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Sono passate due settimane da quel giorno e Bokuto non si era fatto sentire, io avevo già fatto tutto ma volevo passare del tempo con i miei vecchi amici, così decisi di rimanere un'altra settimana nonostante la costante preoccupazione per Bokuto. Sembrava tutto perso quando il vibrare del telefono mi fece svegliare dal mio sogno, controllai e miei miei occhi si illuminarono, era Bokuto

Da Kotaro [16 gennaio, 17:56]

Hey hey hey

Che fine hai fatto? Non ti sei fatta più sentire

Disturbo?

Da Asia [18:03]

Scusami, sono stata occupata

Aspettavo un tuo messaggio, e no, non disturbi

Stavo dormendo

Da Kotaro [18:05]

Ah perfetto, fra quanto ritorni?

Mi soffermai un po’, ma poi decisi di dire la verità

Da Asia [18:15]

Ritorno il 23, il 22 sera parto, starò lì la mattina verso le 6:30 credo

Da Kotaro [18:16]

Capisco, allora ci vediamo alla stazione!

Da Asia [18:17]

Yess, ciaoo

Da Kotaro [18:19]

Mangia eh, ciaoo

Finimmo così la nostra conversazione, mi mancava un po’.

Ricominciai a dormire ma un altro messaggio fece illuminare lo schermo del mio telefono

Da Kotaro [18:37]

Ti voglio bene

Non sapevo se rispondere o meno e appena decisi di non rispondere e spegnere il telefono un altro messaggio fece accendere nuovamente lo schermo

Da Charlotte [18:39]

Scendi. Prepariamo cena.

Già, Charlotte era la compagna di mio padre, non esitai e corsi subito ad aiutarla con la cena.

Chissà come sta Kotaro..

Passarono finalmente 6 giorni e il 22 era arrivato, era sera e decisi di scrivere a Kotaro

Da Asia [22 gennaio, 22:38]

Hey Kotaro, io sto per partire, tu che fai?

Da Kotaro [22:39]

Io sto all’ospedale, dimmi quando sei qua vicino così esco

Da Asia [22:41]

Sei sicuro di poter uscire?

Da Kotaro [22:45]

Si

Spensi il telefono ed evitai di farmi altre domande, durante il viaggio dormii.

Da Asia [23 gennaio, 5:59]

Kotaro sono qua vicino, fai attenzione e non correre

Non ricevetti risposta e questo mi fece preoccupare. Una volta scesa dalla stazione non lo trovai ad aspettarmi e pensando al peggio, corsi all’ospedale e quello che vidi fu straziante..

C’era Kotaro steso sul lettino, molto più magro ed esile, molto più pallido, con gli occhi chiusi..

Tutte le mie preoccupazioni scivolarono via quando lo vidi aprire gli occhi e porgermi una mano

-Asia, dovevi aspettarmi, dovevo venire-disse Kotaro con un filo di voce, si capiva che si stava sforzando. Possibile che in sole tre settimane sia peggiorato così tanto?

-Kotaro tranquillo, non sforzarti ora-i miei occhi caddero sul braccio dove c'era un  tubicino collegato all’ago della flebo, gli accarezzai molto delicatamente quel punto e lo sentì sforzarsi per dire delle cose

-T-tu..vai a c-casa, no..non preoccuparti p-per m..me, sto b-bene-si sforzò di farmi un sorriso ma lo fermai nel venire

-Non osare dirlo, io resto qui, d’ora in poi non ti lascerò più solo, mi dispiace così tanto non esserci stata mentre tu stavi così male, mi dispiace così tanto per-mi bloccai sentendo la sua mano toccare la mia guancia

-Hai mangiato?-disse il malato

-Si, ho mangiato, e posso dire di aver mangiato anche tanto-gli sorrisi con le lacrime agli occhi

-Si v-vede..-sospirò e mi lanciò un altro sorriso

-Visto che non potremmo più passare quelle serate a casa mia con te che mi inbocchi ed io che mi addormento sulle gambe, che ne dici se resto qui anche la notte? Magari guardiamo un film sul pc!-gli dissi cercando di sembrare il più tranquilla possibile

-Cloud Atlas-disse con un flebile sussurro

-Che cosa?-chiesi innocentemente

-Voglio vedere cloud atlas-disse Bokuto tutto d’un fiato, e senza esitare presi il mio portatile dalla valigia che mi ero portata dietro e misi il film

-Sei sicuro di volerlo rivedere? Non è meglio se lo vediamo sta sera?-

-Sta sera e..e sta n-notte lo..riguardiamo a-ancora-disse con la solita vocina

-Ti piace così tanto?-

-Si-

-Come mai?-non rispose, ma andava bene lo stesso. Startai il film.

Alle 9:45 avevamo finito di guardare il film dopo vari commenti sui personaggi ed io mi ritrovai affianco a lui con le testa appoggiata sulla sua spalla. Restammo in quella posizione per un po’ ma poi mi dovetti alzare per prendere la colazione

-Kotaro-si girò

-Puoi mangiare tutto?-

-No..-disse in un sussurro strozzato, come se avesse preso freddo e la voce gli fosse “finita”

-Chiedo alle infermiere, non sforzarti-feci per andarmene ma Kotaro mi prese il polso

-Non andare-disse

-Mica scappo, torno subito!-

-NO-sta volta aveva usato tutte le sue forze per urlarlo e mi fermai sedendomi sulla sedia vicino al suo lettino

-Allora vado a chiamare qualcuno per farci portare qualcosa-lui annuì e corsi dall’infermiera che subito mi diede delle cose liquide e degli snack rigorosamente alla fragola

-Solo fragola?-dissi ridendo

-Il signor Kotaro ci a chiesto solo questo gusto-disse freddamente l’infermiera. Tornai in camera e Kotaro si girò a guardarmi, soffermandosi sugli snack

-Ti piace la fragola eh?-fece sì con la testa

-Allora domani ti porto degli snack italiani, ti piaceranno!-sorrisi

-Kotaro, da quanto tempo sei ricoverato?-tornai seria. Alzò 6 dita. Cazzo. Sei mesi. Così tanto.

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