Just sex

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Come tutto ciò di più importante tra loro, anche quello era iniziato con un combattimento.

Era una sessione di allenamento, a dirla tutta. Ma dopo la guerra Kastuki era sempre arrabbiato e Izuku raramente gli diceva di no. E così avevano iniziato ad affrontarsi, corpo a corpo, finchè un round non li vide più impegnati degli altri.

Izuku era inchiodato sotto kastuki, inerme dopo uno scontro sfibrante, mentre kastuki si gongolava con un sorriso da mangiatore di merda per la sua vittoria.

Si chinò quanto bastasse affinchè la sua bocca non gli sfiorasse il lobo, ed il fiato di Izuku gli si bloccò improvvisamente in gola.

"Credo proprio di aver vinto I.zu.ku."

E forse fu la vicinanza estrema dei loro corpi, il fiato caldo che gli solleticava il corpo, o forse era il ginocchio di Kastuki  pericolosamente vicino al suo inguine. Fatto sta che quelle parole finirono dritte al suo cazzo, provocandogli l'erezione più imbarazzante della sua giovane vita.

E okay, si, Izuku sapeva di essere scioccamente, perdutamente, inevitabilmente innamorato di quella testa calda del biondo. Ma se l'era cavata bene fino a quel momento, no? Perchè il suo corpo aveva deciso di tradirlo proprio in quel momento?

Kastuki guardò inevitabilmente in basso, e quella fu la prima volta che Izuku lo vide arrossire. La cosa lo fece eccitare ancora di più, il che lo fece sentire ancora peggio.

Così fece l'unica cosa sensata in quel momento: scappare via. Il più lontano possibile da Kastuki. Sperando di stargli lontano abbastanza a lungo da fargli dimenticare l'accaduto.

La lontananza, tuttavia, durò appena poche ore. Dopo una giornata passata ad evitare il biondo, Izuku fece la doccia nel cuore della notte, in un orario in cui era altamente improbabile trovare altre persone.

Si stava insaponando, cercando di lavare via ogni ricordo di quel momento imbarazzante di qualche ora prima, quando la tendina della doccia gli fu brutalmente aperta dall'ultima persona che voleva vedere in quel momento.

"Kacchan!" Urlò, spaventato. Perchè Danger Sense gli aveva voltato le spalle in un momento tanto importante?

"Mi stai igorando." Disse solo il biondo.

"Non ti sto ignorando." Mentì "Mi sto facendo la doccia!" Si lamentò, cercando di coprirsi alla meglio.

"Lo vedo" commentò quindi Kastuki, lasciando uno sguardo lascivo sul corpo dell'altro. "Vuoi compagnia?" con il risultato di riuscire a far urlare Izuku ancora più forte.

Eppure Kastuki non sembrava turbato, anzi. Forse un pò divertito.

"No, grazie!" Sbottò Izuku, ancora rosso come un peperone. "Se questo è un nuovo modo per prendermi in giro sappi che è molto crudele, Kacchan. Mi-mi dispiace molto per prima, okay? Sono mortificato. Ma non è stata una cosa voluta nè controllata e prenderti gioco di me in questo modo è semplicemente-"

"Izuku." Kastuki lo richiamò. Non un pizzicò di ironia o presa in giro nella sua voce. "Non ti sto prendendo in giro."

Izuku si immobilizza. L'acqua continua a scorrere sulla sua schiena, attutendo i suoni di quella comversazione così tanto surreale.

"C-che vuoi dire?" Chiede quindi, con un filo di voce.

"Eddai, Izuku, sei davvero tanto ingenuo? Non mi sembravi così quando ti ho sorpreso con un erezione nel bel mezzo del nostro allenamento." Kastuki gli mette una mano sul petto, guardandolo negli occhi. "Anche questo potrebbe essere un incidente, se lo vuoi. Quindi ti chiedo: hai bisogno di una mano, Izuku." Chiede Kastuki, guardando inequivocabilmente verso il basso, mentre con le dita traccia il contorno degli addominali di Izuku.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 07 ⏰

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