Sapete cosa dicono sulle rose? Che abbiano un'anima, sappiano ascoltare, e che possano parlare attraverso i loro petali, o almeno questo era quello che credeva Angelo.
Angelo era sempre stato un ragazzo tranquillo, si isolava dagli altri a scuola e anche al parco, per andare a raccogliere una rosa che poi riportava a casa ogni giorno; da bambino ha avuto un'infanzia un po' difficile, suo padre se n'era andato quando aveva 5 anni, ed era andato a vivere con la mamma e una delle sue due sorelle.
La sua filosofia di vita se l'era costruita col tempo, non faceva niente di troppo "avventuroso" e non rischiava danni, in modo da stare sempre nella sua tranquillità; fino ai suoi 16 anni pensava avrebbe avuto una vita semplice, con una famiglia, un figlio,un cane e magari una casa in campagna con uno stipendio abbondante in modo da permettergli di arrivare a fine mese, finché un giorno, il 15 maggio, vide un ragazzo mentre se ne stava a raccogliere una rosa diversa dal solito, bianca.
Era un ragazzo della sua età o forse poco più piccolo, coi capelli biondi e gli occhi azzurri, che sembravano dei cristalli alla luce del sole.
Mentre osservava quel ragazzo che leggeva "il buio oltre la siepe", non immaginava neanche che un anno più tardi, quel ragazzo gli avrebbe sconvolto la vita.
