Rating: verde
Trama: Dopo gli avvenimenti di Civil War Tony Stark si ritrova solo e terribilmente e a pezzi.. e tutto quello a cui non può fare a meno di pensare è a quell'ultimo scontro avuto con lui.. Tutto quello che gli rimane della persona che ama di più ormai è solo un vecchio telefono a conchiglia.
Note dell'autrice: Questa è la prima storia che scrivo, e niente vi consiglio di leggerla ascoltando questa canzone perché penso abbia il testo perfetto per il post Civil War. Enjoy!
Tony era seduto sul suo letto al buio e al silenzio, a fargli compagnia era rimasta solo una bottiglia di Jack ormai quasi vuota.. e quello stupido telefono sul comodino.. si girò per un momento verso la porta, come ad aspettarsi da un momento all'altro di vedere il volto di lui affacciarsi.. Dio quanto gli mancava.
Ma stava avendo quello che si meritava.. no? Gli aveva mentito, lo aveva ingannato e quel che è peggio aveva preferito proteggere Bucky piuttosto che lui
"Lui è mio amico"
"lo ero anche io"
Cristo non faceva altro che pensare a quello che si erano detti.. a quello che si erano fatti.. Sentì le lacrime iniziare a rigargli le guance.. non ce la faceva.. come si superava un dolore così grande?
Prese la bottiglia di Jack e ne fece un gran sorso pulendosi il superfluo dalle labbra con il palmo della mano, prese in mano quel dannato telefono e lo aprì.. voleva sentire la sua voce.. aprì la rubrica e si fermò a guardare l'unico numero salvato "Steve Rogers".. posò piano il dito sul tasto verde..ma si fermò subito, no non poteva farlo. Si alzò di scatto dal letto lasciando cadere il telefono in tasca e presa la bottiglia decise di scendere in laboratorio.. doveva cercare un modo per distrarsi.
Arrivato nel suo laboratorio la prima cosa che vide fu la sua armatura.. quella che usò per combattere contro di lui.. non aveva avuto il coraggio di aggiustarla.. aveva ancora quel taglio netto al centro del petto e il vetro del reattore distrutto.. distolse subito lo sguardo quei ricordi facevano dannatamente male.
Attraversò il suo laboratorio fino ad arrivare alla sua scrivania terribilmente disordinata si mise a sedere sulla sedia girevole e poggiò i gomiti sul tavolo prendendosi la testa nelle mani e iniziando a singhiozzare.
-"porca puttana Steve!"- ripeteva tra un singhiozzo e l'altro -"PERCHE' LO HAI FATTO!"- in uno scatto d'ira rovesciò la scrivania facendo cadere tutto e frantumando un vaso ed alcune vecchie tazze ancora sporche di caffè, un coccio di quelli andò a sbattere contro un qualcosa di metallo, il rumore attirò Tony che si voltò verso la causa di esso. Improvvisamente le lacrime si fermarono, Tony sembrò congelarsi.. girò intorno alla scrivania e arrivò al tavolo sul quale lavorava, e appoggiato a quello vi era.. il suo scudo..
Tony cadde sulle ginocchia e si avvicinò a prender quel dannato disco di metallo
-"non lo meriti! mio padre ti ha fatto quello scudo!"-
Tony poggiò la fronte sulla superfice fredda del metallo e scoppiò nuovamente a piangere, gli mancava così tanto..
Prese nuovamente quel cellulare e ricordò tutto quello che Steve gli aveva scritto in quella lettera
-"se hai bisogno di me io ci sarò"-
-"Cazzo Steve se ho bisogno di te! Ho sempre avuto bisogno di te!"- disse come se il Capitano fosse di fronte a lui -"sono così perso senza di te.. "- sussurrò tra le lacrime
Non poteva più resistere doveva dirgli come si sentiva, doveva dirgli quanto stracazzo lo amasse. Così (facendo un altro generoso sorso di whisky) premette quello stramaledetto tasto verde e si portò il telefono all'orecchio.
STAI LEGGENDO
Stony - One Shot
Romance* Candidata ai Wattys Awards 2022* Questa è una raccolta one-shot su una delle ship che più amo, ovvero la Stony. È il mio primo racconto e spero che vi piaccia. Mi sono presa libertà scrivendola ovviamente spero vi piaccia lo stesso e niente non...