La luce della mattina filtrava dalle tende socchiuse, i miei capelli erano più incasinati del solito, i poster riposti accanto alla mia libreria dentro le loro custodie riposavano tranquilli. La grande casa stava in silenzio, i quadri appesi sui muri di essa coloravano le stanze bianche. Mia madre era uscita con la signora Inko e mio padre ancora dormiva. Mi rigirai tra le coperte e cercai di svegliarmi come si deve. Mi alzai molto lentamente e mi diressi verso il bagno. Le occhiaie sotto i miei occhi rossi si facevano sempre più evidenti.
Dovresti smetterla di mentirgli.
La mia mente ripeteva queste parole continuamente. Mi sentivo in colpa per non essere sincero. Non lo ero ne con me, ne con lui. Ma ero sicuro che questa sarebbe stata la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso, e non volevo che mi odiasse. Scesi le scale e mi diressi in cucina. Presi una ciotola dalla lavastoviglie che aveva appena finito di lavare le stoviglie del giorno prima. La riempii con del latte e gli ultimi cereali rimasti nella ciotola, mangiai, mi lavai, cambiai e uscii a farmi un giro.
Misi in riproduzione la mia playlist preferita e mi avviai. Faceva abbastanza freddo e ne ero felice. Mi piace il freddo. Mi fa sentire più sicuro, dato che non sudo e quindi non ho la costante paura di emettere delle piccole esplosioni e fare male a qualcuno, magari quando sto tenendo quella persona per mano, anche se non capita mai. Era da un sacco che non provavo quella sensazione: le dita di una persona che si intrecciano con le mie, il calore del loro corpo...ogni tanto capita che io pensi a quanto vorrei che a prendermi la mano ci fosse lui, come all'asilo.
Would you like to share your lunch with me?
I'd surely be delighted to be
The one you give the last Oreo to
If that's alright with youMi ricordo quando mentre entravamo o uscivamo correva da me e mi prendeva la mano. Io lo respingevo subito, ma in realtà non mi dispiaceva. Avevo solo paura. Quando si è piccoli i propri quirck sono altamente instabili e possono fare male. Non capivo però perché insisteva anche se lo sapeva.
Do you wanna sit next to me on the bus home?
I told my mom not to pick me up today
I hope that that's okayOppure quando a ricreazione si sedeva con me, prendeva il suo portapranzo e mi offriva un po' del cibo che sua madre gli preparava. La signora Inko è sempre stata brava a cucinare: ogni fine settimana andavamo l'uno alla casa dell'altro, a turno, e ricordo che amavo stare a pranzo e cena da loro e, soprattutto, adoravo il cibo che offrivano.
Sono sempre stato arrogante nei confronti di Midoriya , sin da bimbo, e non capisco perché: Deku è una persona fantastica e non mi sorprende che tutta la 1A abbia un debole per lui. L'unica cosa che mi spaventa è che mi superi e mi lasci indietro. Questo è il mio...nostro, diciamo, sogno da quando siamo bambini, lo condividiamo ma con una piccola differenza: nel mio io sono il primo, e viceversa. Quando ho scoperto che aveva anche lui un quirck mi sono sentito...tradito? Ho pensato che per tutti quegli anni mi avesse nascosto una cosa così e si fosse limitato a seguirmi come un'ombra per poi ridicolizzarmi una volta che sarebbe riuscito ad entrare all UA. Ma non era così. Anche se me l'ha detto dall'inizio, o giù di lì, non ci volevo credere. Per me era una cosa assurda. Non poteva essere vero. Tutte le mie certezze, il mio sogno che si stagliava chiaro davanti ai miei occhi, distrutte da una persona che mai avrei pensato.
E adesso, mi sono innamorato del mio amico d'infanzia, il mio avversario per il posto da primo pro hero, e continuo a fare finta di odiarlo, chiedergli di stare con me facendo finta che Kirishima sia il mio ragazzo e che non possa vederlo e mentirgli. Non riesco a capire se è meglio che io gli dica la verità o continui a mentire, dicendo che mi sono lasciato con Kirishima e che stavo cercando un po' di conforto. Anche se la seconda possibilità non è troppo credibile. Fatto sta che dovevo fare qualcosa.
Arrivai ad un parco, il parco in cui andavo di solito da bambino con Izu- Deku. Mi sedetti su una panchina e mi persi ancora di più nei miei pensieri.
Stetti seduto su quella panchina per un quarto d'ora prima che vidi la fonte dei miei pensieri attraversare il cancello. Mi vide, mi salutò, e si incamminò verso di me:
-Ciao Kacchan!
-'Giorno Merdeku.
-Come mai qui?
-Credo nostalgia?
-Di quando eravamo bambini?
-Credo.
-Che ascolti?
Gli passai una cuffietta. Non capivo se questa sensazione mi piacesse o no:
-Che ne dici di fare una passeggiata?
Mi chiese. Ancora non sapevo se questa idea mi piacesse o no, ma accettai.Camminavamo in silenzio, ascoltando la mia musica, per le stradine dove un tempo Deku mi seguiva correndo. Credo che un po' mi mancasse vederlo correre dietro di me urlando:
Kacchan, aspettami!
Stiamo restati a camminare fino all'ora di pranzo, Deku mi ha accompagnato a casa mia e non ho potuto fare altro che pensare a lui per tutto il pranzo, Dovevo parlargli e dovevo farlo al più presto.♡'・ᴗ・'♡
Spazio Autore
Anyeo! Era da un po' che non aggiornavo e finalmente ho trovato il tempo per fare almeno la prima parte del nuovo capitolo! spero vi piaccia :)
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"oh dear diary, I've met a boy" - tododeku
Fanfiction《Midoriya ha sempre avuto dei dubbi sui suoi sentimenti verso Todoroki e adesso che il tempo che passava con il suo amico occupava gran parte del suo tempo i pensieri diventavano sempre di più, intrecciandosi con i vecchi e scacciando quelli che non...