Quando tuttó cambió per Michele

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Michele Rapisarda era un ragazzo che aveva un sogno.. diventare calciatore. Nei suoi desideri più grandi vi era la voglia di sentire un intero stadio acclamare il suo nome. Tifava l'Inter e ne andava fiero. Molto spesso prendeva un aereo e raggiungeva San Siro, il suo stadio del cuore. Quante emozioni in quegli spalti. Quante lacrime versate. Quante gioie e quanti dolori.
Ma quell'anno Michele sentiva che qualcosa stava cambiando. Quell'anno l'Inter inizió il campionato molto meglio del solito. La acerrima nemica Juventus aveva iniziato il suo lento e inesorabile declino e la squadra del cuore di Michele dominava le classifiche.
Quella sera, quella fatidica sera, nella vita di Michele tutto cambió. Era uscito con gli amici, il covid stava per essere definitivamente estirpato dal mondo, rari i casi di contagi ormai, e Michele si sentiva più libero che mai.
Squadra del cuore in vetta e libertà di nuovo acquisita.
Tutto stava andando alla perfezione per lui. Lui che nella sua felicità c'erano cose semplici: un'uscita con gli amici, una partita vinta, una carbonara per cena. E proprio quella sera dopo aver salutato gli amici si recó al supermercato a comprare gli ingredienti per un ottima pasta: due uova, pecorino, pepe nero e rigatoni. Tutto era pronto per un finale di serata felice, la sua felicità.
Fino a quando non arrivó davanti casa, inserì la chiave, giró tre volte e aprì la porta. Quella sera Michele non mangió nessuna carbonara. Quella será cambió tutto.

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