Terry Clane attendeva seduto nell'anticamera dell'ufficio del procuratore distrettuale;ma non aveva la più pallida idea del perché lo facessero attendere,né del motivo per cui si trovasse lì. Nella sua memoria c'èra solo il ricordo vivo e recente di un improvviso batter di nocche contro l'uscio della sua camera da letto, immediatamente seguito dalla visione di alcuni uomini che, scansato Yat T'oy, il suo domestico cinese, irrompevano senza tanti complimenti nella stanza. Dopo aver atteso che si vestisse, l'avevano spinto nell'auto della polizia che si era fatta strada attraverso il traffico con la sirena; infine l'avevano trascinato negli uffici del procuratore distrettuale. A questi emozionanti e arruffati ricordi si aggiungeva la fastidiosa attesa nell'anticamera, che aumentava la sua tensione nervosa: gli sembrava che perfino l'orologio a muro, con quel suo monotono ed esasperante ticchetttio, avesse assunto un tono d'accusa nei suoi riguardi. La biondina seduta al tavolo delle informazioni faceva di tanto in tanto un rapido e furtivo esame del profilo di Terry Clane.