-Morio-Cho                          ~2000

Casa Higashikata

Un'altra giornata come tante era iniziata a Morio-Cho per Josuke Higashikata; la radio cantava, il sole splendeva fuori e il profumo della colazione impestava la cucina.

Il ragazzo era uno studente del secondo anno; o meglio, il secondo anno era giunto al termine e da quel giorno sarebbero iniziate le vacanze.

J: 'giorno mamma...

T: Alla buon ora Josuke! Guarda che ore sono.

J:.... le 9...

T: Appunto! Non vorrai passare tutte le vacanze a poltrire spero?!

J: Che palle...

Il ragazzo sospirò. Aveva atteso le vacanze a lungo, ma effettivamente sua madre aveva ragione, passarle senza fare nulla non sarebbe servito a nulla.

J: Vado a fare colazione con Okuyasu.

T: Va bene, fa attenzione

J: Mio Dio... *tra sè e sè* ... Si mamma!

Uscì di casa leggermente scazzato, non era esattamente il tipo di inizio vacanza ideale dopotutto.

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Residenza Kishibe

R:...

Era la seconda notte che il giovane Rohan Kishibe, autore e mangaka, passava insonne a causa di un blocco. Tutte le idee gli sembravano banali, stupide e inverosimili.

R: Cazzo! - imprecò scaraventando tutti i libri e appunti che aveva sulla scrivania, in preda ad un attacco d'ira.

Ora che la minaccia di Kira era stata risolta al meglio, ormai un anno fa circa, aveva esaurito le idee per il suo fumetto. Tutto era diventato monotono e superficiale in quella città... Eccetto il solito stronzetto che non sopportava, Josuke Higashikata.

Ultimamente il moro aveva cambiato atteggiamento nei confronti dello scrittore, non riusciva a constatare se fosse diventato più maturo o ancora più irritante.

Anzi, era fermamente convinto che quella sottospecie di teppista si stesse prendendo gioco di lui come accaduto la sera precedente... e quella prima ancora.

"R: Quel Josuke... Quanto lo strozzo.. ''

Ogni tanto se ne usciva con simili affermazioni, anche se sotto sotto ammetteva che quei modi di fare provocatori da parte di Josuke lo facevano sentire importante.

Rohan si distese sul suo letto, senza prestare attenzione all'ora, deciso ad addormentarsi; ma proprio quando stava per prendere sonno, qualcuno suonò il campanello.

Il suono si faceva sempre più insistente e fastidioso, così Kishibe si decise ad alzarsi diretto verso la porta.

R'pov: Giuro che l'Heaven's Door che vedrà il rompiscatole dietro la porta non sarà quello del mio stand-

Chissà perchè non rimase sorpreso vedendo chi si era parato di fronte alla sua porta: spalle larghe, uniforme sbottonata sul petto, capelli di merda e fastidioso sorrisetto.

J: Yo! Rohan-sensei!


R: Che vuoi?

Disse Kishibe squadrando l'interlocutore dall'alto al basso. Stessa cosa si poteva dire per Josuke,  che non poteva non notare la maglia bianca e bucherellata che Rohan indossava, rendeva impossibile non mettere in risalto il suo bel vitino.

J: Beh.. Sai, la scuola è finita perciò... Si insomma...

R: Si...?

J: Ecco... - le parole non riuscivano a uscirgli dalla bocca

R: Per l'amor di Dio Josuke! Che diamine vuoi alle 11 di mattina?!

J: ... posso lavorare per te, maestro Rohan?

×Mr.Higashikata Assistant× || JJBA 4 || Rohan x JosukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora