Oltre le mura

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Se non capite qualcosa, leggetevi la prima parte "Non voglio perdere anche te||Levi x Reader||" che potete benissimo trovare sul mio profilo. Perché questo è un sequel.

T/N POV

Era circa un ora che continuavo a uccidere giganti senza sosta ne avevo uccisi circa 30 ne rimanevano 5 erano abbastanza grandi, alti almeno 13 metri, ma non mi facevo scoraggiare da ciò salì vicino alla nuca del più alto ma prima che lo potessi uccidere mi accorsi che avevo finito il gas, così caddi a terra, il mio cavallo in tutto ciò era scappato, in breve la mia morte era vicina.
"E quindi è così che la mia vita finirà eh, che tristezza, avrei sperato durasse di più.
Non ostante sia stata breve, però, è stata una vita piena, ne ho passate tante. Ho fatto tutto ciò che non mi sarei mai aspettata di fare: mi sono arruolata nel corpo di ricerca, son diventata vice caporale e in oltre... ho incontrato lui... la persona che mi ha cambiato la vita, colui che mi ha insegnato ad amare, colui che è diventato la mia dipendenza. Ora che sono sul punto di morire vorrei solo dirgli grazie, grazie Levi per tutto ciò che hai fatto per me" quella era l'unica riflessione che mi passò per la mente.








Ma proprio mentre stavo immersa tra i miei pensieri, in attesa del sonno infinito, comunemente chiamato morte mi venne impressa l'immagine di Levi.
Io... non potevo morire, dovevo continuare a vivere, per me, per lui... per noi...

Così, invece di lasciarmi cadere cercai d'incastrare la lama nel corpo del gigante, dopo esserci riuscita con successo, infilai anche l'altra nella sua sporca pelle, usai le spade come leva, per arrampicarmi su di esso, per poi riuscire finalmente a tagliarne la nuca.




Prima che cadesse mi aggrappai al gigante più vicino, ripetei lo stesso procedimento fino ad averli sterminati tutti. Però... quando finii mi resi conto di non riuscire a trovare più nessuno dei miei compagni, né Nanaba, né Mike, né nessun'altro.
Ero impanicata, non sapevo dove dirigermi, ero totalmente disorientata, e pensare che ho fatto di tutto per restare in vita. Non avevo nemmeno qualcosa per cibarmi e l'acqua in mio possesso era davvero ridotta. In oltre, se mi fossi incamminata in una direzione casuale, avrei sicuramente incontrato dei giganti ed essendo a corto di gas, non sarei riuscita a contrastarli.






Col passare del tempo, calò la notte, decisi così di riposarmi per terra.


[???] POV

Mi stavo addentrando fuori dalle mura, approfittando della mia solitudine. Mentre camminavo vidi una giovane sdraiata per terra, controllati la temperatura del suo corpo, era calda, ciò significa che non fosse un cadavere.
Apparte qualche ferita, non sembrava in condizioni gravi.
Aveva i capelli che le coprivano il volto, così ne spostai una ciocca... non riuscivo a credere ai miei occhi:era T/N!
Non potevo lasciarla qui, ma non potevo neanche tornare al interno delle mura, quindi decisi di portarla con me.

T/N POV

Mi svegliai in un letto, appartenente a una camera a me sconosciuta. Ero parecchio confusa, finché non vidi una figura a me familiare avvicinarsi.
???: "Da quanto tempo, t/n"
Anche la voce aveva qualcosa di nostalgico, non so perché, mi sembrava di averla già vista in passato, ma non ricordavo dove.
???: "Permettimi di presentarmi, io sono Rose, Rose T/C. Sono tua sorella."
Scoppiai a piangere, ci abbracciamo e iniziammo a parlare per più di un ora, per poi rendermi conto di non essere consapevole della mia posizione.
T/N: "Rose, ma... dove siamo?"
Rose: "Ecco, questa è una storia più complicata. Vedi, oltre alle mura, si trova una grande distesa di acqua salata, chiamata mare e oltre ad esso si trova il resto del mondo. Ora noi siamo a Marley. Ti chiederai come ho fatto ad arrivarci. Dopo qualche tempo dalla tua caduta, come ben saprai, venne causata una breccia al wall Maria, da lì i gendarmi smisero di perseguitarmi per concentrarsi su questioni più importanti.
Iniziai a dirigermi verso un villaggio in montagna, lì incontrai dei ragazzi che, appena mi videro mi dissero di sapere che io fossi una T/C e di stare tranquilla poiché non avrebbero avvisato i gendarmi, in cambio però, volevano che io andassi nella loro terra per poi iniziare un un'allenamento per diventare guerriera. È probabile che sia io ad ereditare il gigante bestia."
T/N: "Scusami, sono un po' confusa, come fanno a vivere fuori dalle mura, poi cos'è questo gigante bestia e come farai ad ereditarlo?"
Rose: "Ah, giusto, è probabile che dopo la caduta nella città sotterranea tu abbia perso la memoria... bene allora lascia che ti faccia riaffiorare i ricordi."






Prese un coltello e si fece un taglio sulla mano per poi asciugarsi con un fazzoletto, per poi dirmelo davanti.
Chiuse gli occhi per poi sussurrare qualcosa.
Mi disse di prenderlo in mano e io, anche se un po' confusa e schifata, lo feci.
Tutt'un tratto mi raffiorarono i ricordi del diario che scrisse nostro padre, contenente le informazioni su ciò che successe prima della costruzione delle mura, e la situazione fuori dal isola di paradise, ovvero il luogo in cui nacqui e crebbi.








Ero felice di poter restare con mia sorella, però... mi ricordai di Levi... della lettera... di tutto. Ormai non potevo più nascondere i miei sentimenti, in oltre, tutti i miei amici erano sul isola, non potevo abbandonarli per restare con Rose, ma allo stesso tempo, non potevo lasciarla proprio quando ci eravamo rincontrare dopo anni.




Rose: "Tutto ok? Ti vedo pensierosa."
T/N: "Rose, voglio tornare a casa mia, insieme a te, al interno delle mura."
Rose: "Non si può fare, spiacente"
T/N: "Perché?"
Rose: "Io non tornerò in quel isola di demoni."
T/N: "Ma cosa stai dicendo?!"
Rose: "Avanti, l'hai visto anche tu come ci trattavano e hai vissuto in prima persona gli orrori della città sotterranea, nonostante ciò, vuoi ancora tornare lì? Io stavo pensando di farti ereditare un gigante per diventare guerriera e servire Marley al mio fian-"
T/N: "Non è ciò che voglio! Per colpa loro molti dei miei compagni e amici anno perso la vita o i propri cari, solo perché ci mandavano delle povere persone costrette a perdere la propria umanità per diventare dei mostri mangia-uomini. Non lotterò mai per una nazione del genere, tornerò in qualche modo su Paradise, gli rivelerò la verità e combatterò a quelli che voi chiamate "demoni" che, a parer mio, sono più umani di qualsiasi marleyano esistente."
Rose: "La tua mente è stata corrotta a furia di stare tra di loro, non permetterò che tu stia ancora con loro."
Mi stavo infuriando, ma non avevo il coraggio di fare del male a mia sorella, così decisi di stare al suo gioco, almeno per un po', per poi tornare nella terra natia, tra quella ingombranti mura insieme alla persona da me più amata.






T/N: "Scusami, non so cosa mi sia preso... forse hai ragione te, mi dispiace, sono solo molto stanca, essendo che ieri ho affrontato una pesante spedizione, per ciò non sono completamente lucida."
Rose: "Sapevo che non ti saresti lasciata corrompere dal demonio, allora ti lascio riposare."








LEVI POV

Era notte passarono circa due settimane dalla scomparsa, e presunta morte di T/N.
Mi svegliai di colpo dopo aver fatto l'ennesimo incubo, mi venne un un'improvviso attacco di panico, fortunatamente avevo del acqua di fianco e inizia a berla per calmarmi. Generalmente non reagivo così, poiché appena mi svegliavo trovavo T/N davanti a me, pronta per consolarmi. In quel momento, invece, non avevo nessuno con cui sfogarmi.
Dopo poco tempo sentii qualcuno bussare alla mia porta: "Chi potrebbe essere a quest'ora?" Pensai.







Levi: "Nome e cognome"
Eren: "Eren Jeager signore"
Andai ad aprirgli la porta.
Levi: "Cosa vuoi a quest'ora?"
Eren: "Sa, essendo nella stanza di fianco l'ho sentito urlare e fare respiri profondi, così sono venuto a verificare che fosse tutto apposto."
Levi: "Sì tutto apposto moccioso, ora tornatene a dormire."
Dissi mentre chiusi la porta, ma lui la bloccò.
Eren: "Senta caporale... se vuole la posso aiutare a stare meglio."
Levi: "Ho detto che sto bene, ora vai. E poi in che modo"
Eren: "Sa... i rapporti sessuali aiutano a diminuire lo stress e hanno molti vantaggi fisici e psicologici."
Quell'affermazione mi mise piuttosto in imbarazzo
Levi: "Mi stai chiedendo di scopare? Scusa ma, non voglio una relazione in questo momento e soprattutto non con te."
Eren: "Non intendevo una vera e propria relazione... intendo solo sesso, niente di più."
Levi: "Solo sesso?"
Eren: "Solo sesso."

𝐼'𝑙𝑙 𝑓𝑜𝑢𝑛𝑑 𝑦𝑜𝑢||𝙻𝚎𝚟𝚒 𝚡 𝚛𝚎𝚊𝚍𝚎𝚛||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora