Ho fatto fare il giro di tutta la struttura a Sabatello, ora gli faccio vedere dove sono i bagni e poi sono finalmente libero.
Dio non è stato zitto un secondo.
Un bambino basso, riccio e iperattivo.

L "Aspetta tu chi sei?"
G"Dio, è la quinta volta che me lo chiedi, M-O-S-T-R-O"
L"Sì ho capito, ma il tuo nome qualè?"
G" Non ti interessa "
L" Ok Mr Simpatia"

Sto zitto e me ne torno verso il mio studio.

L "Ehy mi lasci qui?!"

Urla stizzito il nano.

G "Sai dov'è l'uscita"

E smettila di fare il finto stronzo, non ti crede nessuno. Lo stai fissando, stupido.

Distolgo lo sguardo.

L "Allora ok, torno da Matte"
G "Fa le mie basi"
L "Anche le mie"
G "Eh?"
L "Ciao Momo"

Momo?

L "So che non ci sei arrivato, Mo-stro, Momo."

Dice il riccio avviandosi verso la stanza dove Matteo prepara i beat.
Lasciandomi da solo davanti ai bagni.
Bah.
Decido che per oggi ne ho avuto abbastanza, così entro in studio e inizio a provare.
Ad un tratto mi distraggo per il volume troppo alto che arriva dallo studio di fianco al mio.
E che cazzo.
Dai dovrebbero pure essere insonorizzati.
Esco, apro la porta con eccessiva cattiveria e mi blocco.
Il riccio sta... facendo extrabit... è pure bravo... non si è distratto nemmeno con me che entro.
Vado ad attaccare delle stupide cuffie alla console e gliele metto sulla testa, così non rompe il cazzo con sta base.
Nemmeno mi guarda.
Cioè prego eh.
Però ammetto che alla fine è carino.



Sì sono una stronza
e sì sono tornata
non so se qualcuno si cagherà ancora sta storia
ma la continuo nel dubbio :)

𝑾𝒉𝒂𝒕𝒔𝒂𝒑𝒑/𝒎𝒐𝒔𝒍𝒐𝒘/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora