La pioggia non accennava a smettere e odiavo quando pioveva. Erano giorni tristi e noiosi in cui non si può fare niente, solo startene chiusa in casa a leggere o guardare la televisione. Tra le due cose optavo sempre per la prima ovviamente.
Qui a Londra ormai ero abituata a questo tempo ma quanto mi mancava la mia isola. Con il sole che ti baciava la pelle ad ogni ora, minuto e secondo del giorno.
Purtroppo però non sono stata io a decidere di andarmene.
-Arya?
-Sì mamma dimmi
-Dobbiamo andare subito in ospedale.
-Nonna?
-Sì. La situazione è peggiorata e dicono che non supererà la notte.
Solo tre parole: Tumore allo stomaco. Tre parole che fanno venire la pelle d'oca. Gliel'avevano diagnosticato circa 10 anni fa e da quel giorno, in cui gli avevano dato la notizia, sono cominciati i famosi viaggi della speranza. Sembrava davvero che la situazione stesse migliorando, alla fine sono passati 10 anni da quella notizia, ma nell'ultimo periodo la situazione è peggiorata rapidamente.
L'unica cosa che vedevo era la bocca del medico che si muoveva, non sentivo nient'altro che il suono della macchina a cui era attaccata la nonna.
-Arya?
Mia madre mi diede una pacca al braccio. Ero assorta nei miei pensieri che non avevo sentito il medico che mi stava parlando.
-Sì mi scusi. Diceva?
-Signorina Arya sua nonna mi ha detto di lasciarti questa lettera. Gliel'avrebbe data personalmente ma le cose sono peggiorate in poco tempo. Mi dispiace tanto.
Mia madre era uscita per firmare dei fogli e io lì in quella stanza da sola con mia nonna e la lettera. Guardavo il suo viso e sembrava quasi che stesse sorridendo, sembrava che stesse dormendo se non fosse che un tubo la connetteva alla macchina per respirare.
C'era una sedia accanto al suo letto e mi misi lì stringendole la mano e pensando a cosa potesse esserci in quella lettera. Una lettera d'addio? In cui diceva che mi voleva bene e di fare la brava con la mamma? Avevo paura di aprirla ed è per questo che la misi nel mio zaino.
Passarono ore finchè mia madre e i medici decisero che era arrivata l'ora di staccare il respiratore. Vedevo che mia madre si stava trattenendo dal piangere, si vedeva dai suoi occhi lucidi e sapevo che voleva rimanere forte per me.
Ovviamente è inutile dire che una volta a casa le lacrime non mancarono. Non so di preciso quante ore siamo rimaste a piangere sul divano senza parlare.
-Mamma perchè non vai a letto? Anzi è meglio se andiamo a dormire tutte e due. E' stata una giornata difficile.
-Sì, ma so che non dormirò e sono sicura che non ci riuscirai neanche tu.
-Può darsi.
-Hai aperto la lettera della nonna?
-No, è dentro allo zaino
-E perchè?
-Ho paura di cosa ci possa essere scritto.
-Pensi che sia una lettera d'addio?
-Qualcosa del genere.
-Avevate un rapporto speciale, un rapporto che non ho mai avuto con lei quando ero giovane. Ti voleva bene e se ti ha lasciato quella lettera ci sarà un motivo e se anche è una lettera d'addio è giusto che tu la apra e la legga.
L'unica cosa che riuscivo a fare sdraiata nel letto era fissare il soffitto. Forse aveva ragione , era giusto che aprissi quella lettera.
Raggiungi il mio zaino che era sulla sedia della scrivania ,presi la lettera e mi misi a sedere alla scrivania accendendo la lampada.
Dentro c'era un foglio piegato e dentro al foglio c'era una fotografia in bianco e nero che raffigurava un ragazzo con una divisa che sembrava quella dell'esercito e una ragazza.
Aprì il foglio e vidi che effettivamente era una lettera scritta a mano. Quanto invidiavo la sua scrittura, era così elegante la mia invece sembrava quella di un medico.
" Cara Arya,
se stai leggendo questa lettera è perchè la mia situazione è peggiorata e che quindi me ne sono andata.
Sò che avrai fatto fatica ad aprire questa lettera, quanti pensieri ti saranno venuti alla mente. No, questa non è una lettera d'addio perchè anche se non ci sono più sarò sempre accanto a te nel tuo cuore.
Ti ho amata fin dal primo giorno che sei nata e andando avanti negli anni la nostra relazione è diventata sempre più stretta. La nostra non era quella classica tra una nonna e una nipote. No, era qualcosa di più intenso e magico. Mi ricordi tanto me da giovane e questo te l'ho sempre detto. Sei una ragazza forte e intelligente e spero che la vita ti dia tanto. Non aver mai paura di affrontare nuove situazioni, non arrenderti mai.
Ma queste sono tutte cose che ti dico sempre ma non fa niente. Quindi arriviamo al dunque di questa lettera.
Ti chiederai il perchè della foto e chi sono le due persone raffigurate. Te lo dico subito, la ragazza sono io e il giovanotto è un ragazzo che ho amato tantissimo. Quando mi hanno dato la notizia che era morto in guerra mi si è spezzato il cuore perchè se ne era andata una parte di me con lui, ma gli devo tanto perchè è grazie a lui se ho ritrovato me stessa in un periodo buio della mia vita.
Non ti ho mai raccontato di noi due perchè volevo aspettare il momento giusto e penso che questo lo sia.
Ti lascio questa fotografia perchè è una delle cose più importanti che ho e anche perchè spero che ti porti fortuna nel trovare una persona meravigliosa come lo era lui e di vivere una storia d'amore così intensa e forte da non dimenticare mai nella vita ,qualunque cosa accada.
Questa è la mia eredità per te, cara Arya.
Ti amo con tutto il mio cuore,
La tua nonna."
Il foglio ormai era bagnato dalle mie lacrime che pensavo di non avere più. Girai la foto e vidi che c'era un indirizzo. Presi il cellulare e guardai su internet e con mia grande sorpresa l'indirizzo portava a casa mia : Honolulu,Hawai'i.
Forse questo era il momento di tornare a casa.
STAI LEGGENDO
Una fotografia
RomanceUna fotografia può cambiare due vite? Due sconosciuti che si innamorano e tutto grazie a una foto scattata tanti anni fa. Mai sopravvalutare il potere di una fotografia.