𝒄𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 7

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Uscii da casa di Justin con le lacrime ancora sul volto, non riuscivo ancora a credere a quello che era successo.

Per cercare di calmare me stessa, prima di ritornare a casa, decisi di andare a sedermi in una delle panchine del parco dove vado praticamente sempre ogni volta che ho bisogno di smaltire le idee, o anche solo semplicemente se mi sento triste.

Mi sedetti sulla classica panchina che dà sul lago, presi le cuffiette e feci partire la mia classica playlist con Lana del Rey, gli Arctic Monkeys ecc...

Sono completamente persa nei miei pensieri, quando la mia attenzione va verso questi due ragazzi che ridono e scherzano che vanno in skate: uno dei due ragazzi ha dei lunghi capelli castano chiaro abbastanza mossi, indossa una felpa grigia probabilmente di taglia più grande, dei jeans anni 90 azzurrini e infine delle converse nere, e noto che passa una canna a quello accanto. Il ragazzo che riceve la canna ha invece una carnagione più scura, è visibilmente più alto, indossa una t-shirt bianca oversize, e sopra ad essa una camicia a scacchi, se abbasso lo sguardo noto dei jeans larghi neri e strappati, per poi concludere con delle classiche vans.

I due appoggiano li skate e si siedono nella panchina accanto alla mia, continuano a parlare e a ridere tra di loro, il mio sguardo viene catturato da una chioma nera e mossa, tolgo l'occhio dalla chioma e mi accorgo che quel sorriso e quei lineamenti potevano appartenere solo ad una persona: Ethan.

Ethan si avvicinò ai due ragazzi e dopo un po' mi notò, si avvicinò a me e scambiammo due parole dopo un abbraccio.

I due ragazzi dopo vario tempo si avvicinarono a noi; cominciammo a parlare e scoprii che il ragazzo nero si chiamava Markus, era molto socievole e scherzava tranquillamente con me anche se non mi conosceva per niente, l'altro ragazzo, che di nome faceva Joshua, quello con i capelli più biondini e la felpa grigia se ne stava in disparte e mi fissava sorridendo, Ethan si limitava a scambiare qualche battutina e a ridere a ciò che diceva Markus.

Ad un tratto Markus mi chiese come io mi chiamassi e gli risposi, e lui se ne uscì dicendo "Quindi sei tu quella che Ethan voleva invitare sta sera", rimasi scioccata, e osservai con degli occhi spalancati Ethan, lui sembrava nervoso, e continuava ad osservare Markus con un'espressione di odio, e qualche volta lanciava uno sguardo imbarazzato anche a me, poi balbettò imbarazzato "Beh era solo un idea, v-volevo vedere un film al drive in...ma ci conosciamo da poco se non vuoi c-capisco".

Era così carino, balbettava continuamente, era tutto rosso e cercava di non incrociare il mio sguardo, non potei fare a meno di sorridere.

Dissi che ci avrei pensato, e decisi di ritornare a casa, salutai tutti i ragazzi e mi allontanai, mi girai un attimo e notai Ethan seduto quasi disperato e Joshua e Markus che ridevano, risi tra me e me e pensai alla sua proposta di uscire.

Appena tornata a casa pensai che forse accettare sarebbe stato un buon modo per distrarmi.





𝒏𝒐𝒏 𝒗𝒐𝒍𝒆𝒗𝒐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora