Eternal Paradise

3

"Tu. Tu hai passato tutti questi anni accanto a me, nonostante tutti i miei problemi, tutti i litigi, tutte le volte che ti ho chiamato solo per avere aiuto, andando contro alla tua famiglia, divenendo parte della mia, salvandomi più volte da mostri e dal mostro peggiore: me stesso.
Tu mi hai fatto capire che esiste altro oltre l'amore fraterno, mi hai fatto capire che esiste il buono, che io sono buono, che merito di essere salvato nonostante tutto il male che io abbia causato, che tutto il male non é colpa mia.
Tutto grazie a te.
Mi hai chiesto di fidarmi, mi sono fidato e tu così ricambi? Facendo un patto con una cazzo di entità senza dirmi nulla?
Mi hai detto mi amarmi e poi sei morto. Con il sorriso! Tu sorridevi mentre quella cosa ti risucchiava nel muro, ed io non sono riuscito a fare nulla, a dirti nulla!
La tua felicità potrà essere solo dirmi di amarmi e poi andartene, ma alla mia, fottuto angelo, alla mia felicità ci hai pensato? Non mi hai dato il tempo di parlare, non mi hai dato il tempo di fare nulla che te ne sei andato.
Come se non bastasse, finisco in paradiso dopo essere morto e NON TI TROVO ACCANTO A ME. Ho passato gli ultimi mesi a cercare di andare avanti pur sapendo che non ci saresti stato, ed invece tu eri qui, saresti potuto tornare sulla terra. Invece no!"
Ho continuato a parlare, senza fermarmi un attimo, ho sfogato la rabbia per quel momento nel bunker.
Castiel si é fermato, non si é girato verso di me ma so che mi sta ascoltando, perciò continuo
"Cas, non mi hai dato il tempo di fare nulla, non mi hai dato il tempo di dirti che sei l'angelo più bello mai esistito, che mi hai salvato in tutti i modi possibili, che i tuoi occhi sono meravigliosi, che i tuoi abbracci sono casa, che ogni volta che andavi via mancavi come l'aria, che sei più di un amico, di un migliore amico, più di un fratello."
Castiel in quel momento si gira verso di me, con gli occhi lucidi ed un sorriso che potrebbe accecarmi. Sorrido anche io, mentre mi avvicino piano a lui e continuo a parlare:
"Cas, non mi hai dato possibilità di dirti che ti amo anche io."

In quel momento sono a pochi passi da lui, la voglia di abbracciarlo é forte, ma voglio continuare a guardarlo guardarmi con quegli occhi splendenti.
Ad un tratto parla finalmente anche lui: "Dean". É solo il mio nome uscito da quelle meravigliose labbra. É solo quello a farmi scattare ed abbracciare quell'Angelo con il Trench.
Ci stringiamo per una quantità di tempo che non sembra finire e che non vogliamo finisca.
Mi stacco da lui ma non lo lascio, lo guardo negli occhi e "Ti prego, ridimmelo" gli chiedo con una punta di disperazione
Cas mi sorride e mi sussurra un "Ti amo Dean" guardandomi negli occhi.

Non ce la faccio più e lo bacio, finalmente bacio il mio Angelo, e non riesco a trattenere una lacrima che scende. Lui si allontana e sfiora la mia guancia con una mano, toglie la mia lacrima e sorride mentre io ripeto più volte vari "ti amo".
Ci baciamo ancora, mente intorno a noi il paesaggio cambia, e ci troviamo in un giardino
Quando ci allontaniamo, Castiel mi prende la mano e noto che il suo sguardo non é più nel mio.
Gli stringo la mano e lui mi dice "Mi dispiace Dean, avrei dovuto parlartene, avrei dovuto trovare un'altra soluzione, ma Billie stava per ucciderti e non volevo, non dovevi morire, dovevi creare una famiglia, vivere la vita che hai sempre voluto, con qualcuno che avresti amato, ed é per questo che ho capito quale sarebbe stata la mia felicità assoluta: vedere l'uomo che amo vivo e felice."
Io sorrido piano, gli tocco il mento in modo da fargli alzare lo sguardo "Cas, la mia felicità sei tu, la vita che volevo era con te e mio fratello. Lo sapeva Sam, lo sapeva Jack e lo sapevano tutti, gli unici a non saperlo eravamo noi."
Ridiamo insieme ed ancora una volta lo bacio, con tutto l'amore che provo per lui.

Poco dopo, con ancora le mani intrecciate, ci incamminiamo verso la casa apparsa poco prima dietro di noi, la nostra casa.
Ora sono finalmente felice.
Il mio Paradiso é la mia eternità accanto al mio Angelo dagli occhi blu.