~Non aver paura di ciò che sei~

3○ quella famosa giornata di pioggia

Oggi é venerdì 13, il cosiddetto giorno della sfiga, ho un po di paura anche perché io e la sfiga andiamo a braccetto!

Gabri ha l'influenza, fuori piove e qualche giorno fa ho preso 4 di filosofia. Sembra che sia venerdì 13 ogni giorno!

E tra l'altro oggi ho una voglia pazzesca di passeggiare.

Anche se rischio un raffreddore terribile, decido di andare a piedi al parco, anche perché usare la bici per andare al parco quando piove é praticamente un suicidio, la strada diventa così scivolosa che in confronto la cera sul pavimento non é nulla.

Mentre passeggio verso il parco vedo una ragazza in bici, e penso :"ma questa è pazza"

la ragazza si gira verso di me come se avesse sentito ciò che pensavo, e come prevedevo, la ragazza cadde strisciando sull'asfalto bagnato.

Spaventata corsi subito da lei, aveva il ginocchio sbucciato, la aiutai ad alzarsi e addolorante mi ringrazió.

La ferita era sporca e con in po di sangue.

Io:" bisogna disinfettarla"

Lei:" mi fa malissimo"

Io :" vieni ,a due passi da qui c'è casa di mia nonna."

Ci dirigemmo a casa di mia nonna e li le disinfettai il ginocchio.

Lei :"ai, brucia"

Io:" tranquilla, ora passa. Come ti chiami?"

Lei:" Lorena"

Io:" piacere Lorena io sono celeste, brutta idea andare in bici eh? Ahhahaha"

Lorena:" decisamente brutta hahaha"

Le misi la garza intorno alla ferita

Io:" bene, adesso sei una bellissima mummia" rise.

Solo ora ho notato che ha dei bellissimi occhi azzurri,dei capelli dorati e dei dolcissimi dentini "di ferro" (apparecchio).

Io:" bene, se hai bisogno chiamami"

E le diedi in un foglio di carta il mio numero.

Lorena:" certo, stasera ti scrivo"

Subito dopo la aiutai a scendere le scale del condominio di mia nonna e le portai la bici fino a casa sua, abita 3 palazzi dopo casa mia.

La salutai con la mano e corsi verso casa mia.