CAPITOLO6. Casa

214 10 7
                                    


Pov's Pansy

Mi svegliai presto, anche se a fatica, dovevo allenarmi, Hermione dormiva ancora, le diedi un bacio sulle guancia di nascosto e poi corsi a fare la mia corsetta mattutina.
Per tutto il tempo pensai a ciò che era successo la sera prima, si fecero le otto e tornai in albergo.

Entrai in camera ed Hermione ancora dormiva.
"Non si sveglierà mai" pensai per poi sorridere.
Mi spogliai e mi feci una doccia poi mi vestii presi il portatile e mi misi a lavorare.
Il telefono iniziò a squillare e mi affrettai a rispondere cercando di non svegliare Hermione.

Pansy:" pronto?"
Manager: "Pansy ti ho chiamata per ricordarti che hai l'appuntamento dalla psicologa alle 15:00, poi alle 16:00 hai l'intervista per quella rivista famosa e alle 18:00 devi passare in ufficio per controllare quei documenti."

Pansy: "Grazie per avermelo ricordato, arrivederci." Dissi finendo di annotare il tutto.
Chiusi la chiamata e sbuffai massaggiandomi le tempie.
Hermione si sveglió.

Hermione: "mhhh che mal di testa." Disse stropicciandosi gli occhi.
Pansy: "eh ci credo" dissi osservandola.
Hermione: "cosa è successo?" Disse
Pansy: "ti sei ubriacata felicemente con Draco"
Hermione: "Oh mío Dio e ho detto o fatto qualcosa?" Disse la ragazza visibilmente in ansia.

Pansy: "no, non hai fatto nulla" all'improvviso sentii il bisogno di mentirle, era già scossa per l'alcol, non volevo metterle altri pensieri in testa.
Hermione: "oggi devo andare a casa" disse la ragazza sorridendomi.
Pansy: "ti dispiace andare?" Dissi grattandomi il capo.
Hermione: "Si" disse malinconica.

Pansy:"Già come darti torto, questo albergo è bellissimo." Dissi accennando un lieve sorriso che però lei non vide.
Hermione:"Già l'albergo..." disse a testa bassa

Pansy: "Hermione se vuoi puoi rimane..." fui interrotta
Hermione:"No Parkinson." Hermione aveva assunto un tono severo.

Il mio cervello era in tilt, perché si comportava così?
Hermione: "Fra poco arrivo sto andando a prendere la colazione." Disse subito dopo essersi vestita.

Hermione uscì e mi affrettai a prendere carta e penna, scrissi il mio numero e infilai il foglietto nella borsa di Hermione di nascosto.
Dopo svariati minuti arrivó.

Hermione: "Sono pronta" disse rientrando in camera.
Sbuffai.
Hermione:"che c'è?" Disse incrociando le braccia al petto.
Pansy: "no niente" dissi

Senza dire più nulla uscimmo dalla camera e dopo qualche minuto già eravamo in viaggio.
Pansy: "Cosa farai oggi?" Chiesi per rompere il ghiaccio.
Hermione: "studio" disse la ragazza guardando fuori dal finestrino.

Deglutii, Hermione lo sentí, e si giró verso di me.
Pansy:" Cosa studi?"
Hermione: "Studio per diventare ministro della magia." Disse
Pansy: "cavolo, brava."
Hermione: "Grazie."

Arrivammo davanti casa sua e mi fermai.
Il mio cuore batteva fortissimo, la bocca mi si era improvvisamente impastata, presi un po' di acqua e bevvi.
Il silenzio regnava sovrano, e qualche goccia di pioggia iniziò a macchiare il vetro della macchina.
Hermione mi abbracció, il suo profumo era fantastico e inebriante, ci staccammo e ci guardammo negli occhi.

Hermione: "Grazie di tutto." Disse
Pansy: "Grazie a te."
Hermione uscì dalla macchina, e un gran senso di malinconia si fece strada in me.
Rimasi a guardarla fin quando non entrò in casa, mi fece un ultimo timido saluto e poi chiuse la porta di casa.

Pov's Hermione

Entrai in casa, un senso di tristezza si era insediato in me.
Ginny corse ad abbracciarmi, ero felicissima di vederla.
Ginny: "HERMIONEEEE COME STAI?" Gridò stritolandomi fra le sue braccia.

Hermione "ginny cosí mi spezzi." Dissi ridacchiando.
Ginny: "HERMIONE TI HO VISTA IN TV ALLA SFILATA." Disse la ragazza gridando nuovamente.

Hermione: "davvero?"
Ginny: "Siiiii"
Mi misi a ridere.
Ginny: "ma la felpa di chi è?" Disse ginny perplessa.
Ginny: "Non te l'ho mai vista." Disse ridendo.

Hermione: "Cavolo è di Pansy." Dissi guardandomi allo specchio.
Ginny: "oh se ne farà una ragione i soldi li ha!" Disse la ragazza
Hermione: "GINNY! Hahah" mi misi una mano sulla fronte, mi era mancata la schiettezza di Ginny.

Ginny: "Allora, prima che tu possa dire quella parola che inizia per s e finisce per o, facciamo un dolce insieme?" Chiese supplicante la rossa.
Hermione: "Ginny sono indietro con lo studio." Dissi dispiaciuta.

Ginny si rattristò.
Ginny:" va bene" disse in modo fievole.
Hermione: "Ohh per Godric va bene." Dissi rimboccandomi le maniche.
Tra una chiacchiera e l'altra iniziammo a fare il dolce, tutto andava per il verso giusto, finché Ginny non accese la tv.

Ginny: "Hermione parlano di Pansy in tv." Disse la rossa alzando il volume.
L'ansia mi pervase senza capirne il motivo.
Conduttrice: "Scoop a livello mondiale a quanto pare la famosa cantante Pansy Parkinson soffre di solitudine ed è stata vittima di violenze da parte della famiglia, parla la sua psicologa."
Psicologa: "Conosco Pansy da anni ormai, i suoi genitori la picchiavano e ha vissuto una depressione, ha fatto cure con medicinali e anche se ha curato quest'ultima vive spesso una sensazione di abbandono, ho lavorato spesso con persone come lei soprattutto nel mondo dello spettacolo queste cose sono frequenti, Pansy ha fatto uso di svariate droghe in passato e mi ha confidato di aver pensato anche il peggio."

Ginny chiuse il televisore.
Ginny:"È legale questa cosa?" Disse la rossa sconvolta
Ginny: "cioé è legale dire queste cose, non c'è il segreto professionale?"

Non risposi, il cuore mi batteva forte e una marea di pensieri ormai si facevano strada nella mia mente.

Pov's Pansy.

Arrivai in camera dell'albergo mi buttai sul letto, ancora profumava di lei, mi addormentai sul suo cuscino poi dopo circa un'ora qualcuno iniziò a bussare alla mia porta.

Pansy: "mhh avanti." Dissi spaesata stropicciandomi gli occhi.
Draco entró come una furia.
Draco: "Pansy alzati è successo un casino."
Disse accendendo la tv.

Ascoltai il servizio e appena finí chiamai il mio avvocato.
Pansy:"NON MI IMPORTA UN CAZZO LE FACCIO IL CULO A STA STRONZA, MA COME SI PERMETTE, ALLA FACCIA DELLA PROFESSIONALITÀ." Ormai gridavo al telefono da ore.
Pansy: "MA QUESTA QUANTO L'HANNO PAGATA PER DIRE I CAZZI MIEI."
Chiusi la chiamata così e mi rivolsi al mio amico.
Pansy:"Draco per favore potresti dire alla mia manager di cancellare tutti gli appuntamenti? Oggi non voglio vedere nessuno.

Draco mi diede una carezza e senza dire nulla uscì dalla stanza, ero sola, soffocai un pianto disperato sul mio cuscino cercando di non farmi sentire.
Sentivo il cuore esplodermi.

Ricca, famosa e stronza|| PANSMIONE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora