girls messaggio da av
av: raga, stasera alle 21 a casa mia. @addison non dovevi chiamarmi?
she: te ne parlerò stasera alla festa, tranquilla, devo portare qualcosa?
av: birra se ce l' hai, ah e @nessa le pasticche.
nessa: sicuro
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alle 21 scendo di casa e facendo pochi passi per andare verso casa di av sento già il gran casino.
avani: "oi, allora? dimmi tutto" dice subito dopo avermi aperto la porta
she: "ecco si, scusa per non averti detto di vin, ma pensavo ti avesse detto qualcosa lui"
avani: "ahaha, tranquilla, volevo solo avvisarti che è un coglione senza cuore, fai male a fidarti di lui, pensi che io non me ne accorga di come vi guardate, ah e poi vi ho visto in skate l' altro giorno, carini" diceva atteggiandosi sul divano, quasi sfottendomi, era palesemente già ubriaca.
la guardo e annuisco, tanto già sapevo di non poter ribattere in nessun modo
she: "av, dov'è il bagno?"
prende un suo dito e mi indica il piano di sopra della casa.
salgo le scale cercando di sorpassare le 100 persone in quella piccola casa e finalmente arrivo al bagno, vedendo che la porta non si apre faccio un po' di pressione e per sbaglio rompo la maniglia
she: "cazzo" dico con la maniglia in mano
la porta del bagno si spalanca e trovo vin con solo l' accappatoio che gli copriva dal bacino in giù e i capelli tutti bagnati
he: "addy?"
she: "o cazzo scusa" dico coprendomi il viso imbarazzata
he: "tranquilla non coprirti il viso non si vede niente"
tolgo le mani dalla faccia lasciando l' imbarazzo vicino a me e subito noto il bellissimo corpo scolpito di vinnie
she: "dovevo solamente mettermi apposto il trucco"
he: "entra se vuoi" dice sarcasticamente
inizio a tirare fuori dalla borsa il mascara e velocemente cerco di metterlo meglio e tolgo le varie sbavature. subito dopo mi giro e mi trovo di nuovo vin col fiato sul mio collo
he: "quindi adesso pensi che io sia come gli altri no?"
she: "non l' ho detto"
he: "però l' hai pensato"
ormai eravamo cosi vicini che ci passavamo l' aria dal naso a vicenda e le sue labbra quasi toccavano le mie,
i suoi capelli bagnati gocciolavano fin quando non mi cadde una goccia di essi sul volto, lui me l' asciugò e con la mano ancora sul viso iniziò a toccarmi dolcemente le labbra con le sue dita,
allora io in preda al panico con la paura che sua sorella ci potesse vedere cercai di chiudere la porta mentre continuavamo a toccarci le labbra a vicenda. chiusa la porta mi prese dai fianchi e mi poggiò sul lavandino e gli diedi l' accesso con la lingua.
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mom: "addy, svegliati sei in ritardo"
mi alzo e corro nel bagno al piano di sotto dove inizio a prepararmi velocemente.
senza salutare esco dalla porta e corro verso la fermata del pullman, per fortuna non lo perdo e vedo avani seduta a pochi sedili davanti a me così decido di andare a parlarle