capitolo 7

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Con il cuore in gola,sento che la situazione potrebbe degenerare.
Arrivo in piazza, mi siedo su una panchina in disparte,quando in lontananza vedo una massa rossa. Credo si tratti di lei,quindi mi alzo per farmi notare. Si gira,e la riconosco.
Ha lo sguardo perfido, solito suo.
Inizia a sculettare nella mia direzione, e sento un odio profondo salire nelle vene.
Noto che ha una maglietta bianca,e dei pantaloni di pelle neri:nulla a che vedere con Victoria.

"Ciao"
Mi saluta con un tono interrogativo, si aspetta che le salti addosso?
"Facciamo presto, non voglio prolungare sta cazzata"
Gira i tacchi e si avvicina a una porta in legno. La seguo,e a dirla tutta il locale è parecchio ambiguo. Non ci sono cartelli fuori, e la porta scricchiola in una maniera troppo fastidiosa.
Entriamo, e sembra tutto tranne che un locale.
C'è un materasso ingallito, della paglia sparsa sul pavimento, e due sedie.
"Che intenzioni hai? lo voglio risolvere, sappi che non voglio prolungare le cose"
Il suo sguardo si intristisce,sta provando a farmi sentire in colpa.
"Dai,sediamoci"
Si siede sul materasso, per poi poggiare i gomiti su di esso, distendendosi quasi completamente.
Prendo una sedia,e mi ci siedo sopra,di fronte a lei. Infastidita dal fatto che non mi sia posato al suo fianco,si alza lentamente.
In men che non si dica,si siede a cavalcioni sulle mie gambe.
"Staccati,Alessia. Sappi che stai facendo una figuraccia."
Inizia a baciarmi il collo,cosi la prendo dal sedere, guardandola negli occhi.

La poso sul materasso, mi siedo al suo fianco e comincio a carezzarle le guance.
"Mi dispiace tesoro, ma per me è una storia chiusa.
Continua a chiamarmi,ad assillarmi. Mostra tutte le foto e i video che vuoi,non mi vergogno a mostrarmi quando ho amato. Ho una sola persona per la testa,e non sei tu." Esco da quella gabbia troppo stretta. La sento alzarsi, ma inizio a correre in direzione di un posto il piu lontano possibile da quel luogo.
Inizio a passeggiare per le strade,sento delle gocce di sudore scendere dalla fronte. Non posso crederci, aveva delle intenzioni schifose. Nemmeno riuscirei ad
immaginarmi nello stesso letto con lei.

Penso a tutte le bugie che ho detto a Victoria,e me ne pento. Non mi sono reso conto prima di quanto fossi dalla parte della ragione, e di quanto io sia stato scorretto nei suoi confronti.
Non voglio causarle dispiaceri,non voglio farla stare male. Decido di riprendere il tragitto di casa,sono circa le nove meno un quarto come passa in fretta il tempo. Mi avvicino al cancello di casa, e lo apro. Mi siedo ai piedi di un albero,al lato del cancello. Con i polpastrelli carezzo l'erba,è morbida. Sento una strana sensazione, come se mille spade stessero perforando il mio cuore. Senza rendermene conto una lacrima si fa spazio sulla mia guancia seguita da altre tre,quattro. Forse sei. Fisso il cielo:le stelle sono bellissime,provo a contarle ma non ci riesco. Osservo la luna,bellissima e luminosa.
Da piccolo ci volevo andare,mi ricordo che chiedevo sempre a papà di portarmici. Senza rendermene conto comincio Quello che lei ha aggiustato. È un pensiero fisso.
Mi sento tanto in colpa,come al solito.
Sento qualcosa che mi carezza la guancia, forse è la sua mano. La riconosco.

"𝑈𝑛𝑎 𝑙𝑎𝑐𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑠𝑎𝑙𝑎𝑡𝑎 𝑏𝑎𝑔𝑛𝑎 𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑔𝑢𝑎𝑛𝑐𝑖𝑎 𝑚𝑒𝑛𝑡𝑟𝑒 𝑙𝑒𝑖 𝑐𝑜𝑛 𝑙𝑎 𝑚𝑎𝑛𝑜 𝑚𝑖 𝑎𝑐𝑐𝑎𝑟𝑒𝑧𝑧𝑎 𝑖𝑛 𝑣𝑖𝑠𝑜 𝑑𝑜𝑙𝑐𝑒𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒"
Chiudo gli occhi, come in segno di resa.

