#1 (nessun' attore specifico)

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fuori piove ed io sono sul mio divano a guardare la TV nell'appartamento in cui vivo da ormai un paio di anni.

"si è perso dinuovo?"
lo chiamo dopo svariati minuti a guardare la pioggia scendere sulla vetrata che affaccia sul mare di Los Angeles.

Namid: si Amaya?
"ti sei perso dinuovo?"
del silenzio divide la nostra conversazione per poi sentire un clacson

Namid: probabilmente, il navigatore non mi aiuta per niente
«vuoi che vengo io da te? tanto sono pronta»
Namid: tranquilla amore, sono vicino casa ormai
«va bene, ti aspetto qui. Hai le chiavi?»
Namid: penso di averle lasciate in una valigia per la fretta
«ti apro io allora»
Namid:va bene amore, dovrei arrivare tra 5 minuti
«finalmente»
Namid:ora chiudo, ci vediamo tra un po'
«ciao amore».

la chiamata si chiude e sento un tuono, sobbalzo dalla paura e mi vengono i brividi; il maglione sintetico si strofina sulla mia pelle ancora leggermente umida dalla doccia fatta in precedenza.
I cinque minuti volano tra una nota ed un'altra della mia canzone preferita, la TV va avanti nonostante la musica.
È finalmente arrivato il suono sgradevole del mio campanello che non posso reimpostare, finalmente è arrivato Namid.

Corro ad aprirgli dopo sei mesi di distanza, lui stava studiando in Inghilterra ed io ero qui ad aspettarlo, sperando in un suo ritorno prematuro o per una semplice sorpresa che non è mai avvenuta. So che è andato lì per migliorare i suoi studi e imparare  dai migliori però mi è mancato da morire, i suoi baci, le sue carezze, i suoi abbracci...lui e i suoi modi di fare.

Namid mi abbraccia lasciando i bagagli per terra sotto il portico che ci protegge dalla pioggia.

Namid: mi sei mancata
mi dice guardandomi negli occhi, il suo sguardo è meglio delle parole, così bello e puro.

«mi sei mancato anche tu»

dico avvicinandomi al suo viso lentamente mentre le nostre labbra non vogliono niente se non quelle difronte a loro, troppo tempo senza di loro, ha quasi provocato l'astinenza questa assenza.

La canzone va avanti in loop da ormai mezz'ora, non mi stancherò mai di ascoltarla .
Entriamo in casa ancora abbracciati mentre ci sorridiamo senza pensieri se non l'amore.

«le borse? le lasciamo lì?»
Namid: giusto giusto, prima che si bagnino, torno subito.

ci stacchiamo mentre lui corre a prendere le valigie. Torna dentro chiudendo la porta con il piede mentre saltella per non cadere.

Namid: stavo pensando a te mentre ero in treno
«strano»
Namid: prima che mi interrompessi **ride leggermente*  volevo dirti che ho cercato il significato del tuo nome su Google
«che è uscito?»
Namid: è uscito "notte"
«azzeccato»
Namid: beh è vero, ho cercato pure il mio, è uscito "Stella"
«beh ci ha azzeccato»
Namid: in che senso?
«guardati, insomma sei bellissimo, anche più di una stella»
Namid: ha parlato
«dico la verità»
Namid: tu sei la notte e io la stella, che coincidenza vero?
«magari lo è, magari no»

lascia le valigie in mezzo alla cucina e si distende sul divano, dove c'ero già io.

« è un modo indiretto per chiedermi di coccolarti?»

non mi risponde a parole, ma prendendo la mia mano e mettendola nei suoi capelli muovendola.

«lo prendo per un si»
iniziamo a coccolarci sul divano sotto ad una coperta fino a dormire dolcemente arrivando al mattino seguente.




CIAO AMICI, è il primo che posto e spero vi piaccia.
Mi chiamo Martina btw, ogni tanto metterò dei capitoli per parlare dei fandom di cui fare parte così socializzate :)))

pillole di film mentaliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora