Capitolo 2

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Loki è immobile, la spada puntata sul collo, e la persona che lo ha atterrato tiene un piede sul suo petto, costringendolo a terra.
Nonostante il buio riesce a riconoscere la figura
"Oh, che piacere rivederti" dice sorridendo leggermente.
La spada preme meno sul collo, al contrario la gamba che lo tiene a terra fa più forza. I lunghi capelli neri si spostano un po' dal viso della persona
"Vorrei poter dire lo stesso, Loki" risponde Lady Sif
"Sif? Sei viva? Cosa ci fai qui? Dovresti... cioè...sono felice che tu sia viva ma.." inizia a parlare Thor,
"Thor" lo interrompe lei "per favore non iniziare con le domande a raffica"
"Non vorrei interrompere ma ti spiacerebbe spostare la tua spada dal mio collo?"
"Dammi un motivo per farlo, perché in questo momento pensavo di ucciderti"
"Sif" ,Thor è quasi sicuro che lo possa seriamente fare, " capisco che ci siano tensioni, ma credo che dovresti lasciarlo andare..."
Sif si gira a guardarlo poco convinta
"...voglio dire, ci ha quasi uccisi tutti, ha pugnalato alle spalle tutti quelli che conosceva..."
"Vorrei ricordarvi che io sono qui sotto"
"... però per quanto non ci possiamo fidare può essere utile, quindi perché non togli la spada dal suo collo?"
All'inizio sembra ancora poco convinta, poi si volta a guardare Loki e dopo qualche secondo fa un passo indietro ritraendo la spada, ma senza riporla.
"Grazie" dice Loki con tono leggermente falso
"Un giorno o l'altro ti uccido" solo dopo aver detto questa frase Sif ripone la spada.
"Posso chiederti cosa ci fai qui a Berhert?" chiede Thor
"Chiedilo al tuo adorato fratellino, che mi ha esiliato da Asgard"
"Bhe solo dopo che tu hai cercato di uccidermi"
"Bhe...solo dopo che avevi preso il posto di Odino"
"Sappi che mi devi la vita, se fossi rimasta ad Asgard saresti morta quindi potresti quasi ringraziarmi"
Sif alza la voce "Certo, perché essere dispersi su un pianeta per mesi è bello! Essere catturata da Kree, imprigionata, e poi finire su un altro pianeta deserto è fantastico, vero?"
Loki non risponde. Per un attimo sembra avere intenzione di scusarsi, ma quel Loki se ne va subito lasciando il posto al vecchio Loki che non mostra sentimenti.
Si fissano negli occhi, c'è tensione, abbastanza tensione da poterla tagliare con un coltello. Thor li guarda senza sapere cosa fare.
"Hem, ragazzi, che ne dite se torniamo dagli altri?"
Mentre ritornano nessuno parla, regna il silenzio. Solo quando si avvicinano alla base Thor prende parola.

Sono passati una decina di giorni, la nave è ancora lì ma tutt'intorno ci sono dei piccoli rifugi per dormire, piccoli falò circondano la zona e regolari spedizioni di guerrieri si spingono nella foresta, per controllare e allargare i loro territori.
I giorni sono passati così, tra spedizioni, caccia e racconti dei fatti che hanno portato alla distruzione di Asgard.
Fra Loki e Sif non c'era più stata una sola parola, solo sguardi, di tanto in tanto, quando s'incrociavano.
Il dottor Banner tentava di riparare i comunicatori per mettersi in contatto con qualcuno, ma finora non aveva avuto successo.

Durante uno di questi monotoni giorni però qualcosa, o meglio qualcuno, cambia la situazione e ci fa entrare nel vivo della nostra storia.

Heimdall sembra inquieto e passa il tempo guardando il cielo.
Nessuno nota questo suo comportamento anomalo, sono tutti concentrati sui loro compiti. I loro territori si erano estesi e ormai occupavano un'area corrispondente alla vecchia Asgard, la maggioranza non crede che cambieranno pianeta, e così tutto sembra portare a una nuova Asgard, su Berhert.
Ad un certo punto una luce si illumina in alto nel cielo, attirando l'attenzione. Si muove veloce, fa un primo giro, poi, si abbassa e atterra vicino alla nave distrutta.
La luce si fa debole e al suo posto si vede la figura di una donna, con i capelli biondi mossi dal vento. Si guarda attorno ma non vede nessuno, ci sono cataste di legna sui lati, qualche tronco abbattuto qua e là, si vede che è passato qualcuno, ma non si vede quel qualcuno.
Tutti gli asgardiani erano dietro alla legna, qualcuno si era perfino arrampicato su un albero, e dopo un po' Thor decide di uscire:
"Chi sei?"
"Thor? Figlio di Odino?"
"Come sai il mio nome?"
"Mi chiamo Carol Danvers.Sono mesi che giro l'universo per cercarvi"
"Chi ti ha mandato?"
"Fury, ma com'è che siete finiti qua? Io sono andata ad..."
"Hai detto Fury? Nick Fury?" chiede Bruce uscendo anche lui
"Si, ha detto che gli servite..."
"Ma non era morto?" continua Bruce
"Perché gli serviamo?" chiede Thor
"Qualche pazzo che dice che ci sarà la fine per metà universo e parla di giganti viola, hanno detto che forse tu, o lei..." indicando Lady Sif, la quale le ricambia uno sguardo poco gentile "...ne sapete qualcosa. Ah, e poi vuole anche Loki."
"Bene, andiamo?"dice Thor
"Ma cosa? Ma spunta una tipa a caso che conosce i nostri nomi e parla di qualcuno che a quanto pare è morto e tu vuoi seguirla?" Risponde Sif con tono arrabbiato.
"È una cattiva idea?" chiede Thor
Loki ride leggermente,
"Voi andate pure ma state certi che io là non ci torno, Fury aspetta solo di sbattermi in prigione"
"Non ti farebbe male" si intromette Bruce

Mentre loro continuano a litigare Carol si gira verso Heimdall
"Immagino che tu sia il guardiano di Asgard" dice lei indicando la spada che teneva tra le mani
"Thanos ha intenzione di uccidere metà universo?"
"Come si può uccidere metà dell'universo?"
"Con le gemme dell'infinito: anima, tempo, potere, realtà, mente..."
"E spazio...possono dare tutto questo potere?"
"Se riesce ad ottenerle tutte..."
Ci fu una pausa,
"Puoi portarci sulla terra?"
"Dove?"
"Base dello S.H.I.E.L.D."
Heimdall prende l' Hofund e apre il Bifrost, Carol, Thor, Loki, Bruce e anche Sif vengono trasportati su Midgard.

Nick Fury stava parlando con degli agenti dello S.H.I.E.L.D. quando Carol Danvers gli spunta davanti
"Sicuro fossero proprio loro quelli che ti servono?"
Fury dà uno sguardo alle spalle della donna.
Thor stava guardando il soffitto distrutto al loro arrivo, Bruce a terra cercava di non vomitare, Loki aveva immediatamente tentato la fuga ma Sif lo aveva atterrato di nuovo.
Fury sospira leggermente
"Temo di si"

"Hey, mi dovete un soffitto nuovo"
"Fury, una domanda..." Inizia Thor
"Le domande a dopo" lo interrompe Nick Fury
Il suo sguardo si posa su Loki ancora a terra
"In piedi!"
"Se hai intenzione di mettermi in qualche tua cella speciale preferirei che me lo dicessi..."
Prima che Loki avesse il tempo di finire la frase si ritrova uno strano bracciale elettronico al polso
"Ma cosa?"
"Nuovo giocattolo di Stark, è in grado di percepire quando stai usando la tua magia per creare illusioni e ovviamente localizzatore incluso"
"Se pensi che non sia in grado di toglierlo"
Loki prova immediatamente a toglierlo, ma appena lo tira un po' di più una scossa elettrica lo costringe a terra.
Nick Fury trattiene una risata
"Forse avrei dovuto avvertirti prima"
"Figlio di put.."
"Dovete parlare con una persona" interrompe subito Fury

Thor, Loki e Sif camminano per i corridoi della base guidati dal direttore. Thor fa continuamente domande ma Fury non gli risponde, Loki e Sif sembrano per una volta concordare sul fatto che nessuno dei due vorrebbe trovarsi lì.
Scendendo sempre di più nella base aumenta il freddo e la quantità di domande che non escono dalle bocche dei tre alieni.
Ad un certo punto Fury estrae il suo tesserino S.H.I.E.L.D. per aprire una porta, e poi un'altra ancora finché non si ritrovano in una sala interrogatori.
Si ritrovano davanti un uomo che veste una divisa Ravagers e  porta delle cuffiette arancioni intorno al collo.
"Salve, era necessario sequestrarmi la cassetta? La rivoglio indietro sia chiaro, solo che preferirei non scontrarmi con qualcuno che possiede così tante armi"
Nick Fury sospira
"Sembra si chiami Peter Quill"

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