Svolto l'angolo per dirigermi nella mia sala, dove le mie gatte mi stanno già aspettando, quando proprio mentre sto svoltando vado a sbattere addosso a qualcuno.
<<Merda!>> giro sui tacchi, su me stesso, e mi avvio a passo spedito dalla parte da dove sono arrivato. Mi ci manca solo questa. Non sono in vena di conversazioni e lei è una delle persone che sto cercando di evitare, ma mi rendo conto inutilmente. So quanto può essere snervante, l'ho visto con i miei occhi e lei... non si arrende mai!
<<Monsieur! E' inutile che cerchi di svignartela. Cercavo proprio te!>> dice mentre mi insegue a passo svelto e i suoi tacchi rimbombano per tutto il corridoio.
<<Ma non mi dire... Guarda un po' che fortuna!>> le rispondo ironicamente, sperando che mi lasci andare.
<<Monsieur, rallenta. Non te la svignerai così facilmente, io e te dobbiamo parlare!>> mi rimprovera.
<<Io, invece, dico di no! Non abbiamo niente di cui parlare, Roxanne. Non hai da dare il tormento al capo oggi? Anzi, se te lo stessi chiedendo, l'ho visto poco fa nei pressi della palestra. Potresti andare a dargli una mano con quei pesi, ultimamente sta diventando un pappamolle>>.
<<Monsieur, smettila di dartela a gambe come una femminuccia e parla con me guardandomi negli occhi. Mi devi delle spiegazioni, cazzo!>>
<<No. Non devo!>> La sento sbuffare sonoramente. <<Certo, che me le devi!! Javier mi aveva fatto una promessa e a causa tua ha dovuto infrangerla e io ora voglio sapere perché diavolo hai dovuto assegnargli un'altra gatta quando aveva smesso con quel ruolo. Non ci ho dormito tutta la notte, Monsieur. Devi riprenderti quella gatta o consegnarla a un altro Master, o io rischio di impazzire!>>
<<Sai che novità, Roxanne. Credo che per quello sia già troppo tardi>>, dico mentre svolto per l'ennesima volta l'angolo. Abbiamo fatto questo giro già due volte come degli imbecilli e Roxanne non accenna a smetterla di seguirmi.
Il suo ticchettio è snervante ma so che con quei tacchi non potrà raggiungermi. Quando a un tratto mi rendo conto che sono tornato al punto di partenza, alla sala ballo e la porta si sta aprendo proprio in questo momento. Mi volto di scatto e Roxanne mi viene addosso, la agguanto prima che possa cadere e la spingo all'interno della prima porta che trovo a fianco. Chiudo velocemente la porta e mi ci appoggio sopra, rilasciando un rumoroso sospiro di sollievo per il pericolo scampato. Ma quando apro gli occhi ho davanti una Roxanne, con le braccia incrociate, più agguerrita che mai. Mi passo le mani tra i capelli con la voglia di strapparli, vorrei riavvolgere questa giornata da capo e riportarla indietro al momento prima di svegliarmi. Un'altra giornata come questa e ne uscirò pazzo.
Roxanne si schiarisce la voce. Apro un solo occhio e la vedo con un sopracciglio sollevato in attesa di risposte. Sbuffo, più stanco che mai. <<Roxanne, non ho niente da dirti, ok? Javier mi doveva uno dei mille favori che mi deve e ho solo deciso di riscuoterlo!>>
Si accarezza i capelli, spostandoli di lato su una spalla. <<E secondo te dovrei accontentarmi di questa spiegazione? Chi è quella ragazza? Da dove viene? E perché hai voluto proprio lui per addestrarla?>>
Rilascio un fischio. <<Sono un bel po' di domande. Non ho intenzione di rispondere a tutte. Non sono pronto e ti chiedo di rispettare i miei tempi>>. La guardo negli occhi in attesa che accetti le mie condizioni e lei acconsente con un cenno della testa.
<<Bene... E'... una persona che appartiene al mio passato. Ho scelto Javier perché so che lui non si spingerebbe mai oltre con lei. Sia perché non ti tradirebbe mai e secondo perché... anche lui la conosce... bene>>. <<Cosa??>> la vedo sussultare a queste ultime parole. Merda. <<Cosa vuole dire che la conosce bene? In che senso? Monsieur...>>. Le poso l'indice davanti alla bocca per zittirla. <<Basta così. Al momento è tutto ciò che posso concederti. Se non ti fidi di me, fidati almeno del tuo uomo, Roxanne>>. Mi volto e apro la porta pronto a dileguarmi. Roxanne strilla dietro di me, come una bambina capricciosa alla quale hanno portato via la sua bambola preferita. <<Monsieur!! Torna subito qui! Non puoi lasciarmi così>>, dice pestando i piedi. <<Roxanne, questo è ciò che avrai al momento, non insistere sai che con me non funziona>>. <<Stra-dannato di un Master, anche tu! Siete impossibili! Ma perché devo diventare matta con voi due?>> Sorrido, mentre accelero. <<Beh, semplicemente perché te la sei cercata!>> Sbraita qualcosa di incomprensibile e io mi allontano. Almeno è riuscita a farmi sorridere per un attimo.
Scendo di corsa le scale come se avessi il diavolo alle calcagna. La sento. La sento ovunque. Percepisco la sua presenza anche se non la vedo. So che è qui e la mia pelle la riconosce e ne è attratto come una calamità. Tutto ciò mi provoca i brividi. Temo di incontrarla ma allo stesso tempo la cosa mi fa incazzare. Perché io non scappo mai da nessuno. E non sarà una mocciosetta che ha invaso la mia vita da ragazzo e che ora pretende di invadere il mio territorio anche qui, a farmi arretrare.
Entro nella mia sala, dove le mie gatte sono tutte in posizione e finalmente mi rilasso. Non voglio uscire da qui per molto tempo. Qui mi sento al sicuro. Qui mi sento nel mio mondo. Qui il mio passato Non esiste!
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Monsieur
RomanceSono uno dei fondatori del "The Kitten's Club". Mi chiamano Monsieur, in molte mi conoscono, ma solo pochi sanno chi sono realmente. Sono giunto qui per scappare dalla mia "Ossessione" e per molti anni mi sono illuso di esserci riuscito. Ma oggi tut...