CAPITOLO 1. Nata per essere qualcuno.

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Pov's Pansy

Una giornata come tante, giravo per le strade di Londra per riempirmi di vestiti, avevo finito la scuola da un'anno e sono cambiate tantissime cose.
La guerra ci aveva cambiati tutti, io avevo iniziato la mia carriera da cantante e divenni famosa in tutto il mondo, mi era difficile condurre questa vita dovevo nascondere la mia natura "magica" ma con un po' di accortezza si poteva fare.

Draco: "Chi l'avrebbe mai pensato, la mia migliore amica, Pansy Parkinson una cantante famosa." Disse il biondo felice.
Pansy: "Okay Dray adesso smettila che detta così sembra una bambinata." Dissi l

Draco: "Sono solo felice per te." Disse
Pansy: "sai per cosa dovresti essere felice per me?" Dissi
Draco: "Per cosa?" Chiese il ragazzo confuso.
Porsi il mio telefono a Draco e lui lesse l'ultimo messaggio.
Draco: "Noo non ci credo, ma come fai?"

Pansy: "Esatto cinque modelle tutte nude mi stanno aspettando nella mia camera d'albergo." Dissi pagando le mie scarpe di Prada.
Guardai Draco, aveva lo sguardo basso, capii subito. Potter.
Pansy: "Draco se vuoi ti faccio venire in camera qualche tipo." Dissi cercando di tirargli su il morale.
Draco: "Pansy non pensiamoci ora..."

Cercai di prendere in mano la situazione che ormai stava degenerando piano piano.
Pansy: "Draco vieni con me ti porto nella boutique di Versace così ti compro qualcosa."
Prima che potesse controbattere lo presi per mano e lo portai con me.

Pansy: "Avanti provati questa camicia." Dissi lanciandogliela
Draco: "ma Pansy non posso accettare tutto questo è troppo costosa." Disse il biondo imbarazzato.

Pansy:"Draco non rompere le palle sono milionaria." Dissi
Draco: "va bene stronza" disse ridendo per poi entrare nel camerino.
Volevo troppo bene a Draco, era come un fratello per me, si meritava tutto.

Mi avvicinai al camerino e le passai anche dei pantaloni e delle scarpe.
Pansy: "Avanti prova anche questi." Dissi porgendogli il tutto.
Draco: "Ma Pansy tutto questo..."
Pansy: "Tutto questo... non va bene perché mancano gli occhiali da sole, ecco a te." Dissi senza fargli finire la frase e porgendogli anche questi ultimi.

Draco sbuffó in segno di resa e li prese.
Pansy: "wooow che figurino in Versace." Dissi prendendolo in giro.
Draco: "come sto?"
Pansy: "Da Dio, bene rivestiti così andiamo a pagare."

Draco si rivestì, era felice come un bambino, amavo viziarlo, anche lui lo faceva con me, ci volevamo un gran bene.
Felici uscimmo dal negozio per dirigerci all'albergo.

Pov's Hermione.

Non ce la facevo più, pensavo che la storia con Ron sarebbe andata a buon fine e invece nulla, io e Ginny vivevamo insieme a Londra, lei dopo la storia con Harry iniziò a sentirsi con Luna ed io invece passavo il tempo ad ignorare le chiamate isteriche di Ron.

Ginny: "Oh mio Dio ancora ti chiama?" Disse la rossa sconcertata.
Hermione: "Ci siamo lasciati da un mese e ancora insiste, io ho tante cose a cui pensare, sto studiando come una matta per diventare ministro e la strada è lunga e lui decide di disturbarmi così... ANCORA."

Ginny: "Hei mione ignoralo è solo un coglione, sai che ti dico? domani io e te andiamo a farci un giro, devi staccare un po' e devi svagare."
Disse la ragazza porgendomi una tazza di tè.

Hermione: "Va bene Ginny hai ragione." Dissi per poi fare un sorso.
Presi il telefono e chiamai Harry, non lo sentivo da tanto, lui lavorava come Auror al ministero era rimasto in buoni rapporti con Ginny quindi decisi di invitarlo a cena, mi serviva un suo parere riguardo a molte cose e poi mi mancava.

Hermione: "Hei Ginny invito Harry stasera da noi, magari ordiniamo una pizza e la mangiamo insieme, chiedi a Luna se vuole venire." Dissi
Ginny: "va bene, tanto so che verrà non aveva nulla da fare, quindi contala."
Harry accettó non vedevo l'ora di incontrarlo, dovevo parlare con lui, mi sentivo cambiata e sapevo che lui avrebbe capito.

Pov's Pansy.

Entrai nella mia camera d'albergo e mi sdraiai sul letto, una ragazza iniziò a massaggiarmi le tempie un'altra iniziò a cacciarmi le scarpe e poi mi sfiló i pantaloni per poi iniziare a farmi un lavoretto, un'altra ancora prese dello champagne e delle fragole e le altre due pomiciavano in un angolo del mio letto.

Pansy: "Jessica, mi passi lo champagne?"
Ragazza: "Mi chiamo Jennifer." Disse timidamente.
Pansy: "Si fa lo stesso"
La ragazza mi porse il bicchiere e iniziai a sorseggiare.
Presi una canna e l'accesi, le ragazze iniziarono a baciarmi il collo e man mano che fumavo iniziò a salirmi l'effetto.
Era come stare in paradiso. Finché, il telefono non iniziò a squillarmi.

Pansy:"Potter, come stai?" Dissi mettendomi in piedi.
Harry: "Parkinson, stamattina sono venuto da te per l'ispezione annuale ma non eri a casa."
Cazzo l'ispezione annuale per i personaggi famosi me ne ero dimenticata...
Pansy: "Potter perdonami stamattina Draco mi ha chiamata nel suo albergo per alcune cose e sono rimasta qui, domani ci sono."
Harry: "Va bene Parkinson a domani."

Sbuffai, Sbirro del cazzo.
Buttai il telefono sul comodino e mi girai verso le tipe.
Pansy: "allora dove eravamo rimaste?"

Ricca, famosa e stronza|| PANSMIONE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora