Prologo.

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Rumore.

Il preciso istante in cui la vita cambia per sempre fa decisamente rumore. Le certezze in un attimo si sgretolano e con esse si frantumano come pezzi di vetro anche le innumerevoli sfaccettature dell'anima. I muscoli non si muovono più, anche respirare e riuscire a stare in piedi sembrano diventare azioni profondamente complesse e non più naturali e spontanee. Il mondo assume una sfumatura differente, o perlomeno, questo è quello che gli occhi percepiscono: niente è più nitido come lo era una manciata di secondi prima. Tutto va avanti veloce, troppo veloce. Il dolore stringe con una morsa decisa lo stomaco e con un nodo la gola, mentre i polmoni cercano di dilatarsi speranzosi di trovare quell'ossigeno che reclamano con le poche forze che restano. Il cuore, stanco, pompa lento il sangue in tutto il corpo, ma forse non riuscirà a reggere il colpo. Le gambe cedono e la testa inizia a girare. Il nodo alla gola inizia a sciogliersi lasciando uscire un urlo straziante che squarcia la notte.

Poi, più niente.

Silenzio.

Il rumore aveva lasciato spazio ad un vuoto assordante che avrebbe riecheggiato nelle sue giornate fino al momento in cui la vita non avrebbe lasciato il suo corpo.

IL LADRO DI ANIMEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora