La squadra prende forma

77 3 0
                                    

Sono Mabel, ho mezze origini italiane, ma sono giapponese, frequento la Raimon, una grande scuola, in passato conosciuta per la squadra di calcio capitanata da David Evans, io amo il calcio, lo gioco ma nessuno lo sa oltre me e mia madre, ho una grande passione per la musica, mi piace cantare e ballare, e poi ho un fan numero uno, Mark Evans, si il nipote di David, è il mio migliore amico, lui mi sostiene sempre nelle mie passioni, viene a vedermi anche nei saggi, in cambio io metto un po' in regola la squadra, non vuole mai allenarsi, con la scusa di non avere un campo libero, o che sono solo 7 giocatori.
La scuola è iniziata da poco, in questo momento...beh in questo momento sto rincorrendo Mark dicendogli di rallentare, ma questo non mi vuole ascoltare, quando si parla di calcio o allenamenti, lui parte per la sua strada, dopo sei minuti di corsa, siamo arrivati davanti alla sede della squadra, Mark entra, io lo aspetto fuori, perché se entro anche io e trovo tutti i ragazzi a non far nulla, probabilmente rischierei di commettere un Raimoncidio. Mark esce sconsolato. <Allora?>
<Secondo te..?> No non mi piace vedere il mio migliore amico triste, perché quando è  di cattivo umore, contagia con il suo umore anche a me, e non mi va di essere triste.
<Ora gliela faccio vedere io> dico alzandomi la manica della maglia che ho sotto la divisa scolastica, ma Mark mi ferma.
< Lascia stare, che ne dici invece di andare a fare qualche passaggio? Però cambiati credo sia scomodo giocare con la divisa>
< Certo vado e torno> corro a cambiarmi come una furia, mettendomi de pantaloncini e una maglietta rigorosamente viola e Magenta,

<Cavoli è la prima volta che ti vedo vestita in modo sportivo, stai bene><Non mi piace vestirmi sportiva, se noti, quando ballo indosso sempre delle gonne>Iniziamo ad allenarci, io tiro in porta fingendo di non saper giocare, mentre Mark le para c...

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

<Cavoli è la prima volta che ti vedo vestita in modo sportivo, stai bene>
<Non mi piace vestirmi sportiva, se noti, quando ballo indosso sempre delle gonne>
Iniziamo ad allenarci, io tiro in porta fingendo di non saper giocare, mentre Mark le para con una facilità immensa, d'un tratto ci raggiunge Silvia, la manager del club, si in realtà io non sono proprio iscritta al club come manager o giocatrice, in un certo senso io sono la ficcanaso della squadra.
<Mark mi dispiace che la squadra non voglia allenarsi>.
<Dispiace anche a me...>.
<Dici che potremo ritornare ad allenarci al campo al fiume? Magari con una scuola elementare>.
<Ci sarà anche Maddy?> chiedo speranzosa, adoro quella bambina, è sempre così solare, e non si arrende mai.

Siamo al campo al fiume, io e Silvia stiamo riempiendo tutte le borracce ai ragazzini, Mark li allena parando i loro tiri, d'un tratto, un ragazzino sbaglia a colpire la palla che per poco colpisce due ragazzi. Mark va da loro per scusarsi e riprendersi la palla, ma uno di questi gli tira un calcio sulla pancia, allora io cerco di avvicinarmi per dare loro una bella lezione, ma Silvia mi ferma appena in tempo. Per quello che ho capito quello che si chiama Arnold prende il pallone e lo calcia, sbagliando, ovviamente, il pallone va nella direzione di Maddy, sto per saltare e fermarlo ma un ragazzo, biondo, con un tiro formidabile, lo ricalcia facendo finire il pallone sulla faccia dello scemo che lo aveva lanciato, Mark lo guarda sbalordito, si avvicina a lui e lo assilla dicendogli che ha un tiro pazzesco, allora vedendo la faccia infastidita del ragazzo mi avvicino anche io per non rischiare che Mark rimanga deluso da una risposta palesemente scortese da parte dell'altro
<Quello che Mark voleva dire è: grazie per aver salvato quella bimba>
Lui mi guarda e fa retrofront, che ragazzo strano

Un nuovo giorno alla Raimon Junior High, io sono, come sempre, tra le prime ad entrare in classe, primo perché devo risolvere gli esercizi di compito che Mark non ha saputo fare a casa fare, secondo perché così posso osservare cosa fanno i ragazzi in cortile.
La lezione inizia, però il prof fa prima entrare un ragazzo nuovo.
Non ci credo è il ragazzo dell'altra volta, anche Mark sembra tanto sorpreso quanto me, tanto da alzarsi e dire frasi incomprensibili, sotto lo sguardo confuso del professore e quello impassibile del biondo.
Io alzo la mano, lo faccio sempre quando devo far stare zitto Mark.
<La prego Signorina Lee per favore> mi alzo dal mio posto e mi avvicino al bruno, gli metto le mani sulle spalle e lo faccio sedere.
<Può continuare professore>
< La ringrazio Lee, allora dicevo questo è Axel Blaze, viene dalla Kirkwood> Axel gli risponde con meno parole possibili, a questo ragazzo non piace proprio parlare
<Bene si sieda dietro alla signorina Lee>
Yeee avrò una mummia come compagno di retro banco.
Le lezioni finiscono. Sto aspettando Mark per andare a mensa, ma lui adora rompere le palle alla gente, quindi si avvicina al porcospino, ho trovato nuovo nomignolo per la mummia,! Che bello! chiedendogli di entrare nella squadra, io non volendo sentir le solite due parole uscire dalla sua bocca, mi metto in cammino verso la sede. All'interno non c'è ancora nessuno, così mi metto le cuffie e inizio a cantare un po'

Mentre cantavo mi sentivo come se mi stessero osservando, così appena finito giro la testa per controllare ma non c'era e non c'è nessuno, entrano tutti i componenti della squadra tranne Mark, poi entra anche lui, con una faccia di uno che ha appena visto un fantasma, e ci comunica che avremo giocato una partita contro la Royal, io ero la più spaventata, nonostante non avrei giocato, avevo paura per loro. Per la Royal il suo scopo non era solo vincere, ma era anche umiliare le squadre perdenti.
Il problema è che non abbiamo abbastanza giocatori.
Mark esce di corsa cercando giocatori, io lo seguo a ruota, arriva ad un ragazzo con gli occhiali, ma rifiuta, dicendo che sarebbe entrato solo quando mancava 1 giocatore.

Skiptime (nessun Byron è stato maltrattato)

Stiamo andando verso la collina, dove Mark tiene gli pneumatici per allenarsi, ma incontriamo Axel, allora Mark gli chiede per l'ennesima volta di entrare in squadra, Axel stufo delle sue parole si comporta da ragazzo scortese dicendogli che "parlava troppo per i suoi gusti" idiota

Il giorno della partita era arrivato, ero in ansia, tanto in ansia, avrei rivisto un mio amico, David, ci conosciamo da quando eravamo piccoli, ma io l'ho abbandonato, e penso che ora mi odi.
La Royal fece la sua solita entrata, ho intravisto Jude Sharp, il capitano, poi Joe King, il portiere, e poi eccolo, il ragazzo che mi faceva sempre ridere, David Samford.
Noto Celia, una ragazza del primo anno, che faceva parte del club del giornalino, guardarlo affascinata.
< Cosa c'è, sei attratta da lui?>
< Cosa?! Come ti viene in mente?! Non sarebbe possibile>
< Hey tranquilla non è un reato, ci credo che tu creda che sia carino David>

< Tu lo conosci?>

Sospiro < Si era mio amico >
< Non chiederò nient'altro, tranquilla, credo sia una questione complicata>
Jude e gli altri iniziano a fare passaggi per intimorirci, io non avevo paura di loro, solo che non gioco più. Il rasta lancia verso Mark che riesce a fermarla, con difficoltà, sarà una partita dura.

𝑃𝑙𝑎𝑦 𝑊𝑖𝑡ℎ 𝐹𝑖𝑟𝑒 ~•𝐴𝑥𝑒𝑙 𝐵𝑙𝑎𝑧𝑒•~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora