28. Shadow of Myself

268 29 20
                                    

28.自分の影

"Please don't let me down, don't let me fly."

Ero diventato l'ombra di me stesso e, più mi avvicinavo alla luce, più cresceva e m'inghiottiva nelle sue tenebre, e non c'era modo di cambiare nulla

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Ero diventato l'ombra di me stesso e, più mi avvicinavo alla luce, più cresceva e m'inghiottiva nelle sue tenebre, e non c'era modo di cambiare nulla. Hyun-So, il sole che illuminava il mio mondo, un cigno brillante che si rilassava sulle sponde di un laghetto e splendeva per rendere il mio buio un po' meno soffocante, mi stava abbandonando. La vidi letteralmente allontanarsi, poco a poco, ad ogni passo, da me e in quel momento la mia ombra mi divorò.

Mi mancarono le forze, in quel momento non riuscii a fermarla, la lasciai andare via mentre un pezzo del mio cuore la seguiva senza esitazione. Aprii la bocca ma da lì non uscì alcun suono, i pugni erani stretti e dai miei occhi le lacrime scorrevano senza fermarsi un solo secondo. Mi bagnarono tutto il viso, era un pianto silenzioso, che mi faceva male alla gola e al petto. Hyun-So non faceva piu parte del mio mondo.

Cosa accadrebbe alla Terra se il sole smettesse di brillare? Tutto si congelerebbe e, alla fine, i suoi abitanti cesserebbero di esistere. Anche la mia stella stava smettendo di splendere per me, la mia anima si sarebbe ghiacciata? E poi? Cos'altro mi sarebbe accaduto?

Per alcuni minuti buoni non riuscii a muovermi. Una folata di vento tiepido, che annunciava l'arrivo di maggio e la fioritura dei ciliegi, mi accarezzò la pelle del viso ma io non sentii nulla. Caddi nuovamente in un limbo senza fine, solo che questa volta non ci sarebbe stato nessuno a salvarmi.

Sbattei le palpebre, speravo con tutto me stesso che quello fosse un terribile incubo ma, quando mi pizzicai forte il braccio, sentii dolore. In quel momento realizzai che non sarei mai più stato felice e, nel cuore della notte, i singhiozzi mi sopraffecero. Buttai il viso sulle mani e piansi pateticamente, senza dignità alcuna. Che senso aveva? Nessuno avrebbe avuto comunque pietà di me. Avevo perso ogni cosa; Jungkook, Jimin, Jin, Hoseok, Namjoon, Yoongi e Hyun-So...

Per quanto versassi lacrime, ormai, cosa potevo ottenere? Era tutta colpa mia comunque. Se ne avessi parlato prima con i miei amici, se non avessi preso così tanto alla leggera le apparaziomi sullo specchio forse mi sarei salvato. Così, cosa potevo volere? Tornare vittima, anzi succube, di un altro me stesso che dimenticava i miei sentimenti e cessava la mia esistenza? Forse sì. Non era meglio? Dimenticarmi di aver avuto degli amici e una ragazza fantastica mi avrebbe fatto sentire meglio, visto che non potevo più riaverli indietro.

Quando delle gocce d'acqua iniziarono a scendere dal cielo, bagnandomi i capelli e i vestiti, alzai gli occhi. Stavi piangendo per me? Mi dissi che ero stupido a pensare di poter ancora credere possibile una cosa del genere. Sebbene Hyun-So avesse gli occhi pieni di pentimento e amore dovevo ricordarmi di quanta forza la caratterizzava. Di quanto fosse una donna a tutti gli effetti, che non si lasciava mettere i piedi in testa da nessuno e che lottava sempre per la sua felicità.

L'Angelo tra due mondi |Kim Taehyung| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora