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ㅤ-ㅤ𝒞. 𝐇 𝐀 𝐏 𝐓 𝐄 𝐑ㅤ𝐎 𝐍 𝐄ㅤ꒷꒥
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،، 𝐎𝐑 ℛ𝐄𝐀𝐋𝐈𝐓𝐘 ?
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Confusione. C'era soltanto confusione nelle loro teste nient'altro di più.
Si erano svegliati trovandosi in luoghi sconosciuti e diversi. Chi in una piccola prigione, chi in una, stanza da letto, chi in una cantina e chi ne ha più ne metta. Ma in realtà si trovavano chiusi in quattro piccoli castelli uno lontano dall'altro e dovevano cercare di fuggire in tutti i modi possibili.
Non ricordavano più nulla di quello che era successo prima o il giorno prima, se non quella luce accecante.
Erano preoccupati? Sì. Avevano paura? Sì.
Per quanto fossero dei ragazzi caratterialmente forti, in quel mondo avevano molta paura.
Erano stati portati in quel mondo sconosciuto e in quei luoghi senza saperne il motivo. E non sapevano nemmeno come uscirne.Infatti in una cantina due ragazzi sembravano fare di tutto per uscire. Non si erano nemmeno fatti una domanda sul perché erano in quello strano posto senza luce e freddo, avevano già intenzione di uscire da quando avevano aperto i loro occhi.
Un colpo, un altro e un'altro ancora. «Non riesci proprio ad aprirla?» chiese Hongjoong guardando il minore che stava cercando di aprire in mille modi la porta di quella cantina e il rosso non sembrava volersi arrendere, voleva assolutamente uscire da quel luogo chiuso e scuro.
Mingi scosse la testa e rispose «Se solo ci fosse qualche oggetto che facesse da leva.» Hongjoong si guardò intorno e tra le varie scaffalature e l'unica cosa che trovò era un piccolo ferro d'acciaio leggermente piegato.
«Dici che può andare?» chiese al rosso seppur sapeva che quella porta non si sarebbe aperta in qualunque modo con un ferro così piccolo. «Ne dubito, ma posso comunque provarci.»Una volta infilato l'oggetto nella fessura della porta i due spinsero verso la parte opposta e inizialmente sembravano esserci riusciti, ma poi quando Mingi notò che il ferro stava tornando probabilmente alla sua forma originale - ovvero dritta - decise di lasciar perdere e affidarsi alla fortuna. Odiava arrendersi, ma quella in cui si trovavano lui e Hongjoong era una situazione piuttosto difficile e forse era per questo che si era arreso una volta per tutte.
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ㅤ«Buongiorno bell'addormentato.» disse una voce familiare che proveniva da davanti al biondo e una volta capito di chi si trattasse chiese «Dove ci troviamo?» «Non mi sembra ci sia molto da capire. Ci troviamo dietro a delle sbarre.» rispose Jongho immaginando che l'amico non si fosse ancora completamente svegliato e infatti solo quando dopo qualche secondo Wooyoung rispose con un "eh?" piuttosto forte capì che si era finalmente svegliato. Il biondo si avvicinò alle sbarre e cercò di sbirciare fuori. «Come ci siamo finiti qui?» «Non credo ci sia un'altra spiegazione se non che siamo stati portati in questo posto da qualcuno.» rispose il nero mentre Wooyoung gli fece l'ennesima domanda «Perché ci hanno portati qui?» «Wooyoung, non lo so. Vorrei saperlo pure io.»
Wooyoung era preoccupato e Jongho pure. Non sapevano nemmeno se riuscivano ad uscire da quel luogo. Anche perché per chiunque sarebbe un'impresa difficile cercare di uscire da una prigione senza essere in possesso di chiavi.
«Non credo sarà così semplice uscire da qui.» disse il biondo «Quello che penso anch'io. Ho pensato a diverse possibilità per uscire da qui ma non c'è praticamente nulla qui.»
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ㅤUn piccolo castello, ma sembrava un palazzo reale dal tanto che era tutto così elegante e sembrava un sogno essere in un castello del genere, ma allo stesso momento era tutto molto sospetto. Infatti Seonghwa era molto confuso e abbastanza spaventato sulla situazione che si erano trovati lui e l'amico. Erano chiusi in quel castello, ma potevano girarci liberamente.
«Mi sembra tutto così strano.» «Perché?» «Perché siamo rinchiusi in un castello, ma potrebbero esserci diversi oggetti a disposizione per aprire quella dannata porta. Non ti sembra piuttosto sospetto?» «In effetti, ora che mi ci fai pensare è vero.» rispose Yeosang leggendo alcune lettere che si trovavano sul tavolo in mezzo al salotto che sembravano essere lettere d'aiuto.
Seonghwa stava guardando in alcuni cassetti di una credenza che si trovava affianco ad una poltrona per trovare qualcosa di resistente che aprisse quella porta d'ingresso, ma quando Yeosang lo chiamò dovette - per il momento - abbandonare quell'idea. «Leggi questa lettera.» il nero prese in mano la lettera scritta in quel tipo di carta che veniva usata nel passato, quando ancora non esistevano i fogli di carta moderni, e cominciò a leggerla attentamente.
Non ci volle molto a leggerla dato che, chiunque avesse scritto quella lettera, non aveva usato l'intero foglio. «Vorresti dire che siamo finiti qui per aiutare una persona di cui non sappiamo nemmeno il nome?» «Potrebbe essere una possibilità, oppure potrebbe soltanto essere una coincidenza. Ma la domanda che continuo a farmi è perché proprio noi?» Yeosang era curioso sulla motivazione ma non credeva che l'avrebbero scoperta così presto.
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ㅤNel frattempo in un altro castello Yunho e San si trovavano in una stanza da letto piuttosto elegante e femminile con diversi colori che variavano dal beige al grigio.
Uno dei due ragazzi continuò a scalciare la porta di legno che sembrava continuare ad opporre resistenza e disse «Non capisco come una porta mezza distrutta sia così resistente. Poi con queste mani legate è tutto più complicato.» «Dall'altra parte potrebbero esserci delle assi o comunque qualcosa che non facilita l'uscita, non mi spiegherei altro.» rispose Yunho mentre stava giocherellando, o meglio, stava cercando di liberarsi dalle corde che legavano le sue mani dietro la schiena.
Poi San domandò «Yunho, dici che ci sarà qualche motivo dietro a tutto questo?» «Intendi dietro quel portale, questo mondo e il fatto di averci rinchiusi in questo castello? Non lo so, potrebbero esserci mille motivi, come potrebbe non esserci nessun motivo. Ma anche se ci fosse un qualche motivo non credo che qualcuno lo dirà.» Yunho una volta alzato dal morbido letto si avvicinò all'unica e piccola finestra che si trovava in quella stanza quasi buia - se non fosse per alcune candele accese sulla scrivania - e guardò ancora una volta quell'orribile panorama che si poteva "ammirare" da quella finestra.
Mille nuvole scure che sembravano voler dare quella sensazione che fossero in arrivo una marea di temporali, ma in realtà era tutto tranquillo, o almeno, in quel momento sembrava tutto tranquillo.
Alberi spogli, fiori morti e nessun essere vivente ad eccezione di loro otto. E poi muri alti che sembravano formare un labirinto.Ma cosa si sarebbe trovato all'interno di questo?
E tutto quello era un sogno? No, era la realtà.
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ㅤ𝐚𝐮𝐭𝐡𝐨𝐫'𝐬 𝐧𝐨𝐭𝐞 ♡ ᵎᵎ ₊*
ㅤfinalmente sono riuscita a pubblicare il primo capitolo e ditemi la verità, non vi aspettavate succedesse una cosa del genere.
Comunque pensavo che questo capitolo uscisse molto meglio e molto più lungo e infatti credo che nel scrivere il secondo capitolo mi troverò abbastanza in difficoltà.
Però spero che nel complesso vi sia piaciuto ♡ !
Un'ultima cosa, stavo pensando di usare per tutta la durata della storia - ovviamente - gli outfit come nelle gif nel capitolo precedente, nulla di strano!
Bye ♡
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ℰ𝐒𝐂𝐀𝐏𝐄 𝐓𝐇𝐄 𝒟𝐘𝐒𝐓𝐎𝐏𝐈𝐀 - 𝑨𝑻𝑬𝑬𝒁
Fanfiction𝓓ove un gruppo di otto ragazzi cercano di fuggire da uno strano mondo pieno di oscurità.