Prologo

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Da quando avevo avuto la notizia, passato lo shock iniziale, non avevo avuto altro in testa.

Dovevo trovare quel luogo.

Sapevo che poteva essere una leggenda metropolitana, una storia inventata di sana pianta.

Ma dovevo provare. Era la mia ultima possibilità.

E poi, per quanto assurdo, le parole mezzo dette e le frasi appena accennate stavano prendendo sempre più piede. C'era chi giurava fosse vero, che esistesse veramente.

E a furia di cercare per vicoli mezzi bui, fra gente losca e un po' matta, alla fine ce l'avevo fatta. L'avevo trovata.

Lungo la mia strada, durante quei mesi di ricerca, chi non mi aveva presa per matta mi aveva scongiurato di non andare: la mia anima era ancora troppo giovane...per quanto il mio intento fosse nobile, mi ripetevano, non ne valeva la pena; che se il destino voleva così, é così che sarebbe dovuta andare.

Ma il destino mi aveva fregata già una volta e non sarebbe successo ancora.

Ed eccomi qui. Ora. Davanti a quella mastodontica porta. Non so perché mentra la varco mi chiedo come un posto così enorme possa essere così segreto... ma con tutto il traffico che gira e chi c'é a capo immagino che il mio sia un dubbio superfluo.

Entrata finalmente nella Sold Souls Inc., il più grande mercato di compra vendita di anime, mi dirigo verso uno degli sportelli, mettendomi in coda. Aspettando il mio turno. Per vendere la mia anima... e averne qualcosa in cambio.

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