𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 9

51 2 5
                                    

La mattina seguente mi svegliai distrutta.
Tra pianti e pensieri che mi giravano per la mente riuscii a malapena a chiudere occhio.

Mi alzai e mi misi dei baggy jeans e una t-shirt oversize con stampa, feci una piccola codina di eyeliner e aggiunsi la matita nera, per concludere misi le mie fidate converse per poi sistemare degli anelli sulle mie dita.

Presi un caffè da asporto, misi le cuffiette, feci partire la playlist che Markus mi aveva mandato, e mi incamminai verso scuola dove Justin e i suoi amici di pallanuoto mi avrebbero aspettata per parlare del più e del meno come ogni mattina.


Arrivai all’ingresso di scuola, e mi sedetti sulla scalinata esterna proprio per avvistare subito il gruppo di giocatori; dopo alcuni minuti li avvistai uscire tutti da una Jeep e ridere tra di loro, camminavano sempre in gruppo come se si sentissero più forti facendo così, salutavano le ragazze che li fissavano e lanciavano qualche battutina a chi a loro non stava a genio. Dopo la loro sceneggiata si incamminarono su per la scalinata, mi alzai per salutarli ma Justin si limitò a fissarmi, ricambiai o sguardo senza timore, allungò il braccio e buttò a terra il caffè che avevo in mano, non capendo il motivo provai a chiederglielo mentre i suoi amici continuavano a ridere, mi sentivo derisa, c’ero io che mi stavo dimenando in preda ai nervi con questi energumeni che continuavano a deridermi.


Ad un certo punto ci fu un silenzio tombale, e quasi tutti li studenti si girarono verso l’ingresso esterno, davanti a noi c’era una porche bianca e da essa uscii una ragazza, ci misi un po’ di tempo a capire chi fosse, ma alla fine realizzai che era Kendall Rodríguez: le voci che giravano dicevano che i suoi genitori le fecero cambiare scuola dopo che scoprirono che forse stava intraprendendo una relazione con il professore di matematica, questo insegnante venne licenziato, e i suoi genitori, essendo una delle famiglie più ricche di questo quartiere, si trasferirono e obbligarono Kendall a cambiare scuola per salvare la sua reputazione, ma ripeto, sono voci, anche se si sapeva che lei era una ragazza molto “estroversa” e che quel professore di matematica era abbastanza giovane, inoltre improvvisamente i suoi voti in matematica aumentarono notevolmente, quindi potrebbe essere possibile…


Ritornando a ciò che stavo dicendo, da questa porche uscii proprio Kendall: aveva dei lunghi capelli biondi perfettamente piastrati, i suoi occhi azzurri erano risaltati da un makeup molto luminoso, il suo naso alla francese spiccava per l’illuminante sulla punta, e sulle sue labbra carnose si poteva notare un gloss pescato; rispetto all’anno scorso era diventata molto più alto, e il suo fisico a clessidra appariva ancora più slanciato, indossava una gonna in pelle leggermente corta, e un top nero forse un po’ troppo scollato per venire a scuola, infine ai piedi delle dr. Martens Platform,  per concludere il tutto, il suo outfit era abbellito da gioielli sparsi ovunque, e questa ragazza aveva già attirato l’attenzione di molti.


Devo ammettere che Kendall era davvero una bella ragazza, ma quando osservai Justin notai che se la stava quasi per divorare con lo sguardo, lei ci passò accanto senza neanche osservarci e entrò a scuola.
La squadra di pallanuoto la seguii subito come se fossero dei cagnolini.


Massaggiai un po’ con Markus e poi entrai a scuola, mi stavo dirigendo verso la lezione di filosofia dove finalmente avrei potuto rivedere Ethan per scusarmi per come mi ero comportata, arrivai davanti all’aula e lo vidi in lontananza scherzare e parlare con Kendall.
Provai un fastidio immenso, perché scherzava con lei, perché lei tra tutti ha considerato proprio lui, forse stavo provando gelosia, ma sapevo che Kendall da Ethan voleva più di un amicizia; mentre parlavano lei gli toccava la spalla, giocava con i suoi capelli, sorrideva alle sue battutine e riuscii a sentire che gli aveva anche chiesto di mandarle l’amicizia su snapchat.


Decisi di fare l’indifferente e di passare davanti a loro, Ethan mi salutò e stava per venire da me, ma Kendall lo fermò e tirò fuori un altro discorso per mandare avanti la conversazione con lui, io entrai in classe con la rabbia in corpo, e sfortunatamente, ignorai di nuovo il saluto di Ethan. 

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 15, 2021 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

𝒏𝒐𝒏 𝒗𝒐𝒍𝒆𝒗𝒐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora