Nina lo sentiva, Jeremy gli appariva in sogno, gli appariva mentre era in difficoltà o in qualsiasi altro momento. Appariva all'improvviso, quando meno se lo aspettava. Non era illuminato da nessuna luce bianca, come solitamente vediamo nei film, era lui. Poteva toccarlo, poteva baciarlo, sembrava così reale...
La notte se non dormiva, sentiva la sua voce, lo vedeva seduto sulla finestra e ci parlava tutta la notte. Lui vegliava il suo sonno, come un angelo custode la difendeva da qualsiasi pericolo incombesse nella notte.
Nessuno lo sapeva, ma la madre ogni notte scorgeva dietro la porta e la sentiva parlare, rimaneva immobile e pietrificata a certe sentendo certe parole. Sua madre non sentiva la seconda voce, pensava la figlia fosse pazza o traumatizzata dalla morte di Jeremy. Non ci voleva un'intuizione profonda per arrivarci.
Ultimamente poi, aveva comportamenti strani e non sorrideva più, il sorriso di sua figlia era scomparso, come la sua lucidità d'altronde. Fissava il vuoto molte volte, altre volte invece sembrava essere in un altro mondo. Un mondo tutto suo.
Mandarla dalla zia, in Norvegia, era il miglior modo per farla rinsanire, se la zia non ci fosse riuscita beh...il manicomio o qualsiasi altro istituto per psicopatici avrebbe fatto da tetto a Nina, per sempre.
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Io ti sento
ParanormalLei non era pazza, lei lo sentiva, lo sognava, lui era ancora con lei.