One Piece Adventures

...Io ODIO la solitudine..!

23:55

***oh.... Che mal di testa.... Ahi.... Qui mi vien fuori un bernoccolo.... E che male lancinante alle caviglie...!!!
....Ma....ehi...! T-tu sei.....!
.......EH?! R....RUFY!? EHI EHI RUFY COME STAI?!
Ti senti bene?! Ti chiedo scusa... Mi Son fatto prendere alla sprovvista prima!
...Ma adesso... te?! Come stai?!
Ti prego rispondi!
Ehi! Rispondimi ho detto!
NON IGNORARMI! Girati! Ascoltami! Sono qui!-
Disse Zoro, cercando di alzarsi in piedi e tentando di raggiungere il capitano, anche se non faceva altro che tentennare.
-...-
-....ah ha ah...-
Disse lui, ancora girato dal verso opposto di Zoro.
-ma che cazz..?!
Voltati.. Guarda che sono qui, e non pigliarmi per il culo, che ne ho già passate abbastanza..-
Zoro riuscì ad alzarsi in piedi, sostenendosi a fatica. Si avvicinò ancor di più a Rufy.
-...-
-....ah...ha...ah..-
Rise cappello di paglia, sempre dando la schiena allo spadaccino, che iniziava a scaldarsi.
-ok adesso basta!-
Esclamò Zoro prendendolo di forza dalla spalla sinistra e cercando di farlo voltare di fronte a sé.
-...!-
-L-L-LA T-T-TUA FA-FA-FACCIA!-
Gridò Zoro terrorizzato, e cadendo a terra dallo spavento.
-AH. HA. AH...-***

-...!-
Zoro si svegliò tutto ad un tratto. L'ennesimo colpo. Diede una testata ad un ramo, o qualcosa del genere. Grondava sudore, e non aveva ancora bene realizzato cosa fosse accaduto. Tremava.
Al solo pensiero che quel viso atrocemente deturpato e zeppo di sangue potesse essere Rufy... Rabbrividiva..
-...oh...ah.. Era un sogno... Macché sogno, era un incubo!-
Zoro comprese che, dopotutto, quello fosse stato solo un'immagine frutto della sua mente e che avrebbe dovuto dimenticare il più presto possibile.
Stette a terra sdraiato cercando di poter incrociare il cielo con lo sguardo... Ma il cielo dov'era? Non lo si poteva neppure scorgere e questo deprimeva assai Zoro...
-Umpf... Chissà dove mi trovo...-
Pensò, chiudendo gli occhi.
Nel frattempo stava prendendo tranquillamente sonno.
-No! NON posso addormentarmi proprio ora! Rufy?! Come starà?!-
Gridò Zoro spalancando gli occhi e appoggiandosi sulle ginocchia.
-I-io devo andare da lui! Devo cercarlo!!!-
Disse lui più convinto e tentando di alzarsi in piedi, cosa che gli era dannatamente difficile dato lo stato di entrambe le caviglie, che erano state lacerate brutalmente.
-Argh! Che male!-
Lo spadaccino dimenticando la paura, andava avanti zoppicando e con solo l'intenzione primaria di trovare il suo capitano... Che doveva essere molto terrorizzato..

00:00

-Voglio solamente non essere solo... Io ODIO la solitudine!-
-HO PAURA.-
Rufy era tormentato dagli svariati versi presenti lì attorno a lui. Certi parevano urla. Altri sembrano versi straziati. Oppure a volte era possibile udire un lamento orribile, un pianto in lontananza di una donna.
Cappello di paglia non voleva sentirle, voleva fuggire da tutti quegli stridii e pianti disperati.
Quando la paura saliva troppo, correva. Scappava rapidissimo da chissà quale parte. Voleva solo non poter udire più quelle voci disgraziate.
Proseguiva così, correndo a tratti per il troppo terrore. Ma continuando così, non sarebbe arrivato molto lontano... Una volta, persino, il terrore era talmente intenso da riuscire a farlo accasciare a terra, tappandosi le orecchie e urlando a squarciagola:
-BASTA BASTA BASTA BASTA BASTAAAA!!! ANDATEVENE VIA! COSA VOLETE DA ME?!?! VIA! ANDATE VIA!!!-
Gridava disperato a terra, tappandosi le orecchie il più forte possibile...
Chiudeva anche gli occhi, li stringeva.. Non voleva vedere nulla, niente e nessuno...
Qualcosa si poggiò sulla spalla di Rufy, un brivido gli pervase il corpo.. Una sensazione di gelo sgradevole...
-NONONO!! VIAAA!-
Gridò alla creatura che lo toccava a malapena. Il freddo andava sempre più a fondo, penetrava nelle ossa e dava una sensazione orribile al povero ragazzo che tremava dalla paura... Non aveva assolutamente l'intenzione alzare lo sguardo per capire che cosa lo stesse toccando e facendogli raggelare il sangue. Troppo terrore.
-VIAAA! HO DETTO DI ANDARTENE! VIA..-
-Vai.. Via t'ho detto...via.....-
Rufy aveva le lacrime agli occhi, non poteva crederci, stava piangendo..! Le calde lacrime gli rigavano il volto sporco ancora, di terra... La disperazione prendeva il sopravvento, a tal punto di ridurlo a gridare e piangere in modo disumano.
Da Sentire era straziante, implorava pietà.. Faceva commozione... Non lo si poteva vedere in uno stato di disperazione simile.
Quel terribile gelo alle ossa e il terrore lo lasciarono in pace per un po' da quel momento agonistico. Come se il mostro avesse avuto in lui compassione... Stette lì immobile ancora per molto.. Aspettando il coraggio di potersi rialzare in piedi e poter proseguire alla ricerca del caro amico spadaccino.

00:20

Anche Usop andò a riposare, dopotutto quel giorno ne fece di tutti i colori. Fù persino ingiustamente assunto dal droghiere come fattorino e dovette farsi una trentina di volte il villaggio a piedi per delle consegne agli esigenti clienti.
Dopo aver salutato per bene la ciurma si stravaccò sul letto, ma, in pensiero per i due ragazzi dispersi in quella fitta foresta, non riusciva a prendere sonno nonostante la stanchezza...
-ma.. Quei due... Che staranno facendo...?-
Dopo questa domanda tentò per l'ennesima volta di chiudere gli occhi, e finalmente riuscì ad addormentarsi.
Nella nave non c'era il classico casino di sempre, mancava Rufy, l'unico che potesse mettersi a gridare a certe tarde ore sulla Sunny, magari dicendo "Sanji ho fame", oppure "Nami dov'è la prossima isola??"..
Già.. Chissà come stavano i due Mugiwara dispersi...

00:45

Sulla nave regnava la pace, nella foresta, invece, l'inferno.
-Ma da dove caspita provengono 'sti suoni?!-
Disse Zoro voltandosi verso sinistra di scatto. Era più irritato che impaurito. Il male fortunatamente non lo rallentava più di quel poco.. Dopotutto lo spadaccino era un uomo terribilmente forte e temibile, ambizioso e sicuro. In pochi potevano reggerne il confronto.
Nel frattempo i due si stavano cercando, correndo, piangendo, gridando, avanzando, e cercando anche il coraggio... chissà se prima o poi si sarebbero rincontrati in quell'immenso e tetro postaccio.