Filippo si sveglió. Si rese subito conto di non essere sul suo letto, in quella piccola casa in Via Barbarino. Era in un altro posto. Subito provó un brivido alla schiena. Era sdraiato su qualcosa di freddo.
"Pietra? Roccia?" - si chiese.
Attorno a lui dominava il buio. Non riusciva a capire dove fosse.
"Una grotta? No, è impossibile, sto sognando, mi sono addormentato sul mio letto cos..AAAAA" - un dolore acuto gli investì il polso.
E si accorse a suo malgrado che aveva i polsi incatenati a quella strana roccia che gli raggelava la schiena.
Preso dal panico continuó a dimenarsi.
"AAAAAAA" - di nuovo, questa volte il dolore impregnó le articolazioni inferiori, in particolare le caviglie.
E anche lì, a suo malgrado, scoprì di essere stato incatenato.
"Polsi e caviglie incatenate" - pensó.
La sua agitazione crebbe. Quando coi suoi coetaneai si lamentava della staticità della sua vita e del suo avvenire e ambiva a tutti i costi a uno stravolgimento non voleva affatto, adesso, che quel suo desiderio si concretizzasse in un modo del genere.
"Ma che ci faccio qui? Chi mi ha incatenato? Cosa vogliono da me? Chi... chi.......
chi va lá?!"
Filippo sentì subito dei passi provenire dal buio. Alzó il capo per guardarsi intorno. Ad ogni passo il rumore delle pietroline che si spostavano. Sentiva freddo. Aveva dolori pulsanti ai polsi e alle caviglie. Ma le sensazioni terribili che provó negli attimi seguenti gli fecero scordare tutto.
Il passo si fece sempre più intenso sempre più vicino.
Filippo cominció a sudare freddo. Non vedeva. Non vedeva nulla.
Ad un certo punto vide una luce blu che si avvicinava sempre più. Poi si aggiunse una luce rossa. Ancora una arancione. E subito dopo una viola, una gialla e una verde.
" Ti stavo aspettando"
Le luci si avvicinavano sempre più. E più si avvicinavano più le immagini davanti a lui si fecero nitide.
Le luci illuminavano qualcosa. Qualcosa di dorato. Una mano.... no. Un guanto.
A un metro da lui lo sconosciuto col guanto lo alzó e Filippo finalmente vide l'orribile viso del mostro che lo aveva catturato illuminato dalla luce sempre più forte del guanto. Un inumano dal colorito viola deforme.
" per molti io non esisto più, relegato a un'esistenza finita e impossibile da decifrare, ucciso in un multiverso in cui il mio obiettivo era quello di salvaguardare l'esistenza dell'umanità. Capirai a tue spese che per avere certi vantaggi devi collaborare" - e guardandolo mosse il guanto che si illuminava sempre più. " nel mio universo non sono mai stato ció che nel tuo universo ero, qui sono una persona debitrice"
Filippo era incredulo. Non pensava che tutte le storie che gli raccontavano i suoi cugini erano vere.
"Tu... tu sei Thanos, ma è impossibile, tu non esisti"
" forse nel tuo universo la mia esistenza non è mai valsa, ma ci sono molti mondi che richiamano il mio volere e il volere di lui"
"Ma cos- che stai dicendo? Non sto capendo!" gridó quasi piangendo - "voglio solo essere lasciato libero"
" sei stato, sei e sarai tuttó ció che lui vorrà"
"Ma lui chi?"
"lui un tempo cercava mondi, adesso gli universi si richiamano a vicenda, il me del tuo mondo dopo il blip ha rotto l'equilibrio universale, e lui lo sta attraversando, non cerca più Terre, cerca universi"
"IOOO VOGLIOOO SOLOOO TORNARE A CASAAAA"
"Casa è un termine che ormai non esiste più"
Il titano Viola mosse il guanto, che si accese di rosso, e davanti a Filippo comparve uno scenario apocalittico della sua casa, della sua famiglia.
"Nooooo non è reale"
"imparerai che tutto ció che dovrà essere reale sará in mano nostra"
"Ma perchè me - singhiozzó - cosa c'entro io?"
" tra qualche anno avresti dovuto scoprire ció che servirà a lui invece ora per terminare ció che ha iniziato, un universo da stabilizzare è poco ormai. Lui ambisce a tutti quelli esistenti"
"Ma di che potere parli? Io non ho nessun potere! Sono una persona normale! E poi lui chi?"
"colui che ho creato e servito per adempiere la pace cosmica definitiva, il divoratore di mondi"
"Galactus.." disse incredulo Filippo.
Il titano alzó il guanto. Luce blu.
Ed entrambi scomparvero catapultati nell'oscurità. Verso una meta sconosciuta aldilà di ogni universo.
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Avengers - La deriva dei multiversi
FanfictionIl blip non ha solo scombussolato l'equilibrio del mondo MCU. Ci sono conseguenze molto più grandi che non riguardano solo l'universo che gli Avengers conoscono. In questo universo Davide, Michele e Filippo sono tre cugini che vivono una vita norma...