuno se ne accorgerà.
Tanto ingozzarti è il tuo forte.

Tutto diventa più annebbiato, non controllo il mio corpo.
Sembra sciogliersi nell'ultimo sospiro e non mi oppongo, anzi mi lascio andare.

Non voglio più farlo.
Non voglio piu respirare.
Fa male, lasciatemi andare, non vi sento nemmeno più.

Questa apnea mi culla fra le sue braccia, il tempo si è fermato e io non so neanche più dove sono.

Le voci mi dicono di respirare.
Respira.
RESPIRA, TI PREGO RESPIRA.

Ma perchè? Vi ho detto di no, non aiutatemi.
Sto così bene qui.

Tutto è diventato bianco, come una luce che mi solleva e mi mostra il corpo vuoto mentre lentamente la mia anima leggera si sente libera.

E' così bello, perchè mi riportate indietro?
Riprendi il controllo, mi dicono, sei tu che decidi!

Allora lascia che sia...Lasciatemi fare.
Ho il controllo!

Poi un colpo d'aria mi riempie i polmoni, un respiro caldo mi gonfia la bocca, come un bacio forzato pieno di paura.

E invece no, torno indietro.

Un lungo respiro, come volete voi.

Come vi pare.

Tanto io non decido un cazzo.

Tanto io non valgo niente.

Tanto io nemmeno la voglio questa responsabilità di vivere.

Sono tornata, ricoperta dalla vergogna e dalla sconfitta.
Come premio di consolazione solo la paralisi degli arti e gli occhi gonfi di pianto.

Per un momento ho creduto di volare, sapevo volare!

Nonna, sapevo volare!


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