Chapter thirty-two.
"Cerca di rilassare i muscoli qui." disse Sebastian mentre continuavo a fare la spaccata laterale e lui toccava i muscoli delle mie cosce per farmi rilassare.
Ci trovavamo nella scuola di yoga e stavamo facendo una lezione individuale che gli avevo chiesto. Avevo bisogno di stare con lui e di fare qualcosa che mi rilassasse.
Le sue mani continuavano a toccare i miei muscoli tesi e io mi sentivo sempre più accaldata. Lui se ne accorse e si avvicinò al mio viso, accarezzandomi e poi bloccandomi la mascella con una mano per baciarmi.
"Devi sforzare i muscoli." disse staccandosi e continuando a lasciare baci sulla mia guancia.
Ad un tratto la porta della sala si aprì e una ragazza fece capolino.
"Seba vieni che c'è una persona."
Il ragazzo moro mi lasciò un ultimo bacio casto sulle labbra e io chiusi le gambe, massaggiandole dopo lo sforzo.Seguii Sebastian con lo sguardo fino alla porta.
Tutta la parete adiacente la porta era costellata di finestre che permettevano di vedere dentro.
Corsi con lo sguardo sui vetri e poi lo vidi lì.Harry vestito in modo sportivo stava amabilmente conversando con Sebastian e l'altra ragazza. Vidi che si presentarono ma non riuscii a capire cosa si stessero dicendo.
Sebastian si girò e mi fece cenno di aspettare mentre Harry si dirigeva nella direzione opposta, verso la porta che lo avrebbe portato alla sala pesi.
Mi alzai velocemente e corsi verso di lui.
Lo intercettai nel corridoio."Che cazzo ci fai qui?" dissi incazzata.
"Beh Lexi ho deciso di iscrivermi in palestra." disse guardandomi e sorridendomi in modo subdolo.
"Ed inoltre sono diventato socio e sponsor di questa palestra."
"Cosa?!" chiesi esterrefatta e ancora più arrabbiata."Tra tutte le diamine di palestre a Manhattan proprio qui dovevi venire?!" urlai in mezzo al corridoio.
Harry mi guardò minaccioso e poi mi intimò.
"Non urlare..."
"Urlo quanto mi pare, tu non sei normale..." non mi fece neanche finire che afferrò il mio braccio, e guardandosi intorno mi trascinò attraverso una porta laterale, rispetto a dove ci trovavamo, che portava allo spogliatoio degli uomini.Lo spogliatoio era vuoto, e dalle docce poco distanti si elevava ancora un fumo denso, segno che qualcuno ne aveva da poco fatto uso.
Harry mi afferrò la vita e finii spalmata sul muro accanto la porta."Forse non ti è chiaro che faccio quello che mi pare." sussurrò nel mio orecchio e poi lasciò un bacio casto sulla mia mascella.
Mi irrigidii per quel gesto, sentendo il mio bassoventre fremere mentre le sue mani si trovavano sul mio corpo per trattenermi vicino il muro.
Harry sapeva perfettamente cosa mi piacesse. E quello era un gesto che mi fece completamente dimenticare tutto, soprattutto di quanto non fosse consono.
I suoi baci continuarono fino ad arrivare al mio collo.
"Harry non qui..." sussurrai praticamente gemendo e facendogli capire involontariamente che i suoi gesti mi stavano facendo impazzire.Non appena la sua lingua leccò e succhiò un mio lembo di pelle facendomi portare le mani tra i suoi ricci, la porta si spalancò.
Fece capolino l'ultima persona sulla faccia della Terra che avessi voluto.
Sebastian.
Subito si accorse di noi e sul suo viso comparve un'espressione di stupore e rabbia.
Le sue sopracciglia si corrucciarono e io immediatamente spinsi via Harry che ci guardava divertito.
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Daddy's Assistant.
Fanfic"Piccola nella mia società ho stabilito solo una regola severa: non fare sesso in ufficio. Io ti sto per scopare sopra la mia scrivania, in modo così forte che tutti possano sentirti urlare il mio nome, fino alla hall." 《contenuti maturi e linguaggi...