Si siede vicino a me,entrambi restiamo in silenzio, nudi di tutte le nostre paure.
Vorrei solo abbracciarla,lasciare che il tempo si fermi,vivere questo attimo per altri mille.
"Cos'hai Damiano. Parlami. Io non riesco a capire,sei teso.
Cosa ti è successo?"
Cosa mi è successo?
Davvero voglio che tutto si rovini,davvero voglio rovinare tutto?
"Ho bisogno del tuo amore,niente di più."
Con la mano mi carezza i capelli,e sento un'altra lacrima farsi spazio sulla mia guancia.
Si avvicina alle mie labbra, per poi baciarle dolcemente.
Inzio ad accarezzarle le guance,per poi scendere sui fianchi.
Arriccio una sua ciocca attorno al mio dito,poi mi alzo. ginocchia,cosí da ritrovarci in piedi,uno di fronte all'altro.

Lei mi segue,interrompendo il bacio.
La metto con la schiena al tronco della quercia,per
poi prenderla a cavalcioni e recarmi in casa. Per
fortuna, Thomas ed Ethan sono di sopra,altrimenti sarebbe stata una situazione imbarazzante. Lungo le scale per raggiungere la stanza, rischia di
cadere,così la prendo a cavalcioni e apro la porta con un calcio. La butto sul letto, per poi strappare la canotta che indosso. La getto sul pavimento,e mi faccio spazio tra le sue gambe.
Mi guarda,sorridente,e non riesco a trattenermi dal darle un caldo bacio.
Le sbottono la camicia,e la getto ai piedi del letto.
Ci baciamo, ci accarezziamo,e ci amiamo. È bellissima.
Le sfilo i pantaloncini e anche le calze a rete.
Lei mi toglie la cintura, e io inizio a sbottonare i pantaloni.
Siamo entrambi nudi,di tutto.
Le bacio la pancia, mentre lei getta la testa

all'indietro,inrcando la schiena.
Lo apro con i denti, per poi infilarlo.
La guardo,voglio la sua approvazione fino alla fine. Entro dentro di lei,lentamente, lasciando le ansie e le paure altrove.
È arrivato il momento di mettere le cose in chiaro.
Semplicemente, alcune cose devono succedere, perchè due anime sono legate dalla nascita.
In questo momentoe sue mani me lo fanno intendere:lei,c'è sempre stata.
C'era solo da incontrarla.
Inizio ad andare a ritmi più svelti,gettando le coperte e tutto cioè che si trovava sul letto a terra.
Le sue unghie mi graffiano la schiena, e così un leggero bruciore mi costringe a stringere i denti.
Continuiamo cosí, per molto, fino a quando io finisco sotto,e lei si appoggia sul mio petto. Ho il fiatone,ma di lei non ne avrò mai abbastanza.
Si mette a cavalcioni su di me,per poi baciare il mio petto e muoversi lentamente come se avessimo tutto il tempo del mondo,come se ora fosse solo discesa.
Energica com'è,velocizza i movimenti, e io sento una
sensazione paradisiaca percorrere le mie vene.
Ora,vorrei che il tempo si fermasse.
Gocce di sudore si fanno spazio sulla mia fronte,sono
davvero stanco.
Lei è di fianco a me,con solo l'intimo.
Mi infilo i pantaloni,e lego i capelli.
Ci baciamo al lungo, e senza rendercene conto chiudiamo gli occhi.
Tutti i pensieri negativi,sono altrove.
Possiamo amarci,come abbiamo desiderato da sempre. lo sono la persona piu felice del mondo ho la donna che amo al mio fianco.
Sento che la vita,solo con lei, può essere perfetta.
Mi abbandono a Morfeo, pensando ai suoi occhioni azzurri.
𝐵𝑢𝑜𝑛𝑎𝑛𝑜𝑡𝑡𝑒 𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒 𝑚𝑖𝑜

un cuore in due-DamoriaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora