Dov'è lei?

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14 capitolo

POV'S DAVID

Luke ferma l'auto, segnale che siamo arrivati, scendo dall'auto, ma non vedo le guardie all'ingresso, io e Luke ci guardiamo e tiriamo fuori le pistole, entriamo in casa e troviamo Irina che gridava disperata cose in rumeno

Io: Irina che è successo?

Irina: oh signor David, finalmente è qui signorina, signorina

Io: cosa Irina cosa ??

Urlai ma Irina era troppo agitata per rispondere

Io: LUKE, STA CON IRINA E TROVA LE GUARDIE VADO A CERCARLA

Mi diressi nella sua stanza, la porta era già aperta, ormai saranno le due di notte le sarà successo qualcosa, entrai in camera e il pavimento era Pieno di vetri rotti alcuni insanguinati, <bene, é pure ferita> pensai, due bottiglie di vino erano per terra ma sane, aveva anche bevuto quell' incosciente, iniziai a seguire le gocce di sangue che conducevano fuori in piscina, vidi Diablo il mio pitbull nero correre verso di me, veniva dalla chiesa dei nonni, guardai a terra e vidi del sangue, Diablo mi abbaiava, tolsi la giacca e iniziai a correre, in alcune zone c'era più sangue forse era caduta, aggravando le sue ferite, correvo velocemente verso la chiesa, Diablo era già entrato, salii le scale e la vidi,
Diablo si era accucciato accanto a lei, mi avvicinai, aveva il volto rigato dalle lacrime ed era pieno di graffi, le ginocchia completamente distrutte, è un taglio profondo sul braccio sinistro, credo che Diablo glielo abbia leccato, perché non c'era sangue che colava, le accarezzai il viso, come aveva trovato la chiesa, menomale che era qui, che avrei fatto se le fosse accaduto qualcosa.

L'ho presa in braccio, la sua testa si Poggio automaticamente sul mio petto, seguito da Diablo entrammo in casa, feci segno di non urlare.

Io: Luke ristabilisci l'ordine, Irina fa aggiustare la sua stanza, domani però ora dormire e tardi.

Loro annuirono, la portai in camera mia, la poggiai sul letto, ed andai in bagno apri il mobiletto e presi il kit medico, mi guardai allo specchio, la camicia era mezza aperta, sporca del suo sangue, i capelli scompigliati e tutto sudato, nessuna donna mi aveva mai ridotto così, neanche dopo il sesso, lei non me l'ero neanche portata a letto e la paura di perderla era già al limite.

Mi siedo accanto a lei dovevo Medicare le ferite, le ho tolto le scarpe, con molta calma ho versato il disinfettante sul dischetto e ho iniziato a tamponare delicatamente, dove ci fossero i tagli, le ho messo un po' di crema cicatrizzante sulle ginocchia, mentre sul taglio del braccio ho messo un grande cerotto, che lo coprisse tutto, così da non infettarsi, le ho scoperto un po' la spalla, per vedere se le fossero saltati i punti, ma no menomale quelli erano intatti, nel farlo però noto delle cicatrici già esistenti, chissà quante ne ha passate, prendo il kit e lo sposto sul comò, e mi sdraio accanto a lei, lei da sola si gira appoggiando la testa sul mio petto, io automaticamente le accarezzò capelli delicatamente, nel mentre lei farnetica qualcosa, dice <scusa, Marcus>
Io continuo ad accarezzarle i capelli e le dico si stare tranquilla, mi addormentato così, con la sua testa sul mio petto, i suoi capelli fra le mie mani e il suo profumo su di me....

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