Capitolo 1: Battiti

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Avete presente quella voglia di restare ancora un po' sdraiati nel letto? Magari perché dovete andare a scuola oppure è sabato mattina e non potete stare a dormire fino a mezzogiorno. Michelangelo stava provando tutto questo, ma la situazione era molto diversa da quella che ti sei immaginatə: era il giorno del suo compleanno.

Sotto il segno del cancro, il 12 luglio del 2017, Michelangelo festeggiava i suoi dodici anni in un modo che in vita sua non si sarebbe mai aspettato. Dalle scale sentì il passo deciso di sua madre, la quale probabilmente lo aveva già chiamato a scendere a far colazione una decina di volte. Varcò la porta della cameretta, prese il cuscino e iniziò a percuoterlo violentemente sul volto del figlio.

In tutto questo esclamava: "Vuoi alzarti dal letto tesoro, ho appena sfornato delle brioches al cioccolato, le tue preferite!" Appena sentita la parola brioches il festeggiato si alzò dal letto alla velocità della luce correndo in bagno. Dopo essersi svuotato la vescica: si lavò i denti, la faccia, le ascelle fetenti, si mise il deodorante e si vestì. Scese le scale si diresse verso la sala da pranzo nella quale la sua famiglia aveva già iniziato la colazione.

A capo tavola si sedeva sempre suo padre, Lorenzo, un uomo severo ma giusto in quanto come professione, dopo la sua laurea in giurisprudenza, egli riuscì a guadagnarsi un posto di lavoro come giudice del tribunale della città in cui vive con la sua famiglia: Vittoriosa.

Alla sua sinistra vi si trovava la madre, Gaia, impegnata a spalmare sulla sua fetta biscottata burro e marmellata. Una donna gentile e permissiva, la sua professione era quella della maestra della scuola primaria. Per essere più precisi preferiva insegnare materie umanistiche letterarie come ad esempio: il maltese, l'italiano, l'inglese, storia ecc.

Davanti alla madre sedeva la sorella di Michelangelo, Margherita, una bambina tranquilla e introversa dalla chioma bionda come la madre e dagli occhi nocciola come il padre.

Di fronte al padre si trovava il posto a sedere di Michelangelo che dopo aver incrociato gli sguardi di tutti i suoi familiari augurandogli il buongiorno si accomodò al suo posto. Dopo qualche minuto di silenzio, mentre Michelangelo si abbuffava di brioches e cappuccino la sua famiglia urlò in coro: "Auguri Michelangelo!"

Con un tono imbarazzato gli ringraziò uno ad uno e successivamente la madre gli chiese: "Oggi pomeriggio festeggi con gli amici ? Non so, magari potreste uscire a prendere un gelato?" La sorella intervenne: "Oppure potrebbero venire a mangiare la torta oggi pomeriggio!" La madre le disse che era un'ottima idea.

Entrambe si misero a fissare preoccupate Michelangelo in quanto il suo umore, dopo quella domanda, era sceso sotto il nucleo della terra. Il ragazzo decise subito di sputare il rospo e iniziò a raccontarle cosa lo avesse turbato.

"Il 30 giugno alle 21.27 ho ricevuto l'ultimo messaggio da parte dei miei amici. << CI VEDIAMO DOMANI 🤪🤪🤪>> c'era scritto. Mi stavano chiedendo se avessi voglia di uscire il giorno dopo per andare in spiaggia. Me lo chiese sulla nostra chat di gruppo Mathias, Carlos accettò subito l'invito seguito da Artemisia ed Elisabetta, Diana non era sicura e io ovviamente risposi che ci sarei stato volentieri. Qualche ora dopo Diana confermo di esserci e così Elisabetta rispose con l'ultimo e fatidico messaggio.

Da lì non ebbi più una conversazione con loro.

La mattina seguente gli chiesi a che ora sarebbero passati a chiamarmi ma nessuno visualizzò il messaggio, provai a chiamare Mathias ma non mi rispose al cellulare. Pensavo che il telefono fosse scarico allora decisi di andare a citofonargli a casa. Ero già in camera e così iniziai a preparare tutto l'occorrente per andare al mare, mi misi pure il costume e la crema solare in viso. Dopo aver messo tutto nella totebag uscii di casa e percorsi le strade della città per arrivare a casa di Mathias.

Accademia Roccaforte - La Tragedia Di OfeliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora