Passarono diversi giorni in cui mi continuavo a sentire spiazzata e confusa, non sapevo bene cosa fare e come comportarmi e non riuscivo a realizzare tutto quello che mi era accaduto.
Io, Sofia e Alessandra condividevamo la stessa capanna, in cui restai chiusa per molto tempo cercando di mettere in ordine tutti i miei pensieri.
Non riuscivo a pensare, non capivo cosa mi fosse successo ma soprattutto non riuscivo a ricordare nulla.Le mie due amiche si preoccupavano molto per me e cercavano di confortarmi ma c'era poco da fare, quando ne avevo bisogno mi lasciavano da sola con i miei pensieri e venivano da me ad ogni pasto con del cibo per assicurarsi che io stessi bene, le ero davvero grata.
Dopo un paio di giorni rinchiusa in quella piccola capanna qualcuno di inaspettato mi venne a fare visita.
Ero seduta sul mio letto a guardare il vuoto quando sentì qualcuno entrare, non ci feci molto caso, pensai fosse Sofia con il solito pasto ma mi sbagliavo- "hei pivella, come stai?" -
Io mi girai di scatto e mi ritrovai di nuovo persa in quei suoi occhi magnifici.
- "I..io.. sto bene" - dissi visibilmente in imbarazzo e arrossii leggermente.
Lui si avvicinò e si sedette di fianco a me, io arrossii ulteriormente per la vicinanza e successivamente le mie narici furono inondate del suo magnifico profumo.
newt- "so come ti senti pivella, non preoccuparti è normale ci siamo passati tutti, se hai bisogno di qualsiasi cosa puoi parlare con me" - mi disse lui e poi mi prese la mano
- "grazie"- dissi io sorridendo come un ebete, ormai la mia faccia era rossa come un pomodoro.
Lui si rese conto del mio imbarazzo e fece una risatina, poi si fermò e mi guardò negli occhi
- "hai proprio degli occhi stupendi, sai pivella?"- disse lui per mettermi in imbarazzo e sorrise divertito vedendo che c'era riuscito e il rossore della mia faccia aumentava.
Newt mi tenne compagnia per le successive ore e io imparai a conoscerlo meglio, era un ragazzo davvero particolare e mi trovai davvero bene a parlare con lui, sembravamo due amici che non si vedevano da tanto tempo e che avevano un mucchio di cose da raccontarsi.
Dopo ore a parlare e scherzare su tutto iniziò a tramontare il sole.
newt- "si sta facendo buio, è meglio che vada, ci vediamo domani mattina pive"- mi fece un dolce sorriso seguito da un delicato bacio che posó sulla guancia
- "ci vediamo domani mattina"- dissi ricambiando il sorriso
Solo quando lui si alzò per andare mi resi conto che la mia mano era ancora stretta alla sua da prima e pensandoci mi spuntó un sorriso.
Newt era appena uscito dalla capanna ma subito dopo si riaffacciò e mi disse
- "dimenticavo, buona notte Giuli"- e mi fece uno di quei sorrisi sinceri che ti scaldano il cuore- "buonanotte Newt"- risposi timidamente e ancora imbambolata.
Dopo che lui se ne andò io mi buttai sul mio letto e mi resi conto che la mia faccia era bollente, passarono cinque minuti ed entrarono anche Sofia e Alessandra che, con un sorriso malizioso, si buttarono subito nel mio letto e mi fecero tantissime domande.
sofi- "DEVI RACCONTARCI TUTTO ORA" disse ridendo
ale- " ESATTO, PARLA PIVE" disse subito dopo- "ragazze non ho nulla da dire, davvero, non è successo nulla di che, lui è venuto per consolarmi e abbiamo parlato, è molto simpatico e sono felice che sia diventato mio amico" dissi imbarazzata
sofia- "amico? ma ti sei vista, hai un sorriso da ebete in faccia da tutto il pomeriggio" disse maliziosa
ale- "puoi dirci quello che vuoi ma noi non siamo stupide, quindi muoviti e raccontaci, ti piace almeno un pochino vero?"-
Io ero sempre più imbarazzata, avevo appena conosciuto newt, un ragazzo davvero molto simpatico e di compagnia e mi ero divertita un sacco ma non avevo pensato al fatto che potesse realmente piacermi, poi lo conoscevo solo da pochi giorni quindi non volevo saltare a conclusioni affrettate.
- "ragazze vi prego sono davvero persa ora, possiamo riparlarne domani mattina?" - dissi ridendo
sofi- "va bene ma non ti libererai di noi così facilmente"-
Dopo un interrogatorio con fin troppe domande, finalmente andammo a dormire, sinceramente io non chiusi occhio, continuavo a pensare al pomeriggio passato con lui.
Continuai a rigirarmi nel letto nella speranza di prendere sonno, quando poi mi arresi definitivamente decisi di alzarmi e uscire dalla capanna per prendere una boccata d'aria; successivamente mi sedetti su un pezzo di tronco di fronte al falò, distante alcuni metri dalle capanne e rimasi lì a guardare il fuoco scoppiettante.
Dopo alcuni minuti mi girai spaventata da dei passi improvvisi che si avvicinavano verso di me
x- "scusa pivella non volevo spaventarti"-
g (giulia) - "....."
~~~~~𝐀𝐍𝐆𝐎𝐋𝐎 𝐀𝐔𝐓𝐑𝐈𝐂𝐈~~~~~~
𝒄𝒊𝒂𝒐, 𝒄𝒐𝒎𝒆 𝒔𝒕𝒂𝒕𝒆?
𝑸𝒖𝒆𝒔𝒕𝒐 𝒆̀ 𝒊𝒍 𝒏𝒐𝒔𝒕𝒓𝒐 𝒏𝒖𝒐𝒗𝒐 𝒄𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐, 𝒔𝒑𝒆𝒓𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒗𝒊 𝒑𝒊𝒂𝒄𝒄𝒊𝒂 :)
𝑺𝒆𝒈𝒏𝒂𝒍𝒂𝒕𝒆 𝒊 𝒗𝒂𝒓𝒊 𝒆𝒓𝒓𝒐𝒓𝒊 𝒔𝒆 𝒍𝒊 𝒕𝒓𝒐𝒗𝒂𝒕𝒆 𝒆 𝒈𝒓𝒂𝒛𝒊𝒆 𝒅𝒊 𝒍𝒆𝒈𝒈𝒆𝒓𝒆 𝒍𝒂 𝒏𝒐𝒔𝒕𝒓𝒂 𝒔𝒕𝒐𝒓𝒊𝒂 <3𝒄𝒊𝒂𝒐 𝒃𝒆𝒍𝒍𝒊 :)
STAI LEGGENDO
𝑵𝒐𝒏 𝑴𝒊 𝑳𝒂𝒔𝒄𝒊𝒂𝒓𝒆 𝑪𝒐𝒔𝒊̀... / 𝑵𝒆𝒘𝒕 𝒆 𝑮𝒂𝒍𝒍𝒚
FanfictionGiulia è una semplice ragazza di 17 anni che si ritrova catapultata in una realtà a lei sconosciuta. Durante il suo percorso conoscerà due ragazzi speciali che le cambieranno la vita, chi sceglierà tra i due? o forse li sceglierà entrambi.... ~~~~~�...