-Allora,Chris,quanti anni hai?-chiesi all'uomo,io gliene avrei dati una trentina,forse anche qualche anno in più,infondo aveva ancora degli aspetti giovanili,come il suo sorriso.
-Trentadue,e tu,Laila?-
-Sedici-strinsi il mio fucile,che intanto mi avevano restituito,prima di scavalcare una vasca capovolta,ma io dico,proprio in mezzo alla strada?
-Giovane eh? È il tuo ragazzo,quanti ne ha?-
-Uno,mi chiamo Sebastian,due,lei non è la mia ragazza e poi ho diciannove anni-
-Ah scusa,hai ragione,è stato stupido da parte mia pensare che una così bella ragazza stia con uno come te-scherzò,sentì il ragazzo ribattere ma non faci caso alle sue parole,più che altro cercavo di memorizzare la strada che stavamo percorrendo.
Sentì una specie di fruscio,non feci nemmeno in tempo a dire una parola che un corpo cadde dal tetto di una "casa",ma non era stata io a sparare,girandomi scoprì che era stato Chris.
Come vide che lo stavo fissando,mi sorrise e poi mi fece un occhiolino. Mi stava troppo simpatico,anche se mi aveva fatto rotolare per una collinetta piena di vetro. Intanto gli altri si muovevano andando avanti,non vedevo l'ora di arrivare per incontrare altri umani,ma dovevo stare attenta a non distrarmi e a non abbassare la guardia.
-Quindi tu sei il capo?-
-Si e no,diciamo che a comandare siamo in più persone,alcuni si impongono di più,altri invece come me,preferiscono stare per conto proprio-mi fece un'occhiolino,diveniva ogni secondo più simpatico.
Camminammo per un'altra trentina di minuti finché Chris non annunciò che eravamo quasi arrivati,ci fermammo davanti ad una specie di campeggio? Eravamo appena fuori città,cercai di capire di cosa si trattasse.
Su una grande distesa di erbacce rinsecchite si trovavano alcune tende sparse,collegate da loro tramite altre intelaiature,ogni tanto si scorgeva quella che doveva essere una specie di casetta in legno,al centro di tutto c'era un medio edificio in mattoni,più in là,al confine con alcune tende partiva una specie di recinzione formata da diversi tipi di legno provenienti di chi sa dove,potevamo scorgervi dentro qualche animale corrervi dentro,forse un cavallo ma era troppo lontano per dirlo.
-Vivete in...tende?-chiese poco delicatamente Sebastian,uno dei ragazzi che ci avevano scortato fin lì lo guardò male.
-Non proprio-rispose Chris
-In che senso non proprio?-mi intromisi io.
-Mh,solo alcuni di noi,la maggior parte dorme in quel edifico-disse indicando la casetta in mattoni.
Iniziammo a girare infondo all'accampamento,doveva esserci un'ingresso seminascosto,il ragazzo che era in testa al gruppo si fermò.
-Chi sono questi due?-chiese una delle due guardie che imbracciava un fucile davanti all'ingresso del complicato labirinto di tende,che tra l'altro erano tutte color verde scuro.
-Sono umani-disse Chris
-Ne sei sicuro?-
-Della ragazza al cento per cento,di lui non troppo,ma se si è fidata lei...comunque faremo dei test in seguito-a quanto pareva la simpatia era reciproca,sorrisi a Sebastian che intanto lo guardava a bocca aperta,scioccato.
Guardarono male Eragon,che si era seduto al mio fianco,ma Chris li convinse a lasciarlo passare.
E come avevo immaginato prima,era davvero un labirinto quello,dopo poche svolte avevo già perso l'orientamento,sorrisi da sola,anche perché nessuno poteva vedermi dato che dominava il buio.
-Bella tattica-dissi rompendo il silenzio,mi parve di sentire la risata di Chris,mentre mi immaginai Sebastian che mi guardava confuso,sempre che non si fosse già perso.
Poi si accese una fievole luce,era una torcia,tenuta in mano da uno dei ragazzi.
Mentre camminavamo incontrammo anche diversi altri umani,poi dopo minuti che parvero interminabili,arrivammo al centro di quel labirinto coperto e buio,spegnemmo la torcia,si riusciva a vedere la luce provenire dall'uscita di una tenda.
Uscimmo è dopo vari secondi di strizzanti di occhi,riuscì a identificare davanti a noi l'edificio in mattoni,finalmente eravamo arrivati.
-Ci siamo-disse uno dei ragazzi.
All'entrata dell'edificio c'erano altre due guardie,avevano dei cartellini attaccati alla giacca militare,vie era scritto sopra il nome e il loro grado "Soldato semplice" in quel caso,che strano,Chris e i suoi non avevano nessun cartello.
Ed ecco che fu svelato il trucco,per passare infatti i nostri accompagnatori dovettero aprire la loro giacca e mostrare il cartellino appeso alla maglietta.
Chiesero la stessa cosa delle prime due guardie e poi ci lasciarono entrare,più o meno,dopo svariati tentativi non riuscì a convincerli per far entrare anche Era,non lo volevano.
-Eh dai,George,fai uno strappo alla regola!-provò uno dei ragazzi,ma lui fu irremovibile.
Fui costretta a lasciarlo fuori,mi guardava con i suoi occhioni da cucciolo,ma non potei fare niente,avevo paura che si perdesse nel labirinto quindi mi raccomandai con lui di stare attento. Tutti gli altri mi guardarono come fossi una pazza.
Poi,entrammo.
La stanza era occupata solamente da letti singoli disposti a poca distanza l'uno dall'altro,accanto a qualcuno di essi c'era anche un bauletto per gli oggetti personali,c'era qualcuno che ronfava sotto le coperte qualcun'altro invece che si stava svegliando e chi invece puliva il suo fucile,beh in realtà era solo uno a pulire il suo fucile.
L'uomo indossava la divisa militare con un cartellino attaccato alla giacca smanicata,doveva avere all'incirca cinquant'anni,era pelato e di corporatura robusta,le braccia scoperte erano piene tatuaggi.
Puliva il suo fucile,ma il suo sguardo inquietante era volto verso di noi,non ci misi più di due secondi a capire che a comandare era lui.
-Sei sicuro che siano umani Chris?-chiese con calma,il suo sguardo scivolò veloce sul ragazzo al mio fianco mentre si soffermò a guardarmi,poi aggrottò le sopracciglia.
-Bene-rispose-Vediamo se sono adatti alla vita militare oppure da semplici civili-disse tornando a guardare Sebastian.
-Ma sono appena arrivati...-cercò di protestare Chris,l'uomo lo guardò malissimo poi tornò a guardare noi due,si soffermò sopratutto sulle ferite che mi ero procurata cadendo dalla collinetta piena di vetri.
-Forse...penso che...vi dò una settimana,poi dovete affrontare il test-disse,poi tornò a lucidare il suo fucile,probabilmente ci aveva liquidati.
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L'invasione
ParanormalLa prima cosa che uccidono è la speranza,si sa che senza speranza siamo tutti morti. Poi uccidono le persone a cui tieni. Dopo ti fanno dubitare di essere sana di mente. Ti fanno pensare di essere l'unica umana rimasta al mondo. Mangiano pop-corn me...