Un bel giorno di primavera, Master si fermò sul bordo di un fiume insieme al pulcino. I due si studiarono per qualche secondo, poi volsero gli occhi verso l'acqua che scorreva limpida e fresca accanto a loro. In lontananza una famiglia di anatre danzava sulla riva. Dopo un poco, l'anatra più grande aprì le ali e volò via.
Fu a quel punto che il pulcino disse a Master:
"Amico mio, tu sai chi sono io?"
E Master guardò il cielo, il sole rosso oltre le colline, odorò il profumo delle rose selvatiche e gli disse:
"Non so..." e rimase zitto.
Dopo averci ben pensato, però, aggiunse:
"Io non credo che tu sia un'anatra, perché il tuo becco è a punta."
Poco dopo, dei cigni nuotarono vicino a loro, bellissimi e con i lunghi colli intrecciati.
"Oh!" esclamò il pulcino, ma Master subito gli rispose:
"Non chiederlo nemmeno!"
Il pulcino si adombrò e master, sentendosi un po' in colpa, gli disse:
"Io non so chi tu sia, forse un gabbiano, un uomo, una donna, uno struzzo o una gallina. Forse non hai ancora trovato la tua strada e becchi ogni sasso in cerca di sostanza, ma tu sei tu e io sono io, e questo basta. In fondo siamo solo parole, desideri che sporcano un foglio bianco. Del resto a che serve esistere senza lasciare un segno? Ecco che cosa siamo amico mio, il mistero è presto risolto: siamo dei sognatori disperati, risoluti, e ancora pieni di speranza. Noi siamo tutto o forse non siamo niente, ma a quelli come noi che importa?
Ci basta un pezzo di carta, una penna, un po' di fantasia e, poi... immaginiamo di avere le ali...
Su, vieni, alziamoci in volo. Voglio raccontarti una vecchia favola:
"Tu sai chi è Shaara?"~~~
Parole 296
STAI LEGGENDO
Master Writer2021
HumorQuesta storia partecipa al contest #masterwriter2021pa34 ##masterwriterpa34