Ero da Pop. Come sempre, con il mio laptop, stavo cercando di scrivere l'ennesimo libro, quello che mi avrebbe portato fortuna nella vita, ma con le giuste difficoltà. Betty se n'era andata con Charles, voleva arruolarsi nell'FBI. Sono felice per lei, ma so che nel mio profondo egoismo, avrei voluto che restasse. Ci siamo lasciati, e fa male. Non riesco a non pensare che adesso tutto quello che avevamo costruito insieme, tutte le avventure che adesso volevo narrare nella mia collana di libri, restano solo dei ricordi astratti, destinati ad essere un'immagine nella mia mente.
"Continuerò ad amarti, sempre"
"Anche io Jug" mi aveva risposto lei, con gli occhioni blu che si riempivano di lacrime.
Quel ricordo mi fece male come una coltellata allo stomaco e sento le lacrime iniziare riempire le iridi, scorrere dalle palpebre.
"Jug" sentò alle spalle e sobbalzo. Ero così assolto nei miei pensieri che mi ero completamente alienato dal mondo, non sentendo nemmeno i passi della persona che si stava avvicinando a me.
Mi appresto ad asciugare una lacrima che era sfuggita fin sulla guancia e mi giro.
Alle mie palle vedo Veronica, in tutta la sua classe e la sua eleganza, guardarmi fisso. Uno sguardo triste, preoccupato, angosciato.
"Ronny" rispondo, sospirando, mettendomi di nuovo dritto. Lei si stava sedendo di fronte a me.
"Jug" iniziò lei posando la borda di pelle nera sul tavolo bianco "so che stai passando un momento difficile, ma devo parlarti di una cosa, è urgente"
Stavo per dire qualcosa ma mi fermai. Pop si era avvicinato per portare i menù.
Ordinammo i due soliti milk-shake, ed entrambi fissammo Pop allontanarsi sempre di più dalla nostra postazione, e quando fu abbastanza lontano, aprii la bocca per dire qualcosa,ma lei mi fermò.
Mi aveva promesso che si sarebbe fatta sentire non appena arriva a San Diego, ma di lei nessuna traccia"
"Jug, Betty è sparita" disse con fare serio.
Una doccia fredda attraversò tutto il mio corpo. Chiusi il laptop per concentrarmi sulla mia interlocutrice.
"Certo che è sparita" iniziai, irritato "la mia ragazza.. ah no, aspetta, cosa dico" mi corressi "la mia ex ragazza mi ha mollato, per andare ad arruolarsi nell'FBI. E come se già questo non facesse abbastanza male, mi ha lasciato"
Mi leccai le labbra, fermandomi un po nel parlare, la rabbia stava ribollendo nelle vene e il cuore sanguinava "e visto che non si è fatta mancare nulla, sono passate due settimane dalla sua partenza e non si è fatta sentire. Mi ha gettato via come spazzatura, dopo tutto..."
Vidi Veronica trattenere il respiro. Si lasciò andare una mano nei capelli corvini, chiudendo gli occhi.
"Non capisci. E' sparita"
La frustrazione nella voce di Veronica era palpabile. La cosa mi divertì molto. Non aveva ancora capito.
"Avrà scaricato te, come ha fatto con me"
Vidi il vido di Veronica contorcersi dalla rabbia, ma non si smosse più di tanto. Era una caratteristica che aveva ereditato da suo padre, senza ombra di dubbio.
"Non ha chiamato nemmeno sua madre"
Fu in quel momento che capii che era successo qualcosa di grave. Betty non avrebbe mai lasciato sua madre in una tale preoccupazione. Non era da lei. Una paura improvvisa attraversò le mie viscere, e mi portai le mani ai capelli. Betty. La mia Betty. Dovevo trovarla. Ad ogni costo.
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Dov'è Betty? [Jughead\Betty]
ChickLit"E' il sangue di Betty?" domandò con enfasi alla madre della sua ragazza. "Sì, Jug" rispose Alice Cooper, cupa, passando di nuovo lo sguardo sulle tazze di tè che stava preparando per i suoi ospiti. Il ragazzo sentì nuovamente il dolore invaderlo...