Quando sei a Londra c'è un annuncio che, fra tutti quelli sparati in continuazione dagli altoparlanti, ti entra più di ogni altro nella testa. Mind the gap. Viene ripetuto ad ogni fermata, prima dell'apertura delle porte, mentre si schiudono, quando la gente sale e poi, per essere sicuri che proprio tutti lo abbiano sentito, pure prima che il treno riparta. Mind the gap, cioè attenzione alla distanza tra il vagone e il binario. Che poi mi sono sempre chiesta chi è che fosse così idiota da cascarci davvero dentro ...
Per scrivere queste righe mi è tornato in mente, anche se è da tanto tempo che non lo sento più. In effetti, credo che sia un po' l'annuncio esemplare che mi ha accompagnato in questi mesi. Forse uno dei poteri delle storie è proprio questo, attraverso le vite degli altri si riesce a porre un "gap", una distanza, con la propria. Per me è stato un po' così. In questa storia ho potuto allontanarmi dal tram-tram quotidiano per "cadere nel gap" della fantasia. Trovo che per questo la lettura sia sempre una cura a buon mercato, ogni volta che sentiamo il bisogno di staccare un po'. Ecco, per chiunque mi ha dato un po' del suo tempo in questo periodo, spero di essere riuscita a farvi cadere un po' in questo gap con me.
L'annuncio del capitolo, come ho già scribacchiato a qualcuno, è che a breve pubblicherò il libro completo con una casa editrice. Attualmente sto revisionando la storia, spero che così quando sarà pubblicata possa essere al meglio, per chiunque abbia voglia di continuarla.
Per chi ha avuto la pazienza di leggere la storia in questi mesi, grazie. Non sono tanto brava con i ringraziamenti e il "discorsone" non l'ho saputo fare nemmeno al pranzo di laurea. Per cui perdonatemi se non faccio un po' un citare nome per nome, stile cerimonia degli Oscar. Però è un grazie sincero.
Per chi vorrà io e Pallino vi terremo aggiornati, a presto!
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