Giochiamo a carte?

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Il biondo se ne stava seduto a fissare chissà cosa dietro al suo amico seduto davanti a lui. Probabilmente incantato su qualche lucina.
Azione che non passò certo inosservata a Minho.

"Felix? Il tè si fredda"

"Giusto, grazie"

Detto questo si concentrò sulla tazza che aveva davanti, sollevandola così con entrambe le sue minuscole mani per portarsela alla bocca e fare uno o due sorsi altrettanto piccoli.

Sollevò lo sguardo per incontrare quello del ragazzo, le sue orecchie nere erano girate all'indietro, forse infastidito da qualcosa.

"Qualcosa non va?"

"Ti va di giocare a carte?"

La coda color crema di Felix si addrizzò subito per l'eccitazione, portandosi in piedi per andare a prendere le carte situate sul mobiletto.

"Macchiavelli?"

"Troppo lungo, Piripicchio?"

"Ma vinci sempre tu!"

A quell'affermazione Felix si mise con attenzione a pensare a un altro gioco che avrebbe potuto soddisfare Minho.
La sua attenta ricerca si fermò quando l'altro iniziò a parlare.

"Va bene Piripicchio... Ma se sta volta vinco io..."

Lo sguardo di Felix era perso nel sorrisetto diabolico che si era formato sul volto di Minho con così tanto entusiasmo, seguito da occhi che trasudavano lussuria, Felix aveva capito e forse gli andava fin troppo bene la richiesta non ancora fatta ma di sicuro intesa.
Voleva comunque sentirselo dire, le orecchie riempite di melodiose sporcizie.

"Cosa?"

"Mi succhierai il cazzo con quelle tue belle labbra."

Era questo che voleva sentire, eppure gli bruciavano le guance e l'eccitazione iniziava a inondargli il corpo.

"Ci sto."

Minho non era sicuro di quello che aveva in mente Felix.
Era così tanto sicuro di vincere?
O forse l'idea di succhiargli il cazzo in fondo gli piaceva?
Non lo sapeva, ma ha comunque accettato.
Vada come vada.

Iniziarono a giocare. Felix non si sentiva sicuro di voler vincere, forse avrebbe potuto dare a Minho quello che voleva senza finire quella stupida partita, solo perché era quello che voleva anche Felix.

Teneva la coda bassa senza riuscire a concentrarsi, la testa piena di quello che sarebbe successo dopo quella maledetta partita.

"Piripicchio! Felix è il terzo, concentrati!!"

Anche Minho se n'era accorto e Felix di sicuro non voleva dargli questa soddisfazione, mai per nulla al mondo.

"Cosa? Ti piace l'idea della tua bocca riempita?"

Se prima Felix era rosso in faccia per i pensieri che gli tormentavano la mente dopo quell'affermazione lo era ancora di più.
Doveva vincere, anche se non era quello che voleva.

Neanche Minho riusciva a concentrarsi, troppo occupato a guardare le lentigini sotto gli occhi di Felix scomparire sotto il rossore della sua pelle e sapere che ne era lui la causa lo eccitava ulteriormente.

Felix scacciò definitivamente i pensieri per vincere la partita.
Solo... Perché durava così tanto?
Minho si preoccupò nel vedere la determinazione di Felix cambiare così radicalmente per vincere la partita.
Forse aveva esagerato?

Decise di rimandare le scuse per dopo, quando si sarebbe saputo l'esito della partita. Teneva gli occhi sulle orecchie dritte di Felix data la concentrazione mentre il rossore sulle sue guance non sembrava volere andare via.

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