iris viola ~kuroken

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Esistono momenti di luce e momenti di tetro buio, le albe e i tramonti che si abbracciano felici susseguendosi l'uno all'altro.
Kuroo il giorno, Kenma la notte.
Che strano paragone.
La parola che definisce il loro rapporto è amore?
Sicuramente, ma questa parole ha tante diverse sfaccettature, belle o brutte, felici o malinconiche.
A Kenma non piace dare un nome alle cose , non gli piace etichettare è tanto meno essere etichettato, per il minuto ragazzo dai capelli biondi Kuroo non è un amico, non ne ha mai avuti, non sa cosa siano, per Kodzume il più grande è semplicemente lui.
Due mani si sfiorano, le guance si arrossano.
Il treno frana di colpo e la poca massa corporea del biondo non riesce a stare ferma, cadendo lentamente in quell0 che apparentemente si chiama dolore.
Cliché no?, prima di cadere rovinosamente a terra due forti braccia lo prendono posizionandolo tra lui e la parete del mezzo di trasporto, "Un alzatore ci serve ancora eh" ammicca con un occhiolino finale.
Un'esplosione.
Cazzo che imbarazzo, cerca di coprirsi il porporato viso coi capelli posando ancora una volta gli occhi sulla console sotto lo stretto sguardo di Kuroo, sorride, lo aveva notato si che lo aveva notato.
Sbuffi e lamenti.
Camminano, la scuola sembrava ancora più grande, un venticello leggero tipo di aprile scompiglia i loro capelli.
Un gesto abituale di Kuroo è quello di accompagnare Kenma in classe, passare poi il pranzo insieme e infine andare agli allenamenti fianco a fianco.
Piccoli gesti.
Si, qui Kenma ci vede dell'amore.
Si sente apprezzato.