ANGOLO DELL’AUTRICE: questa è la mia prima storia di genere Fantasy. Non posso garantire un capolavoro, perché è la prima volta che mi cimento in una cosa del genere e a dirla tutta, non sono nemmeno una gran appassionata di Fantasy, ma non posso comandare a Clio.
Farò comunque del mio meglio e, se vorrete aver pazienza di ascoltarmi, magari vi potrebbe anche piacere.
NB. Il primo capitolo è già stato pubblicato, ma ho ritenuto necessaria una revisione.
DISCLAIMER: Il testo appartiene all’Autrice e si diffida chiunque dall’appropriarsene senza consenso.
Ammetto le somiglianze con Il Trono di Spade, anche se in realtà la mia fonte di ispirazione è “Gli occhi del drago”, di Stephen King. Nessuna violazione si dà intesa
C’era una volta un Re. Egli era bello, alto, forte e tutti lo amavano e lo stimavano.
Quando morì, il popolo ne fu addolorato ma alla tristezza subentrò una grande gioia quando il Regno passò a suo figlio il quale regnò felicemente per lunghi anni.
Potrei raccontarvi così questa storia e sia io che voi risparmieremmo molto tempo e potremmo impiegare più produttivamente il nostro tempo Tuttavia, credo che quanto avvenne possa esser per voi fonte di interesse e per me di diletto.
Accadde nel bel paese dell’Allora…
Nel momento in cui vi vado a raccontare, governava sul regno di Ferryrias Haydan mac Cennedi.
Re Haydan non era particolarmente intelligente o sveglio, è giusto che lo sappiate.
I Re belli, bravi ed intelligenti esistono solo nelle fiabe e non è di questo che stiamo parlando.
No, Haydan non era quello che si dice “una volpe” e non anelava certo a diventare Signore di quelle terre.
Sarebbe più corretto dire che non era minimamente in grado di fare il Re. Se non avesse avuto uno stuolo di consiglieri e sua moglie non fosse stata la donna che era, probabilmente il Regno sarebbe fallito nel giro di pochi mesi.
Però era buono e gentile. Era un uomo dalla grande sensibilità umana e i cittadini gli volevano bene.
Aveva molti difetti, questo era certo. Ma era un uomo molto buono e molto bello. Prima di divenire Re e sposarsi, aveva avuto moltissime donne e tutte concordavano nel dire che il Re era un vero gentiluomo.
Dopotutto, se egli sapeva come trattare le persone, a chi importava se non era un grande statista?
Decisamente, non aveva ereditato l’indole di suo padre, Re Lamont.
Re Lamont era un uomo burbero e dedito al dovere. Un uomo che sapeva esser dolce ma severo, se necessario sin quasi alla crudeltà, come aveva dato prova contro gli Orchi che infestavano la sponda Est.
Quel Re conosceva bene il principio di bastone e carota e lo applicava con metodo; egli era principalmente un Re giusto e tutti concordavano fosse un buon Re.
Aveva governato a lungo, tanto a lungo che, quando fu costretto a passare lo scettro al figlio, Haydan era ormai un uomo fatto, con la barba e finanche qualche sporadico filo grigio, oltre ad un principio di stempiatura.
Avvenne che, il giorno del suo Settantasettesimo compleanno, venisse data una gran festa per celebrarlo.
Il vino scorreva a fiumi, con massimo gaudio di tutti – compreso Hayden – e il cibo era buono e saporito.
Fu verso la fine che Lamont iniziò a sentirsi poco bene. Dopotutto per il Regno dell’Allora settantasette anni eran molti e Re Lamont non era più un ragazzino già da molto tempo. Il gran daffare, le preoccupazioni e la prematura dipartita di sua moglie Eleanor – Regina amata e riverita che tanto aveva fatto per il Regno – lo avevano segnato e il Re pareva fiacco.
Andò nelle sue stanze e, terminate le abluzioni serali, si mise nel letto e bevve la tisana preparata dal medico di corte. Lamont si fidava ciecamente di lui, era forse il miglior medico delle Terre Conosciute… Tuttavia, quella volta il rimedio proprio non voleva saperne di fare effetto.
Si addormentò a metà della notte, con ancora quel mal di stomaco a bruciargli dentro.
La mattina successiva, il suo maggiordomo Adem lo trovò freddo e rigido e faticarono non poco a mettergli gli abiti da cerimonia.
Il Regno entrò in un periodo di lutto che iniziò con le esequie del Re, opportunamente ricomposto e trattato, il quale venne esposto ai suoi sudditi per una settimana, in modo che tutti potessero omaggiarlo e dire addio a Lamont l’Ammazzaorchi. Fu poi tumulato nel sepolcro accanto all’adorata Eleanor e sulla sua salma fu posta un’effige di marmo bianco.
Esattamente due mesi dopo, nella Piazza della Torre veniva eretto enorme baldacchino per l’incoronazione ufficiale di Hayden che fino a quel momento era stato istruito sui suoi doveri novelli.
I negozi erano chiusi, i militari erano in alta uniforme.
Quando Conor pronunciò i giuramenti, la Piazza era gremita di gente e altrettanta si affollava nelle vie d’accesso. Una gran folla accolse con clamore il nuovo Re e molti bicchieri furono levati in suo onore. Per quasi una settimana le taverne registrarono ingenti incassi.
Così Haydan Mac Cennedi divenne Re di Ferryrias. Aveva quarantadue anni.
Una persona, in particolare, quel giorno levò il calice in suo onore e, anche se nessuno in quel momento se ne accorse, molti in seguito giurarono di aver visto un sorrisetto malvagio attraversargli il volto.
Si trattava di Brenetu Coldmark, medico di corte.
Ma di questo e di ciò che fece, vi parlerò in seguito.
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Deatach Bàis - Fumo di drago
FantasyC’era una volta un Re. Egli era bello, alto, forte e tutti lo amavano e lo stimavano. Quando morì, il popolo ne fu addolorato ma alla tristezza subentrò una grande gioia quando il Regno passò a suo figlio il quale regnò felicemente per lunghi anni. ...