QUEL BAMBINO MAI NATO

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Se fosse un'orchestra a parlare per noi

Sarebbe più facile cantarsi un addio

Diventare adulti sarebbe un crescendo

Di violini e guai

I tamburi annunciano un temporale

Il maestro è andato via

Metti un po' di musica leggera

Perché ho voglia di niente

Anzi leggerissima

Parole senza mistero

Allegre, ma non troppo

Metti un po' di musica leggera

Nel silenzio assordante

Per non cadere dentro al buco nero

Che sta ad un passo da noi, da noi

Più o meno.

                         Da "Musica Leggerissima" di Colapesce e Dimartino


Ma dammi la mano e torna vicino

Può nascere un fiore nel nostro giardino

Che neanche l'inverno potrà mai gelare

Può crescere un fiore da questo mio amore per te.

E a mano a mano vedrai che nel tempo

Lì sopra il suo viso lo stesso sorriso

Che il vento crudele ti aveva rubato

Che torna fedele, l'amore è tornato da te.

                                            Da "A mano a mano" di Rino Gaetano

Alice stava sul treno che la riportava a Domodossola. Dopo essere stata dimessa dall'ospedale, aveva trascorso una settimana a Sacrofano, giusto il tempo di riprendersi fisicamente e poi aveva deciso di dire addio a tutto quello che ancora la legava a Roma e a quell'esperienza terrificante. Guardò il cellulare, c'erano almeno cento messaggi di Claudio e altrettante chiamate perse, forse avrebbe dovuto cancellare quel numero, ma ancora non ce la faceva, quella era la realtà dei fatti, una terribile realtà. Inspiegabilmente il suo pensiero andò a quell'esserino che per pochissimo tempo era stato dentro di lei e si toccò il ventre, le scese una lacrima.

"Tutto bene, signorina?" le chiese la vecchietta seduta vicino a lei.

"Sì, tutto bene, grazie!" rispose gentilmente e poi ritornò ai suoi pensieri.

Quanto avrebbero potuto essere felici se l'uomo che aveva sempre amato non fosse stato così sciocco, se non avesse distrutto tutto! Aveva giurato a se stessa che gliel'avrebbe fatta pagare cara, ma ora nemmeno ci teneva più.

Arrivò che era oramai sera inoltrata, nevicava fin dentro al suo cuore, il telefono riprese a squillare, guardò se fosse qualcuno della sua famiglia, in realtà oltre alle migliaia di altre chiamate e messaggi da parte di Claudio, la cercavano anche i suoi familiari, li richiamò per rassicurarli e per dir loro che era arrivata e poi spense il dispositivo. Giunta a casa, la signora Oggebbio le portò la cena e le disse che Claudio si era fatto sentire anche con lei, voleva sapere se fosse arrivata e le riferì che, appena l'aveva vista spuntare dietro l'angolo, l'aveva richiamato per rassicurarlo.

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