Il Tiro Di Kevin

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<Allora con la partita contro la Royal, ho capito i punti deboli della squadra e cioè-> ma Mark viene interrotto dal ragazzo "super positivo" della squadra noto come anche Max <cioè che non ce la facciamo fisicamente> tutti i ragazzi si scoraggiano, Max non ha tutti i torti, ma poteva dirlo in un modo meno pesante <ma che succede? Ho messo troppo il dito nella piaga?> continua
<Un pochetto> rispondo alla sua domanda, anche se retorica.
<Mark per favore continua con il tuo discorso> dice Nath, già pieno della vita.
<Ma certo dobbiamo migliorare la nostra è tua atletica, però ho pensato anche a una formazione di questo tipo> dice il capitano scrivendo sulla lavagna.
<Giocheremo con una sola punta? Rischioso...MI PIACE!!>
<E io scusa capitano non gioco più in attacco?!> Dice il fifone, cosa si aspettava, ci eravamo fidati di lui in partita.
<Willy durante la partita te ne sei andato...> dice Steve, una cosa giusta almeno l'ha detta.
<Io la definirei più una ritirata strategica>
<Capitano...perché non chiediamo di nuovo ad Axel se vuole entrare in squadra?> Ancora Axel, non abbiamo bisogno di lui, ne tanto meno della sua arroganza e freddezza.
<Non abbiamo bisogno di Blaze, potete contare su di me!!> Dice Kevin infuriato, aveva ragione, essendo attaccante, si sentiva inferiore e sottovalutato.
<Ma tu non hai un tiro come quello di Axel> questo è troppo, non possono permettersi di trattare così un componente della squadra.
<Mi avete stancato!! Kevin andiamo, ti alleno io per avere una super tecnica> prendo il rosa rasato per il colletto della maglia, lo porto verso il campo sul fiume e iniziamo ad allenarci, e menomale che lui è stupido e non si fa domande di come io sappia giocare.
È passata un'ora, Kevin non cambiava per nulla, era teso, distratto, arrabbiato.
<Kevin io so come ti senti, non mi va a genio nemmeno a me Axel, si crede forte, è presuntuoso e scorbutico!>
Dopo poco ci raggiunge anche il resto della squadra, Kevin era ancora teso e arrabbiato, si sentiva debole. Comincia a giocare in modo violento spingendo tutti. Questo non era calcio, prova a tirare, ma prende la traversa. Si accascia a terra distrutto, dicendo che non ci riesce, che è inutile, che non è forte.. 
<Kevin non ti abbattere, è ovvio che giocando così tu non riesca a segnare, perché così non ti diverti, e non ci divertiamo nemmeno noi, io credo in te!> l'attaccante mi sorride, si rialza e ricominciano a giocare, questi sono i miei ragazzi, la palla finisce nei piedi di Kevin, tira in porta e finalmente segna.
<Kevin CE L'HAI FATTA! SEI STATO GRANDE!!!!>
Continuiamo ad allenarci poi però i ragazzi vanno in un banchetto a fare merenda mentre io rimango ancora a scrivere canzoni, di solito l'ispirazione mi viene la sera guardando il fiume.

Sono al ponte, sto per raggiungere gli altri, ma mi si presentano davanti i due teppistelli dell'altra volta, mi iniziano ad importunare
<Ciao bellezza, che ne dici di fare un giro con noi?> Non mi piace il loro sguardo.
<Sbaglio o sei l'amica del giocatore di calcio da 4 soldi?>
<Lasciate stare Mark lui non c'entra niente!>
I due ridono tra di loro, il più alto mi tocca i capelli sempre con una faccia pervertita, l'altro mi accarezza la schiena. Ho paura...
<Dai vieni!> Mi stritola il polso, continuavo a strillare, speravo che qualcuno mi salvasse. D'un tratto non sento più la presa sul mio polso, ho visto infatti i ragazzi stesi a terra doloranti, e vicino a loro, un Axel che ha il ciuffo messo male, forse per i movimenti fatti. Questo mi si avvicina e mi porta da un'altra parte. Mi trascina, io non ho spiccicato parola, ero ancora traumatizzata dall'accaduto. Il porco spino si ferma.
<Stai bene?> Non riceve nessuna risposta, le parole mi muoiono in bocca, non riuscivo a parlare.
<Hey...> mi accarezza la guancia, a quel tocco sussulto, ha la mano calda e delicata, non sono più riuscita a trattenermi più e mi fiondo tra le sue braccia piangendo.
<Shhh va tutto bene, ti hanno fatto qualcosa?> Dice accarezzandomi la testa
<No. Sei arrivato in tempo. Ma credo che avessero cattive intenzioni...>
<Senti io torno a casa, tu al campo, ho visto che sono tornati i tuoi amici, va bene?> Io annuisco, mi sono incantata guardarlo, gli occhi neri sono così attraenti, cosa dici Mabel!!!

