How to help your omega -seconda parte

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Quando fai sesso con l'unica persona della quale tu sia mai stata innamorata la tua vita cambia in meglio, presumibilmente. Ma quando la suddetta persona era, fra tutte, un certo omega di nome Bakugou Katsuki beh... le cose non erano altrettanto semplici o prevedibili.

Era quello a cui pensava Deku la mattina dopo la fine del suo solco, mentre correva per la città ancora silenziosa nella speranza che riuscisse a schiarirsi i pensieri, in quel modo.

Le notti ed i giorni precedenti si erano confuse in un groviglio di KacchanKacchanKacchan e l'alpha non riusciva a ricordare altro se non il profumo della pelle dell'omega, il suo sapore e l'irrefrenabile voglia di mordere, marchiare, rivendicare.

Il suo omega era stato perfetto, si era preso cura di lui in maniera impeccabile: non perchè lo avesse soddisfatto come mai nessuno prima, ma perchè l'aveva rimproverato quando l'alpha si era rifiutato di mangiare tra un'ondata e l'altra, lo aveva persuaso a bere qualcosa dopo che fosse giustamente disidratato, aveva riso di lui quando il suo cervello era così andato che non riusciva più a distinguere il giorno dalla notte. Non è che il sesso non fosse stato buono, anzi. Solo che... c'era molto più di quello. C'era nel modo in cui Kastuki lo guardava durante i brevi momenti di lucidità, nel modo in cui il suo battito accellerava quando l'omega gli si avvicinava e nonostante avesse passato una vita intera a riconcorrerlo, non si sarebbe mai immaginato, nemmeno nei suoi sogni più remoti, di poterlo avere in quel modo.

Anche se solo per un tempo breve, anche se fosse stato solo per quella volta, avrebbe custodito il ricordo di quei giorni con l'omega come dei più felici della sua vita.

Tornato nel suo appartamento vuoto, con il profumo di Katsuki ancora impregnato tra le pareti della stanza, si chiese se le cose sarebbero mai potute tornare come prima ora che era successo l'inevitabile.

Dentro di se, l'alpha sperava che la risposta fosse un no.

***

Rivide l'omega il giorno seguente, a lavoro. Se lo doveva aspettare, l'alpha lo sapeva, eppure la vista del biondo lo colse di sorpresa come se i due idioti non avessero lavorato insieme negli ultimi anni.

Il biondo sembrava stranamente normale, e perchè non avrebbe dovuto esserlo? Stupido Alpha, certo che Kastuki stava bene. Non era mica ossessionato dall'altro come lui lo era per il biondo.

Sopracciglia corrugate, sguardo perso verso alcune scartoffie, il biondo se ne stava seduto dietro una delle scrivanie dell'agenzia incurante di quanto la sua sola presenza facesse mancare il fiato all'altro.

I ricordi delle precedenti notti gli fecero accapponare la pelle, e la realizzazione che il biondo fosse stato suo anche solo per un secondo lo fecero sorridere e sospirare allo stesso tempo, per quanto temporanea fosse stata quella fortuna.

Il biondo alzò lo sguardo, finalmente consapevole della sua presenza e per un attimo l'alpha pensò che stesse arrossendo.

"Kacchan!" Lo salutò prontamente l'alpha. "Buongiorno" e gli sorrise.

"Deku." Rispose semplicemente l'altro. "Ti vedo bene."

L'alpha sorrise, ancora in imbarazzo. "Emh, si. A proposito ti volevo ringraziare e speravo potessimo... parlare in privato di quello che è successo? Volevo anche scusarmi di essermene andato via ieri mattina, sono abituato a correre molto presto la mattina e quando sono tornato eri già andato via. Avevo intenzione di preparare la colazione."

"E dare fuoco all'intero appartamento? No grazie, ho mangiato qualcosa al volo con Mina e Kirishima e me ne sono tornato a casa. Inoltre, non credo ci sia davvero bisogno di parlare di quello che è successo. Abbiamo scopato, Deku. Questo è quanto. È stata una buona scopata, ma niente per la quale valga la pena perdere tempo che potremmo invece dedicare al lavoro."

Smut Fic -BakudekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora