Leggenda narra che, in una notte limpida e fredda, una fanciulla si svegliò da un sogno meraviglioso.
Mentre il suo cuore batteva d'amore per la prima volta nella sua breve vita, immagini e sensazioni di quella fantasia notturna si rincorrevano disperate nella sua mente, spezzandole l'anima e riempiendole gli occhi di lacrime.
Un uomo, dalla pelle scura e profondi occhi neri, l'aveva visitata nel regno di Morfeo e le aveva strappato la sanità mentale, regalandole sensazioni nuove.
Immagini di una vita mai esistita si erano palesate nel suo sogno, mostrandole un mondo a lei estraneo, fatto di vestiti colorati e case di paglia, un sole cocente su terra arida e profumo di spezie nell'aria.
Spezzoni di una storia che non era la sua.
Spezzoni di una storia in cui lei era protagonista.
Una minuscola bambina dalla pelle color caffè appoggiata al suo seno e l'uomo dei suoi sogni che le sorrideva fiero.
La stessa bambina, ormai giovane donna, che la salutava di prima mattina e le sorrideva con amore.
Il proprio riflesso in una pozza d'acqua, delle rughe intorno agli occhi chiari, ma un sorriso soddisfatto sulle labbra screpolate.
I propri capelli ormai bianchi su un letto sfatto e dal profumo familiare, mentre intorno a lei molte persone la guardavano con occhi pieni di lacrime.
L'amore della sua vita seduto accanto a lei, che le stringeva la mano e le sorrideva rassicurante.
Quella sensazione di contentezza e soddisfazione a riempirle il petto fino quasi a farle male.
Senza pensarci due volte, la fanciulla, ancora in sottoveste, era corsa fuori di casa, percorrendo a perdifiato strade sterrate di un paese che fino al giorno prima aveva considerato casa.
La pianta dei piedi che, a contatto con sassi appuntiti, si apriva e cominciava a sanguinare nemmeno la scalfiva, mentre si dirigeva senza fiato alla meta.
Il tempio di Selene non aveva porte, nè pareti, così che, chiunque passasse nelle vicinanze riuscisse a vedere, in tutto il suo splendore, la statua d'oro della dea, con le braccia aperte ad accogliere i propri devoti.
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Scrivi il mio destino
Science FictionBeatrice sentì il tintinnio della campanella di cristallo che, cadendo verso il terreno, si dirigeva verso la sua inevitabile fine. Jungkook, invece, percepì il suo destino compiersi come se l'era sempre immaginato: un rumore di campane, uno leggero...