Il flusso di coraline
Uno zio aveva due nipoti Mark il più grande e Coraline la più piccola. Lo zio passava
tanto tempo con Mark:giocando,passeggiando... Coraline rimaneva li a guardarli seduta
sul pavimento a raccogliere le feci del cane di suo zio. Coraline era occupata nelle sue
solite faccende:cucinare,pulire e stirare. Sfinita un giorno,si butta sul suo letto fissando il
soffitto e lentamente si appisola. Svegliatasi in tarda serata ,raggiunge Mark e lo zio.
Mentre scende le scale sente parlare i due proprio di lei.SI ferma all improvviso. Lo zio:
mi sono stancato di tua cugina,le do da mangiare e un tetto sotto il quale vivere ma non
sembra interessata a nulla di ciò che la circonda.Non vale nulla,vorrei che sparisse,la sua
presenza mi innervosisce. Mark nonostante sia dispiaciuto per quanto ascolta,annuisce
col capo per non contraddirlo . A Coraline le si gela il sangue. Con le lacrime agli occhi
corre in camera sua rifugiandosi nel suo letto , l'unico posto nel quale si sente sicura. Il
mattino seguente lo zio decide di mandarla via e Coraline con ancora gli occhi pieni di
lacrime prende le sue cose e se ne va. Mentre camminava si accorse di aver perso
tutto:-cosa sono io? Ma chi sono io?... Dopo aver camminato per ore raggiunge un fiume.
Si accovaccia lungo la riva per poi stendersi lentamente. Il giorno era calato e si
addormenta guardando le stelle. Mentre le fissava diceva :- beate voi che siete lassù tutte
insieme così luminose e grandi fiere della vostra immensa importanza. Poi ci sono io
quaggiù senza un briciolo di valore, di fianco un fiume pieno di acqua nel quale voi vi
riflettete. Coraline piange e le lacrime vengono assorbite dal fiume .Finalmente si sentiva
parte di qualcosa,quelle acque gelide e limpide le erano improvvisamente familiari.
Coraline diventa il flusso del fiume. Nelle notti serene, quando la luna splende limpida in
cielo,il fiume sembra scorrere più lento,come scorrevano ,quelle notti lì le lacrime lente
sulle dolci rosse guance di Coraline