><Senti io torno a casa, tu al campo, ho visto che sono tornati i tuoi amici, va bene?> Io annuisco, mi sono incantata guardarlo, gli occhi neri sono così attraenti, cosa dici Mabel!!!

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Sono a scuola, come ogni giorno della settimana purtroppo, per di più nell'ora di matematica, come sempre non sto ascoltando assolutamente nulla. Nella mia testa c'è solo una persona con i capelli biondi, acconciatura a porcospino, occhi neri come la pece. Non riesco a togliermelo dalla testa, mi aveva salvato, si era dimostrato dolce e coraggioso, non menefreghista, antipatico e arrogante. A distrarmi dai miei pensieri è il biondo in questione.
<Ptsss, il prof ti sta chiamando da 5 minuti!!!> Mi alzo per risolvere l'esercizio, lo finisco in meno di tre minuti, e me ne torno a posto <come hai fatto a risolverla se non avevi ascoltato nulla?>
<Talento porcospino, talento>
Finita la lezione suona la campanella per la ricreazione, e grazie a dio oserei dire, prendo il mio spuntino e mi metto in cerca del ciliegio della scuola per stare da sola, ma purtroppo l'albero era occupato, ovviamente dal porcospino. Mi avvicino per spaventarlo <Hey mummia!!> dico poggiando le mani sulle sue spalle. Come previsto lui si spaventa
<Oh mamma!!! Mi hai fatto perdere 10 anni di vita!! E poi come mi hai chiamato?> Chiede spaventato e confuso.
<Ti ho chiamato mummia> vedendo la sua faccia ancor più confusa gli spiego anche il perché <sei una cazzo di mummia, hai sempre questo sguardo serio e freddo, poi quando qualcuno ti chiede qualcosa tu rispondi a monosillabi, comunque tranquillo che ti chiamerò porcospino> dico sedendomi affianco a lui
<Vorrei restare ancora con te ma devo andare> e mi saluta con un bacio sulla guancia. Rimango imbambolata a toccarmi la guancia, ha pure detto che avrebbe ancora voluto restare... AAAAAAHHHHH cosa mi sta facendo questo ragazzo!!!!

Agli allenamenti Kevin stava dando se stesso, le mie parole sono servite

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Agli allenamenti Kevin stava dando se stesso, le mie parole sono servite. D'un tratto quando ha tirato in porta è uscito un drago blu che ruggisce, quella è una super tecnica!!!! Non riesco a smettere di saltare per la felicità <ci sei riuscito Kevin!! SEI IL MIGLIORE!!> Gli corro incontro e gli salto addosso, solo che non se lo aspettava, quindi cadiamo entrambi come delle pere cotte ridendo come due deficienti. Tutta questa festa si ferma all'arrivo di una persona <Axel cosa ci fai qui?> Dice il nostro capitano. Mi giro di scatto, ed è proprio lì davanti a noi, sento il cuore esplodere, perché? Lo conosco da si e no due giorni.
<Mark volevo dirti che....accetto, voglio entrare nella squadra> Il mio sorriso si allarga ancora di più.
Non mi sono più trattenuta più e gli salto addosso, lui non aspettandoselo non riesce a prendermi al volo e cadiamo l'uno sopra l'altro, io ovviamente con la faccia spiaccicata sul suo petto, sento le risate di Celia e Silvia.
<Era necessario saltarmi addosso?> chiese il biondo
<Scusa...> gli faccio un sorriso innocente <benvenuto nella Raimon> il mio sorriso si trasforma in uno super felice, mi accorgo che eravamo ancora in quella posizione con tutta la squadra intorno, così mi alzo tutta rossa e vado via seguita dalle ragazze.
<Come siete carini tu e Axel!> esclama la più piccola
<Ma stai zitta, a me il porcospino non piace!!>
<Che carino gli dai anche nomignoli!> continua lei ancora più eccitata
<Se non ti piace, allora perché gli sei saltata addosso?> Chiese la piccola
<Ero semplicemente felice che fosse entrato in squadra...> rispondo nascondendo un sorriso

𝑃𝑙𝑎𝑦 𝑊𝑖𝑡ℎ 𝐹𝑖𝑟𝑒 ~•𝐴𝑥𝑒𝑙 𝐵𝑙𝑎𝑧𝑒•~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora