capitolo 4

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Dopo aver finito di leggere il mio testo in classe qualcuno applaude e una persona con i capelli corvini ha gli occhi lucidi, mentre la piattola è come un pezzo di ghiaccio.
Subito dopo mi metto al mio posto e dopo aver sentito altri temi, il professore annuncia il vincitore, «draco malfoy», che sarei io quindi per due settimane posso essere libero dallo studio di italiano, penso.

A fine giornata, esco da scuola e corro per prendere l'autobus. Ma subito dopo qualcuno si siede vicino a me e vedo che è Harry e mi dice «sai il tuo tema mi è piaciuto molto, ma non capisco una cosa: perchè secondo te l'amore distrugge, per esempio se sei fidanzato sei felice e niente ti può distruggere quindi non capisco la parte dell'amore che distrugge»

Io rimango a fissarlo e penso "perchè mi piaci tu, ma te sei etero e ovviamente non mi caghi di pezza", ma mi limito a rispondere «harry senti l'amore non è solo quando si è fidanzati, ma anche quando tu non piaci a una persona perchè quella è fidanzat*. È quello che ti distrugge, non quando si è fidanzati, non tutto è rose e fiori.» Detto questo scendo alla mia fermata ed entro a casa, mangio qualcosa e poi vado in camera mia e metto la musica a palla. Prendo il mio diario dove scrivo i pensieri e i sentimenti per Harry e comincio a scrivere:
"Caro diario,
Oggi è stata la giornata in cui ho dovuto leggere il mio tema alla classe che riguardava Harry e tutti mi hanno applaudito, ero abbastanza irritato perchè non mi piace stare molto al centro dell'attenzione, poi il mio sguardo è caduto su harry che aveva gli occhi lucidi e diciamo che mi sono sentito un po' in colpa perché alla fine quello che ho scritto l'ho dedicato a lui. Dopo sono salito sul pullman e lui si è messo vicino a me e mi ha chiesto perchè l'amore distrugge perchè quando si sta insieme si è felici. Io nella mia mente ho pensato che più stupido di così non poteva essere perchè l'amore non c'è solo quando si sta insieme e nel mio caso l'amore è distruttivo perchè non è ricambiato e anche perchè li ritrovo sempre a sbaciucchiarsi davanti a me e questo mi fa uscire fuori di testa perchè io lo amo, ma ovviamente la fortuna non è mai dalla mia parte.
Tuo,
D.L.M"

Scritto questo, chiudo il mio diario e mi metto a cantare perchè la musica, insieme alla scrittura, è la mia unica fonte di sfogo che non mi faccia male.

Verso le sei qualcuno suona al mio campanello e appena vedo chi è, richiudo subito la porta, strusciando la schiena contro di essa. Dopo due minuti risuonano il campanello e decido di affrontare questo problema.
Apro la porta ed eccola lí, mia madre vestita con abiti all'ultima moda che appena mi vede mi viene ad abbracciare, ma io mi scanso prima perchè per due anni non è venuta mai a trovarmi e ora vuole che io la abbracci pure.

Dopo che si è seduta sul divano, con un tono freddo le dico «perchè sei qui? Che cosa vuoi?», lei mi risponde con un tono abbastanza triste «tuo padre è morto per un incidente stradale e quindi puoi venire di nuovo ad abitare nella tua vecchia casa» appena sento l'inizio della frase dentro di me sento tutta la felicità scorrermi nelle vene, ma appena finisce di parlare la felicità se ne va e così le rispondo «madre non me ne frega niente se mio padre, se si può definire così, sia morto perché è lui che mi ha cacciato di casa per la mia omosessualità e che mi ha trattato come un cane per diciassette anni della mia vita e non intendo mai più mettere piede in quella casa per nessuna ragione al mondo, oltretutto con te perchè non mi sei venuta a trovare neanche una volta in 2 fottuti anni, non mi hai mandato una lettera, un messaggio, qualunque cosa per farmi capire che eri viva e ora tu vuoi che io venga ad abitare con te dopo che mi avete abbandonato, te lo scordi e ora esci da questa casa» lo so credo di aver esagerato, ma non si può presentare così dal nulla dopo due anni che non la vedo e dirmi di ritornare ad abitare con lei. Subito dopo mi dice «allora se non vorrai più vedermi scordati che questa casa venga pagata, guarda che se continuerai così andrai a vivere sotto un ponte e poi non venire da me gattonando perchè non hai soldi chiaro?», io ero felice perchè avevo accumulato molti soldi e quindi sarei riuscito a pagarmela da solo e quindi dissi «per me è perfetto, addio madre». Detto questo lei uscì di casa e subito dopo mi feci due tagli un po' profondi perchè il mio passato era ritornato a galla ed io avevo terribilmente paura che potesse portarmi altri problemi.

Note d'autrice
Ciao ragazz* scusate l'assenza ma ho avuto dei problemi familiari, mi dispiace tanto di non aver pubblicato prima il capitolo.
Al prossimo capitolo,
L

un amore non corrisposto (drarry)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora