Little Scorp-1

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5 giugno, Londra 2006

La casa dei suoi genitori era stata la scelta giusta per stare lontana dal mondo magico per un po' ma adesso sapeva che non poteva più far finta di niente. Scorpius aveva ormai otto anni e i suoi poteri magici erano incontrollati, con l'ultimo scatto aveva fatto esplodere il vaso della Signora Purres che stranamente non se n'era accorta. «Scorpius per l'ultima volta, smettila di far volare Grattastinchi!» esclamò arrabbiata afferrando il gatto per riportarlo a terra. «Ma mamma non lo faccio di proposito.» sussurrò guardandola con i suoi immensi occhi grigi che solo dal padre avrebbe potuto prendere. Con questo piccolo pensiero sospirò e sorrise accarezzandogli il capo biondissimo. Godric quanto gli somigliava e quanto gli mancava. Ogni giorno per lei guardare suo figlio era un'immensa sofferenza. «Va a lavarti i denti, devi andare a dormire» sussurrò leggera ricacciando le lacrime lasciando a suo figlio il più dolce dei sorrisi. Il bambino annuì e corse al piano di sopra. Hermione afferrò il piccolo medaglione che aveva comprato nel quale aveva nascosto la pietra e l'aprì prendendola tra le mani facendola ruotare tre volte.
«Granger» e sorrise sentendo la sua voce voltandosi verso di lui che invece le riservò uno sguardo severo. «Devi smetterla, avresti dovuto lasciare la pietra al cimitero. Ne stai abusando, non è sano!» parlò con enfasi cancellando il sorriso della riccia lasciandola quasi scioccata. «Non ne sto abusando Draco, so quando devo usarla o meno, lo faccio quando sento di averne bisogno. Oggi ne avevo bisogno.» «Non avevi bisogno di me, non hai mai avuto bisogno di me. Hermione ti prego...» «Buon compleanno Draco» disse continuando a stringere con forza la pietra tra le mani. «Hermione, so che è difficile, insopportabile ma devi capire che non ho più un compleanno, non invecchio più. Hermione io non sono più lì. Sono mor-» «No! No! Non dirlo. Ti prego non dirlo.» il ragazzo sorrise e addolcì lo sguardo lasciando che la vista della donna di cui otto anni prima si era innamorato gli riempisse gli occhi. «Promettimi che dopo avermi fatto parlare con Scorpius butterai via la pietra.» Hermione scuoteva con forza la testa mentre cominciava ad allontanarsi da lui. «Hermione ti prego, sai anche tu che è la scelta migliore.» restarono in silenzio per un paio di minuti e poi annuì. «Va bene, ma giurami che mi aspetterai lì. Giuramelo Draco.» «Ti aspetterò per sempre Granger.» richiuse il medaglione e si asciugò le lacrime prima di salire al piano di sopra per mettere a letto Scorpius che l'aspettava sotto la coperta con un piccolo sorriso sul volto. «Mi racconti un po' di papà?» chiese mentre la madre gli si sedeva accanto e gli accarezzava la mano. «Certo, sai oggi è...era il suo compleanno.» disse Hermione schiarendosi la voce abbassando lo sguardo sulle sue mani. «Tu pensi che sia qui adesso?» chiese Scorpius guardandosi intorno sollevando un solo sopracciglio scettico.
«Si lui è qui, è sempre con noi. Ti racconto un piccolo segreto, la mia mamma mi diceva sempre che le persone che ci lasciano non se ne vanno mai via davvero, dopo averci lasciato loro si trasformano in stelle e da lassù ci guardano e vegliano su di noi illuminando ogni singolo momento per non farci mai sentire soli. Tu gli somigli tantissimo e devi esserne fiero. Lui aveva i tuoi occhi e i tuoi stessi capelli. Era forte e coraggioso, tanto coraggioso. Mi ha salvato la vita e mi ha dimostrato cosa vuol dire innamorarsi completamente di qualcuno.» e il bambino sorrise accoccolandosi sotto le coperte. «Mi sarebbe piaciuto conoscerlo, mi manca.» sussurrò sbadigliando facendo sorridere la donna che gli lasciava una dolce carezza sul volto. «Anche a lui sarebbe piaciuto conoscerti e manca tanto anche a me.» e senza poterselo impedire si alzò e gli lasciò un dolce bacio sulla fronte. «Dormi ora, buonanotte» «Buonanotte mamma.» disse chiudendo gli occhi e quando la madre uscì chiudendosi la porta alle spalle si avvicinò alla finestra e guardò la stella più luminosa di quella sera e sussurrò «Tanti auguri e buonanotte papà. Ti voglio bene.» e corse di nuovo sotto il lenzuolo chiudendo gli occhi abbandonandosi finalmente al sonno.
Entrò nella stanza con il grande letto a due piazze delle quali una restava perennemente vuota. Prese una delle camicie di Draco che Narcissa le aveva regalato dopo aver conosciuto suo nipote e la indossò sorridendo. Dopo la condanna di Lucius la madre di Draco si era avvicinata molto a loro ed era una nonna molto presente per Scorpius cosa che aiutava molto soprattutto con il lavoro al ministero di Hermione. Si infilò sotto le coperte e si lasciò cullare dal suo profumo abbandonandosi al sonno.

I Have a Choice (special) ||DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora